ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Mauro e Marco: un’amicizia che spiega la vita

Il primo si esprime solo muovendo gli occhi su un alfabetiere in plexiglass, il secondo suona in una band: ora insieme scrivono canzoni

Mauro Giusti, un ragazzo dalle mille personalità. Appena nato ha avuto complicazioni che gli stanno condizionando la vita: non riesce a parlare e scrivere e non ha pieno controllo dei suoi movimenti. Marco ha sempre fatto musica con la sua band, i “Controtempo“.

Un giorno Marco incontra Mauro, e, forse, inizialmente, non vede oltre al ragazzo in sedia a rotelle. Conoscendolo meglio, però, Marco capisce che Mauro ha qualcosa di speciale. Un giorno Mauro fa capire a Marco di voler scrivere un testo che ha in mente.

Poiché Mauro non riesce a comunicare a parole, usa un alfabetiere di plexiglass. Quando Mauro punta gli occhi su una lettera, Marco deve scriverla. Appena finito di scrivere il testo della canzone, Marco lo legge e nota che non c’è neanche un errore di metrica.

Da quel momento, capisce che dietro a quel ragazzo in sedia a rotelle c’è un grande animo sempre attivo. Mauro e Marco diventano amici e iniziano a lavorare insieme. La prima canzone che scrivono è proprio Spiegami la vita.

Nel testo, Mauro chiede il motivo delle sue sfortune, ma sa che con a fianco un amico le difficoltà si possono superare con maggior facilità. È con la voce di Marco, quindi, che Mauro ha potuto esprimere sotto forma di canzone i suoi veri sentimenti e le domande che portava dentro di sé ormai da tantissimo tempo.

Questa canzone ci fa notare il rapporto tra i due amici, ma anche il feeling musicale che si è creato fra di loro, un’unione importante, di cui andare orgogliosi e che trasmette voglia di andare avanti, perché un rapporto d’amicizia e musicale come il loro è molto prezioso.

Secondo noi, il loro è un rapporto vero, genuino: lavorano, portano avanti i loro sogni e, nel frattempo, si divertono. Sicuramente non saranno mancati i momenti bui, le discussioni e i disaccordi, ma, la loro amicizia, il loro legame e il loro «volersi bene» ha fatto sì che ora siano qui a raccontarci come tutto questo è nato.

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