ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

2A di Rimini (RN)

«Nessuno vuole un’altra guerra»

La testimonianza di Marina Karlina, direttrice finanziaria a Mosca: ’Tutto sarà risolto con trattative diplomatiche’

«Sono sicura che la guerra non ci sarà. Il conflitto tra Russia e Ucraina sarà risolto in maniera pacifica tramite trattative diplomatiche». Risponde così, alle nostre domande, Marina Karlina, 62 anni, direttrice finanziaria in un’impresa privata a Mosca. La signora è stata interpellata per cogliereilpensierodell’opinione pubblica russa alla luce delle recenti tensioni con l’Ucraina. Karlina pensa che le trattative potranno essere ancora lunghe e durare anche molti mesi, ma la percezione a Mosca, non solo tra i suoi amici e colleghi ma anche tra i media, è che si voglia evitare un conflitto che potrebbe essere molto costoso da ambo le parti senza portare reali benefici a nessuno.

«L’Unione Sovietica ha avuto 22,6 milioni di morti durante la Seconda Guerra Mondiale: qui se lo ricordano ancora bene tutti e nessuno vuole che questo siripeta – continua Karlina – La guerra potrebbe incominciare solo se la Russia venisse attaccata. Tutti ovviamente sperano che si possano trovare soluzioni pacifiche, sulla strada degli accordi di Minsk (che posero fine alla guerra dell’Ucraina orientale nel 2014, ndr). Ma le soluzioni pacifiche devono essere applicate con le relative concessionida ambo le parti». A Mosca intanto la vita procede normalmente: c’è consapevolezza del pericolo tra la popolazione, «ma in questo momento il nemico numero uno da combattere è il Covid-19».

A livello internazionale invece la diplomazia è al lavoro: dialoghi in corso tra il presidente americano Biden, quello russo Putin equello francese Macron. La tensione sembra in salita. Il Fatto Quotidiano sottolinea come secondo gli Usa, «Mosca abbia ormai ammassato lungo il confine truppe e mezzi sufficienti per invadere il Paese». Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, come riporta Rainews, definisce l’accumulo di forze al confine una «pressione psicologica dei nostri vicini». Ma, continua, «oggi abbiamo abbastanza forze per difendere con onore il nostro Paese».

La Casa Bianca, secondo TgCom, ha fatto sapere che «un’invasione russa possibile anche durante i Giochi olimpici». Per la Cia l’attacco potrebbe avvenire già domani. Solo schermaglie? Intanto si alza la voce di Save the Children: «Sono 2,9 milioni le persone che si stima abbiano bisogno di assistenza umanitaria nell’area interessata dal conflitto, tra cui almeno 400 mila bambini. In caso ci fosse davvero un’invasione militare gli analisti parlano di disastro umanitario, con uno sfollamento di massa di 5 milioni di persone che, probabilmente, si metterebbero in cammino verso la Polonia.

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