ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

La Terra, una casa di cui prenderci cura subito

Il viaggio immaginario degli studenti delle Aldo Moro alla Conferenza sul clima di Glasgow: «E’ nostro dovere fare qualcosa»

Se avessi potuto partecipare alla Conferenza sul clima di Glasgow… Buongiorno a tutti, come ben sappiamo, oggi ci ritroviamo qui per poter parlare di un argomento purtroppo attuale e davvero importante: il cambiamento climatico. Non tutti, però, sanno che cosa sia effettivamente e quali siano le cause o le possibili conseguenze che esso comporta; il cambiamento climatico è un fenomeno naturale composto da gas serra, che trattengono il calore e mitigano il clima. Per via delle azioni dell’uomo sul nostro pianeta, questi gas stanno aumentando sempre di più e ciò comporta un aumento delle temperature ed una serie di eventi atmosferici catastrofici (come bombe d’acqua, ondate di calore o siccità). Ma quali sono le effettive cause di questo fenomeno? Beh, la risposta è piuttosto semplice: partiamo per esempio dall’industrializzazione, che ha comportato un’enorme quantità di emissioni di CO2, causate dall’eccessivo utilizzo dei combustibili fossili. Oppure troviamo anche la deforestazione, visto che le piante hanno un ruolo fondamentale, poiché riescono a mantenere l’equilibrio tra l’ossigeno e il CO2. E per ultima abbiamo anche l’urbanizzazione, che se non regolata, può comportare degli impatti climatici molto pericolosi.

Descritte, riassuntivamente, tutte le cause del cambiamento climatico, passiamo a ciò che davvero ci interessa: le conseguenze, che sono fin troppo gravi. Quella di cui sentiamo maggiormente parlare è lo scioglimento dei ghiacciai, che purtroppo è sempre più rilevante ai giorni nostri. In seguito, troviamo: innalzamento del livello del mare, aumento delle ondate di calore, lunghi periodi di siccità, aumento delle zone aride, forti alluvioni, tempeste e uragani, distruzione dell’habitat ed estinzioni degli animali ed infine aumento delle malattie respiratorie e cardiovascolari.

Detto ciò, credo che sia arrivato il momento di parlare delle proposte che potrebbero servire all’eliminazione del cambiamento climatico, ma prima vorrei aggiungere una cosa che ritengo alquanto importante: sebbene tutti siamo a conoscenza dell’esistenza del cambiamento climatico, si tende ancora a nasconderlo agli occhi del pubblico, giustificando i fenomeni causati da quest’ultimo attribuendogli il nome di ’maltempo’. Ebbene, quello che chiamano maltempo, non è reale mal-tempo; l’aumento eccessivo delle temperature, la siccità, la devastante grandine, gli incendi comportati dall’eccessivo calore, le tempeste e le molteplici alluvioni, non sono frutto del cosiddetto ’maltempo’, ma sono semplicemente prodotti del surriscaldamento globale, che se non combatteremo immediatamente, non farà altro che causare danni ancora peggiori alla nostra casa comune. È inutile provare a negare l’esistenza di un fenomeno che potrebbe devastare le vite di ognuno di noi, ed è ancora più ignorante provare a nasconderlo agli occhi del popolo. Il cambiamento climatico è reale, e non sono io a dirlo, ma il 100% degli scienziati del mondo. Ma come possiamo affrontarlo? Le risposte che posso dare a questa domanda saranno semplici proposte, sostenute però da moltissimi scienziati, e spesso divulgate anche da essi; la prima soluzione potrà sembrare tanto scontata quanto impossibile, ma necessaria per poter uscire definitivamente da questa situazione, cioè l’abbandono totale dei combustibili fossili, del petrolio, del carbone e di tutti i gas, e provare il più possibile a creare un sistema 100% rinnovabile. In più proporrei di diminuire l’uso della carne e di provare a ridurre il più possibile la deforestazione.

Il tutto, non a parer mio, ma a detta degli scienziati, va fatto subito. Non ci sono molte opzioni: non domani, ma oggi. Non pensiamo sempre di poter posticipare tutto a un inesistente dopo, perché sarà troppo tardi. Bisogna agire, e bisogna farlo adesso. Dobbiamo farlo per le generazioni future. Dobbiamo farlo per noi. E dobbiamo farlo ora, dobbiamo mobilitarci subito. Non dopo, non domani. Vogliamo davvero lasciare questo enorme carico nelle spalle delle prossime nascite? Dobbiamo davvero continuare ad avere fiducia negli attuali giovani? Dire così è fin troppo comodo, perché non sarete voi a dovervene occupare. Abbiamo il dovere di fare qualcosa, e dobbiamo farla adesso.

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