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Riciclo e fotovoltaico, la ceramica è green

Svolta ambientale nel nostro distretto con filtri per i gas tossici e differenziata al 98%. Ma è necessario trovare un’alternativa al gas

Il distretto industriale di Sassuolo vanta il primato nazionale e internazionale per la produzione e l’esportazione di ceramiche.

Questa eccellenza è dovuta alla qualità, all’innovazione, alla tecnologia e, soprattutto per quanto riguarda l’epoca attuale, al rispetto dell’ambiente.

In classe, ragazzi e ragazze che abitano a Sassuolo si sono chiesti come fosse cambiata la fabbricazione della ceramica nel corso degli ultimi decenni in relazione all’impatto ambientale. Curiosi, hanno deciso di informarsi, documentandosi anche con delle interviste ai propri parenti che lavorano nel settore.

La ceramica a Sassuolo nasce intorno al 1400 quando si sviluppano le prime botteghe per la produzione di oggetti in terracotta, spinti dalla collaborazione tra una storica dinastia, gli Este, e l’artigianato locale. La crescita esponenziale delle industrie però andrebbe collocata nel XX secolo e, più precisamente, nel secondo dopoguerra.

Proprio l’azienda di ceramica più antica di Sassuolo, la centenaria Marca Corona, offre un esempio lampante di quanto sia importante attuare una svolta verde in questo campo, nel rispetto delle persone e dell’ambiente. L’impresa si sta impegnando nella sostenibilità dei propri processi produttivi, infatti gli scarti della ceramica vengono riutilizzati per la preparazione di nuovi impasti, con una riduzione del consumo di materie prime. Gli scarti cotti vengono invece affidati ad aziende terze, per l’utilizzo di sottofondi stradali o massicciate ferroviarie. Marca Corona per salvaguardare l’ambiente realizza la raccolta differenziata del 98% dei suoi rifiuti e utilizza solamente imballaggi riciclabili. Nel 2020 è stata una delle prime aziende in Italia a introdurre imballi di carta erba, un materiale ecologico, biodegradabile e riciclabile. Ma questi sono solo alcuni esempi di come Sassuolo sta dimostrando la sua virtuosità in ambito sostenibile.

Tornando alla nostra raccolta di informazioni, anche dalle interviste realizzate dagli alunni è emerso che rispetto agli ultimi anni del secolo scorso ci sono stati diversi cambiamenti in positivo.

Tra questi cambiamenti la maggior parte è stata realizzata con il fine di diminuire l’inquinamento.

Per esempio, le aziende hanno provveduto a fornirsi di grandi filtri per intrappolare i gas tossici prodotti dai forni per la cottura della ceramica. Secondo i dati trovati, grazie a questa soluzione le emissioni dei gas si sarebbero ridotte notevolmente.

Oltretutto, per cuocere le ceramiche prodotte occorre una quantità esorbitante di energia, che prima veniva ricavata da gas fossili. Molte fabbriche ora utilizzano modi sostenibili per ricavare energie come i pannelli fotovoltaici e il nuovo sistema di cogenerazione, innovativo tipo di produzione energetica che sfrutta una sola fonte primaria per fornire contemporaneamente sia energia elettrica che energia termica.

Per diminuire l’impatto ambientale è importante il riciclo.

A Sassuolo ora infatti la maggior parte delle acque impiegate per la produzione di ceramica viene riutilizzata, circa al 90%.

Oltretutto, anche i fanghi ceramici vengono riutilizzati, mentre prima venivano smaltiti nel fiume causando un notevole inquinamento delle acque. Dal punto di vista lavorativo ci sono stati miglioramenti come per esempio la diminuzione della fatica fisica grazie a un maggior utilizzo di macchinari; questo però ha comportato una diminuzione dei posti di lavoro, aspetto piuttosto negativo. Secondo il parere che si sono fatti gli alunni, per migliorare le condizioni ambientali bisognerebbe sensibilizzare il pubblico più giovane e spingere i governi ad agire più in fretta. L’urgenza consiste nel trovare ulteriori alternative al gas per alimentare l’industria.

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