ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Scuola secondaria di primo grado Vincenzo Monti di Pollenza (MC)

«Canteremo “Va pensiero“ e Verdi ci vedrà»

Luciani, docente di musica, sarà con i suoi studenti in piazza per incontrare lo storico Sileoni accanto alla statua del compositore

Da quest’anno il professor Massimiliano Luciani insegna nella nostra scuola. Imparare la musica da lui è bello e non ci si stanca mai. Ha sempre tante idee che accogliamo volentieri. Qualche giorno fa ci ha proposto di visitare il “nostro teatro” e noi senza pensarci due volte, siamo andati con lui.

Professore, grazie per questa intervista che invieremo a Il Resto del Carlino con il quale collaboriamo come “Cronisti di classe”. Le rivolgiamo subito la prima domanda: “Chi è il Maestro Massimiliano Luciani? «Sono diplomato in canto e composizione al conservatorio di Fermo e mi sono specializzato negli studi della direzione d’orchestra. Ho cantato in diversi teatri italiani ed esteri, tra cui la Scala di Milano. Sono compositore di alcuni brani, due sono preghiere scritte da Monsignor Comastri.

Dirigo il Corpo Bandistico della città di Petriolo dal 1995 e ho insegnato al conservatorio Martucci di Salerno».

Quali sono i suoi programmi per noi? «Porterò una classe al monastero di clausura di Santa Chiara per ascoltare il Vespro. Le Clarisse si sono gentilmente rese disponibili per farci ascoltare uno dei momenti della “Liturgia delle ore”, mentre con le classi terze, venerdì andremo in Piazza della Libertà, dove abbiamo appuntamento con lo storico Fabio Sileoni che ci aspetta di fronte al busto di Giuseppe Verdi. Egli ci spiegherà perché nelle Marche proprio a Pollenza e solo a Pollenza c’è un busto dedicato al grande compositore. In questa occasione gli studenti canteranno “a cappella” il coro Va, pensiero, uno dei cori più noti della storia dell’opera, tratto dal Nabucco di Verdi per l’appunto. Infine quando verrà riaperta la Chiesa di San Biagio, presumibilmente a Pasqua perché i lavori di restauro post terremoto sono quasi finiti, mi propongo di portarvi a vedere il famoso organo a canne Callido custodito all’interno. Vorrei farvi vedere il funzionamento di questo antico strumento. Spero di aver soddisfatto la vostra curiosità e suscitato un po’ di attesa. Posso farvi io una domanda?».

Ragazzi, come è stato – chiede il docente – entrare in teatro, comprenderlo grazie alle spiegazioni ricevute, respirare
l’aria del palcoscenico?
«Molto piacevole» hanno risposto gli studenti.

E cosa ricordate di più? «L’articolo sul teatro lo ha scritto Khadim, vedrà che abbiamo capito tutto. Però quello che ci ha fatto sorridere è il paragone del loggione alla curva dello stadio!».
E sì, perché – risponde il professore Luciani – il loggione è il posto dove vanno gli amanti del teatro e dell’opera (si chiamano “melomani”) che sono i più temuti da attori e cantanti perché sono critici severi e competenti».

Professore, certo – chiedono i ragazzi – che anche la buca d’orchestra ha un nome curioso!: “golfo mistico…” «È uno spazio importante, fu creato – spiega il docente – dal compositore tedesco Richard Wagner per due motivi: per non ostacolare la visione del palcoscenico agli spettatori seduti in platea (per non “impallare” come si dice nel gergo dello spettacolo) e per un motivo acustico: per permettere alla voce del cantante di arrivare fino al loggione».

Votazioni CHIUSE
Voti: 0

Pagina in concorso