ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Tra gli scaffali la passione per la lettura

I cronisti della classe Iª D spiegano come funziona la biblioteca Falcone: «Una risorsa preziosa». Alla regia la prof Silvia Rizzi

La scuola ‘Bonifacio’ torna su queste pagine con una inchiesta della classe I D. Alla regia la prof Silvia Rizzi.

LA BIBLIOTECA FALCONE, UNA RISORSA PREZIOSA La classe 1ª D e la passione per la lettura LA BIBLIOTECA Come è strutturata La biblioteca della Bonifacio è intitolata a Giovanni Falcone, di cui il 23 maggio ricorrerà il 30° anniversario dalla scomparsa.

La sua persona, insieme a quella di Paolo Borsellino, è la più illustre vittima della mafia. Per noi ragazzi la biblioteca è una risorsa enorme. Ci sono 2116 libri circa, sempre in aumento, grazie a donazioni o concorsi a cui partecipiamo. Sono catalogati in ordine crescente. La biblioteca è costruita a “scaffale aperto” e gli alunni possono toccare, guardare e scegliere il libro da cui più sono stati colpiti. La “vetrina”, dove vengono esposti dei libri in base alle ricorrenze del momento, è rinnovata di mese in mese. Ci sono dei registri da compilare ogni volta che si va in biblioteca, in cui bisogna annotare i prestiti. E’ stato creato un nuovo registro nel quale scrivere il nome dei bibliotecari, dell’insegnante con cui si è andati, il giorno e l’ora. Non appena si entra si rimane colpiti dai 10 armadi con 4 scaffali ognuno, al cui interno ci sono diverse sezioni. Ad esempio: l’armadio 10 scaffale A è dedicato ai fumetti, l’armadio 4 scaffale D agli horror. Ci sono degli scomparti chiusi che contengono dizionari di lingua italiana o straniera che possono essere presi solo dai bibliotecari. Ma ci sono anche degli scaffali chiusi che contengono libri storici, scientifici, geografici, classici e le enciclopedie che possono essere presi da tutti per alcuni progetti, ma solo con l’autorizzazione dei professori e la registrazione del prestito.

Come registrare un prestito Cose da fare: In biblioteca può entrare una classe alla volta e quando si è scelto il libro bisogna tornare in classe per non creare assembramenti. Per registrare un prestito è necessario avere davanti a sé il registro degli alunni, in cui ci sono i fogli per ogni classe per catalogare i libri presi e altri fogli solo per i vocabolari. Si deve cercare la classe, in questo caso la nostra 1ª D, si prende il libro e si scrive il numero progressivo, il numero dell’armadio con lo scaffale in cui è riposto, il titolo con il nome e cognome dell’autore, il nome e il cognome della persona che lo ha preso in prestito e la data.

Cose da non fare Non bisogna scrivere il titolo del libro e dell’autore in modo parziale ma completo, non riportare solo il nome dell’alunno ma scrivere nome e cognome senza abbreviazioni.

La restituzione dei libri Per il rientro dei libri in biblioteca basta metterli sul tavolo e in seguito sono le docenti responsabili della biblioteca a rimetterli negli appositi spazi. I libri vengono tenuti “in quarantena” un po’ di tempo prima che possano essere ripresi in prestito.

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