ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

«Mini sindaco grazie al programma»

Pietro Ciavarella racconta la sua esperienza: «Ho puntato per l’elezione su politiche giovanili e attività fisica»

Intervista al ‘mini sindaco’ Pietro Ciavarella.

Puoi raccontarci la tua esperienza? Come è iniziata? «Cari ragazzi, è partito tutto grazie a un progetto in accordo con il Comune: si partiva con l’elezione del rappresentante di classe e già in questa prima fase, grazie a voi, ho ottenuto molti voti. Circa un mese dopo, in ogni scuola di primo grado si sono svolte le elezioni di secondo livello, in cui bisognava votare i rappresentanti delle classi: io ho vinto con una distanza di 30 punti dal secondo e sono diventato consigliere dell’istituto con 67 punti. Ma tutti i consiglieri avevano meno punti di me, quindi con grande sorpresa ho scoperto che ero diventato mini sindaco».

Come hai fatto a prendere così tanti voti? «Oltre al mio bel programma ho tanti amici delle classi terze (che potevano votare ma non es-sere votati), che mi hanno sostenuto. Io ho preparato un cartellone con la mia immagine e il mio programma, girando per tutte le classi. Questo è stato molto efficace. Inoltre, facendo sport, conosco molti ragazzi».

Quale è stato il punto di forza? «Sicuramente il programma: il mio slogan e dei miei sostenitori è ‘cambiamo per stare bene’: ciò che abbiamo proposto per migliorare la mia città si basa su vari punti: per aiutare le politiche ambientali abbiamo creato un orto botanico con delle piccole serre accessibili a tutti gli studenti; per le politiche giovanili abbiamo proposto un bel corso sull’automobilistica e motociclistica d’epoca e moderna; per lo sport e il tempo libero abbiamo avuto l’idea di migliorare la palestra e il campo sportivo.

Per la scuola si è pensato a degli armadietti per i ragazzi lungo i corridoi per appoggiare i nostri oggetti».

Come ci si sente ad essere eletto minisindaco? «Quando sono stato eletto quasi non ci credevo: ero molto contento; comunque questo è un progetto di educazione civica che può dare uno stimolo a impegnarsi per il futuro a tutti i partecipanti. Il giorno dell’insediamento , alla presenza del sindaco e dei consiglieri adulti, avevo un’agitazione incredibile. Una grandissima emozione».

Hai un vicesindaco? «Sì, il mio compagno di classe Petar. Ci teneva tanto a stare al mio fianco. Ho anche un segretario, Pierkozma, un bravo ragazzo. Entrambi mi dovranno aiutare nei vari progetti».

Questo progetto ti sprona a seguire una carriera politica? «Sì, entrare nella sala del consiglio comunale ti apre per forza degli spiragli verso il futuro».

Che suggerimenti ti hanno dato genitori e insegnanti? «Di stare tranquillo, di non vivere questo impegno con angoscia. Li ringrazio».

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