ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

ISC Spinetoli di Spinetoli (AP) - Classi 3D di Colli, 2A di Pagliare

Arianna Burdo: «Il mio impegno con Amnesty»

I ragazzi a confronto con l’operatrice volontaria: «Migrare è un diritto fondamentale, il Covid non ha fermato partenze e arrivi»

Il 22 gennaio la classe 3D di Colli del Tronto ha incontrato in videoconferenza Arianna Burdo, operatrice volontaria della sede di Amnesty International di Ancona dal 2014. Nello specifico, Arianna si occupa dei diritti dei migranti, ma è anche un’operatrice della Caritas.

Perché ha deciso di lavorare in questa organizzazione? «Ho scoperto Amnesty all’università dove ho svolto una tesi di laurea sulle relazioni internazionali. Mi interesso soprattutto del fenomeno migratorio e del conflitto medio orientale».

Migrare può essere considerato un diritto? «Assolutamente sì, gli articoli 13 e 14 della Dichiarazione Universale dei diritti umani lo sanciscono. Si può migrare per guerre civili o persecuzioni e violenze, ma anche per motivi climatici o economici. Secondo l’ultimo rapporto di Amnesty, nel 2020 nel mondo sono migrate circa 82,4 milioni di persone, e una persona su sei, in questo momento, sta fuggendo, soprattutto dalla Siria, dal Venezuela, dall’Afghanistan, dal Sudan del Sud e dal Myanmar, dirette perlopiù nei Paesi confinanti: la Turchia, la Colombia, il Pakistan,l’Uganda».

L’attuale pandemia ha influito sul numero delle partenze e degli sbarchi nel nostro Paese? «Leggendo le attuali crisi nel mondo: conflitti, questioni ambientali, povertà, dittature e violazioni dei diritti umani non sembra che il Covid abbia fermato le partenze e gli arrivi dei migranti».

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