ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Vi raccontiamo la Festa del sole

La storia si intreccia con la kermesse di fronte alla Torre dell’orologio con musicisti locali e laboratori artistici

La Festa del Sole: dinanzi agli occhi si staglia un paesaggio magnifico, che trasuda nostalgia e tradizioni: Santa Vittoria in Matenano. Vogliamo parlarvi di una delle celebrazioni più significative di questo paese e, nel farlo, ripercorreremo insieme la sua storia. Il Matenano è una cima svettante a 625 metri sul livello del mare, in posizione centrale tra il mare e i Monti Sibillini. Santa Vittoria fu fondata dai monaci dell’Abbazia di Farfa intorno all’898; l’Abbazia controllava gran parte dell’Italia del centro ma, dopo la caduta dell’Impero Carolingio, venne assediata dai Saraceni. Dopo tanti anni di dominio, i monaci abbandonarono l’Abbazia e si diressero verso i Monasteri di San Giovanni in Silva e di Sant’Ippolito presso Santa Vittoria in Matenano e, successivamente, verso Rieti e Roma. Nel 934 il corpo di Santa Vittoria venne trasportato nella chiesa Collegiata di Santa Vittoria in Matenano; nella seconda metà del XIII secolo il paese divenne sede del Presidiato Farfense. Le mura di cinta e la Torre furono costruite tra il 1235 e il 1238, al tempo in cui l’abate Odorisio rivestì la carica di Podestà del comune; egli, infatti, die-de l’ordine di costruire la Torre medesima. Entrando in corso Matteotti, sono visibili i resti di un arco gotico dell’antico Palazzo Comunale ed il leone rampante, stemma di Santa Vittoria.

All’epoca, le fortificazioni erano incentrate sulla difesa, pertanto la Torre dell’abate Odorisio divenne il monumento che caratterizzò Santa Vittoria. Dalla Torre trae origine la leggenda de ‘La festa del sole’: quando la luce del sole, prima di sparire dietro i monti, si incastona perfettamente nell’arco ogivale della Torre (come se fosse una pietra preziosa che con il suo scintillio colora la piazza di arancione) il tutto crea uno spettacolo suggestivo e affascinante. Questo spettacolo visivo si celebra negli equinozi, solstizi, due volte all’anno, a maggio e ad agosto; ha la durata di tre giorni, dalle 19 alle 21, in corso Matteotti dinanzi la Torre dell’Orologio.

Questa Festa viene organizzata dal Comune e chi vuole può collaborare: i musicisti locali e non provvedono a creare un’atmosfera magica e melodica, i laboratori di arte e fotografia danno la possibilità di dipingere e scattare foto con la guida di alcuni professionisti.

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