Più attenzione a scuole e sport Serve potenziare i trasporti
Jesi è una città bellissima, ma i problemi non mancano: in un istituto i ladri hanno portato via computer e soldi. Ecco gli interventi che sarebbero più urgenti per migliorare la città

Nonostante Jesi sia una città bellissima ci sono alcune cose da migliorare. Solo pochi giorni fa, in una scuola elementare, dei ladri hanno rubato due computer e dei soldi che sarebbero serviti per le gite e l’acquisto di materiale scolastico. Questo fatto è scioccante poiché a pagarne le conseguenze saranno gli alunni e alunne. Ciò che è accaduto è davvero molto grave e sconcertante: si dovrebbero aiutare le scuole a installare sistemi dall’allarme e telecamere per scoraggiare e sventare eventuali furti. Un’altra cosa da migliorare in molte scuole primarie e secondarie di primo grado è la mancanza di ascensori.
Molte persone sono costrette a utilizzare stampelle o carrozzine elettriche e non posso accedere ai piani più alti tenendo bloccate classi intere e obbligando i docenti a non svolgere le attività dentro ai laboratori che potrebbero trovarsi ai piani superiori. Questo impedisce a tutti quei ragazzi di vivere esperienze più coinvolgenti. Si potrebbero evitare, o rimandare, alcune spese meno urgenti per dotare le scuole di un ascensore, poiché sarebbe un ottimo investimento, considerato che le esperienze che si fanno a scuola sono utili per il futuro. Un’altra cosa da promuovere è lo sport.
Nei quartieri Prato e San Giuseppe di campi da basket all’aperto non ce n’è nemmeno l’ombra. Per un bambino che abita in questi quartieri e che non può spostarsi in macchina l’occasione di fare un tiro al canestro con gli amici è davvero rara, poiché deve attraversare tutta la città a piedi per poterlo fare, dato che anche gli autobus non passano spesso. Sempre riguardo allo sport, alcune squadre si allenano in situazioni e ambienti non sempre idonei a differenza di altre. Questi piccoli problemi agli occhi di molti sono insignificanti ma sono motivo di grande riflessione per i giovani. Per quanto riguarda l’ambito dei servizi pubblici si dovrebbero potenziare i trasporti, un esempio concreto è quello degli autobus che la mattina portano gli studenti dei vari Comuni nelle scuole di Jesi e viceversa, infatti spesso gli orari non corrispondono con quelli di uscita o entrata a scuola.
Andrebbero migliorati i servizi sanitari, perché spesso le visite e le cure pubbliche e gratuite vanno a finire molto alla lunga rispetto a quando vengono prenotate e, quindi, la maggior parte delle volte è necessario farle a pagamento, anche se non tutti possono permettersele. Sono questi alcuni miglioramenti di cui la nostra città avrebbe bisogno.
Anita Lasca classe ID scuola Borsellino di Jesi
I ragazzi oggi sono molto occupati, passano il tempo a casa a studiare o a praticare vari sport indoor, ma cosa piace fare loro all’aria aperta? Abbiamo scoperto che amano, soprattutto, uscire con gli amici per il corso di Jesi. Ma l’importante per molti è stare insieme, al coperto o all’aria aperta. Uno dei luoghi che manca a Jesi è, però, una sala dove poter avere a disposizione vari videogiochi, che sia anche un posto per riunirsi, che i ragazzi potrebbero frequentare la sera, durante le festività oppure durante il weekend. Molti pensano che gli adolescenti passano interi pomeriggi sui social, ma anche davanti ai libri di scuola e non riescono a trovare del tempo per stare insieme, soprattutto all’aria aperta. Uscire è importante non solo per il proprio benessere fisico ma anche psicologico, sono state fatte delle ricerche ed è stato appurato che uscire di casa migliora l’umore delle persone e riduce i sintomi di ansia e depressione. Abbiamo fatto qualche domanda ad alcuni ragazzi della scuola secondaria «Paolo Borsellino» dell’istituto Lorenzo Lotto. In particolare abbiamo chiesto quali impianti sportivi esterni si potrebbero aggiungere a Jesi e cosa piace fare all’aria aperta. Secondo Federico B. «si potrebbero aggiungere campi da baseball, perché volevo praticarlo e, per evitare spostamenti, mi sarebbe piaciuto avere una struttura anche nella mia città». Ci dice anche che a lui piace molto stare all’aria aperta, perché si può interagire di più con gli altri per creare nuove amicizie. Con lui abbiamo capito che non a tutti quanti i ragazzi, oggi, piace stare davanti ai videogiochi e che soprattutto a loro interessa molto dell’amicizia. Silvestro B., come altri ragazzi, ci dice che «si potrebbero aggiungere più impianti per gli sport vicino al centro storico.
Questo potrebbe essere più comodo per molte persone, compreso me». Per molti ragazzi lo sport è anche una valvola di sfogo. Abbiamo intervistato anche altre persone al di fuori della nostra scuola e abbiamo rivolto loro le stesse domande. Ramona Accorroni ci ha risposto così: «A Jesi abbiamo già il necessario, secondo me ci sono impianti e strutture sufficienti per i giovani». Luca Zhu ci ha detto che gli piace molto «stare fuori ma anche studiare, camminare e fare sport. Credo che nella mia città ci sia tutto il necessario per queste cose».
Camilla Bianca Pierpaoli, Lorenzo Diglio, Noemi Schiadà e Martina Sinani scuola Borsellino di Jesi