ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Scuola Secondaria di primo grado Dante Alighieri di Macerata (MC)

«I miei disegni sono un tuffo nella realtà»

Simone Cicarè, in arte Morden Gore: «Sono affezionato a un murales che rappresenta il grande viaggio di una donna dall’Africa all’Italia»

Ho conosciuto lo street artist Carlo Cicarè, in arte Morden Gore, che ha abbellito molti angoli della città. Frequento la terza media e per l’anno prossimo mi sono iscritto al liceo artistico perché mi piacerebbe fare il fumettista. Cicarè mi ha detto che a 13 anni ha iniziato a fare i primi graffiti al riparo da occhi indiscreti. I primi disegni si trovano sui muri di una stradina in via dei Velini. Gli ho chiesto poi quali strumenti utilizza e lui mi ha risposto: «Prima preparo delle bozze, utilizzando la quadrettatura, poi riporto il disegno sul muro, rispettando le parti e le proporzioni nella griglia. Per colorare utilizzo i rulli, per le parti grandi, i pennelli per i dettagli, ma soprattutto impiego gli spray».

Dove trova l’ispirazione per i graffiti? «A volte faccio riferimento a tematiche politiche, più spesso a quelle sociali e culturali. A volte le opere e quindi anche i soggetti mi vengono commissionati, così è stato per i disegni nel sottopassaggio dei cancelli a Macerata, dove, tramite un gioco di prospettive, ho scritto in varie lingue “Cancelli non confini“».

Mi ha detto che si è avvicinato a questo tipo di arte tramite la cultura hip hop. «All’inizio ho incontrato ostacoli, ma non dai miei familiari. La Street Art non è sempre stata gradita a tutti. Per qualcuno vuol dire ancora imbrattare i muri. Vent’anni fa, almeno, era così. Oggi c’è un’apertura maggiore verso questa forma d’arte e vengono organizzate delle mostre, come il festival art+b= love che si è tenuto alla Mole di Ancona.

Gli ho anche chiesto qual è l’opera alla quale è più affezionato: «È un disegno su una barca rotta ed abbandonata nell’isola di Lampedusa. Vi ho rappresentato una donna che ha affrontato il grande viaggio dall’Africa all’Italia».

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