ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Scuola primaria Pascoli di Cento (FE)

Ogni bambino rappresenta un futuro migliore

Candidato per il Nobel per la Pace 2021, ha ricevuto il premio Cedu per i Diritti umani: un giovane rivoluzionario di nome Nicolò

CENTO Nicolò Govoni non si arrende mai. È un ragazzo del 1993 nato a Cremona che, dieci anni fa, è partito come volontario per l’India perché, come ha detto e scritto in suoi libri e nei social, «era alla ricerca di se stesso».

Nel corso del tempo si è spostato per andare a Samos in Grecia, Turchia, Siria, Africa, Congo e Kenya dove si trova tuttora. A Samos aveva visto che i campi di accoglienza dei migranti erano carenti e a dir poco inaccettabili per le esigenze quotidiane delle persone tra cui molte famiglie e tantissimi orfani. Lì, non si studiava, tutti erano malvestiti, sporchi e spesso maltrattati da chi si sarebbe dovuto occupare di loro.

«Dove vanno a finire i soldi delle ong internazionali?» si chiedeva spesso, così aveva iniziato a cercare sostegno fra gli altri giovani volontari per trovare insieme possibili soluzioni che avrebbero potuto davvero aiutare quella gente. Poi si laurea e diventa giornalista. Da allora si era sentito più sicuro di ‘lottare’, insieme ad altri come lui, per il futuro dei bambini che incontravano e sapevano guardare negli occhi. Sognava per loro un percorso di studi in quelle terre, chiamato Baccalaureato Internazionale che va dalla prima classe della primaria all’ultimo anno delle superiori. «La conoscenza è potere, l’educazione è la chiave» cita Still I Rise. Il 13/01/2020 nasce Still I Rise grazie a volontari che insieme a N. volevano aiutare i bambini bisognosi che è diventata l’organizzazione umanitaria internazionale indipendente più forte in Italia. Per noi è giusto che si aprano scuole nei territori poveri di tutto il mondo: tutti devono poter studiare. Still I Rise rifiuta denaro dalle organizzazioni internazionali, dal Governo, dall’Onu e dalla Ce per accettare sostegni solo da persone che abbiano in comune l’amore per i bambini. Ha denunciato lo sfruttamento minorile della Repubblica Democratica del Congo dove i bambini lavorano nelle miniere.

Ci ha colpiti quando descrive una bambina imbiancata dalla polvere di cobalto che sappiamo serva anche per i nostri cellulari. In Congo c’è povertà anche se è lo Stato più ricco del mondo di risorse naturali. I bimbi lavorano, sono malnutriti e non studiano. Attualmente Nicolò vive a Nairobi, la capitale del Kenya e da lì si è collegato il 17/02/2020 con la Commissione del Senato per i Diritti Umani in Italia che gli ha chiesto dei consigli. Sembra che ci sia una piccola speranza che finalmente i suoi sogni si avverino, noi speriamo che accada anche in Italia. Abbiamo ‘giocato’ con parole e immagini e, se N. fosse un animale, per noi sarebbe un cane pastore che guida i bambini verso una scuola piacevole. Per noi N. è simbolo dell’antimafia, invece per noi la mafia sarebbe una pantera nera che agisce furtivamente, di scatto e spesso al buio. «Still i Rise non dovrebbe esistere perché potrebbero occuparsene le istituzioni» dice Nicolò e noi studenti di V B sosteniamo questa idea.

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