ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Essere donna, un diritto non ancora di tutte

Ogni anno il 35% delle ragazze subisce violenze o abusi sessuali. Ecco come si è evoluta la ’questione femminile’ dall’antichità fino a oggi

In tutto il mondo, ogni anno, circa il 35% delle donne subisce violenze o abusi sessuali e molte, ancora oggi, non hanno pieni diritti. Già in epoca romana la donna veniva vista come figura cardine della famiglia, il cui unico compito era il mantenimento dei figli e della casa; nel Medioevo, invece, venivano attribuiti a lei due volti, uno angelico e uno stregonesco, ma doveva in ogni caso sottostare al potere dell’uomo e anche nel mondo cristiano aveva pochi diritti, veniva controllata e non poteva uscire senza essere accompagnata dal marito. Nel Seicento e Settecento la donna era accusata di stregoneria e quindi condannata al rogo.

Solamente nell’Ottocento iniziò a emergere in Europa la «questione femminile»; un ruolo molto importante fu svolto dalla rivoluzione industriale, che trasformò profondamente il mercato del lavoro, questo cambiamento portò a più lavoro, non solo da parte di uomini, ma anche di donne e bambini. Il lavoro nelle fabbriche, seppure mal pagato, offrì alle donne l’opportunità di uscire dai tradizionali lavori familiari. In Inghilterra ottennero il voto nel 1928, in Russia nel 1918, in Spagna e Portogallo nel 1931, in Francia nel 1944 e in Italia nel 1946. La volontà delle donne di ottenere maggiori diritti ha visto aumentare nel secolo scorso il numero di femminicidi che avvengono nella maggior parte dei casi dentro le mura domestiche. La violenza contro la ribellione a un ruolo imposto. Qual è oggi la situazione nel mondo? In America la figura della donna ha ottenuto ruoli sempre più importanti in campo politico, dell’istruzione e dello sport.
Molte donne in America sostengono la lotta contro la violenza sulle donne, come accadde, per esempio, l’8 marzo 2018, quando le 28 giocatrici della nazionale femminile di calcio statunitense prima di scendere in campo, hanno appoggiato la causa presentata al tribunale distrettuale di Los Angeles: le calciatrici si sentono discriminate perché vengono pagate meno dei colleghi, nonostante abbiano le stesse responsabilità.
In Africa ed in Asia le donne lottano ancora oggi per i loro diritti, molte di loro hanno subito violenze e abusi sessuali e la situazione peggiora nei paesi afflitti da guerre o regimi estremisti, come ad esempio in Afghanistan, dove i talebani vietano alle donne di uscire di casa senza essere accompagnate da un uomo e le privano di ogni diritto
fondamentale.

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