ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Le persecuzioni razziali continuano

Il caso: a Livorno poco più di un mese fa un 12enne ebreo aggredito da due ragazzine di 15 anni

Già all’inizio del XVI secolo, quando Colombo scoprì l’America, iniziarono le persecuzioni degli schiavi neri africani, utili solo a produrre alimenti e benessere per i bianchi europei.

Le persecuzioni non finirono qui, anzi con la scoperta di armi più distruttive iniziarono vere e proprie eliminazioni di comunità. Nel 1915 l’Impero ottomano accusò l’intera comunità armena di essere alleata con la Triplice Intesa e di essere nemico interno del Paese. Gli Armeni erano cristiano-ortodossi e i turchi avevano l’obiettivo di creare una Turchia abitata esclusivamente da persone di etnia turca. Non si conoscono le dimensioni precise di questo massacro, ma molti storici ritengono che la persecuzione degli Armeni sia stata un vero e proprio genocidio.

Pochi anni dopo ci fu la marcia verso il fascismo. La Germanianazionalsocialista venne governata dal regime totalitario del partito nazionalsocialista tedesco dei lavoratori guidato da Adolf Hitler, che assunse il titolo di Führer. Hitler fu tra i primi ad aprire i campi di concentramento, dando inizio alla Shoah, che portò alla morte di milioni di ebrei provenienti da ogni parte d’Europa, dando vita al più fa-moso genocidio della storia.

Credevamo che finito questo terribile e disumano sterminio, queste azioni non si sarebbero mai ripetute, ma in realtà no. Il 23 gennaio 2022 a Venturina Terme (Livorno), un bambino ebreo di 12 anni è stato aggredito, insultato, preso a calci e colpito da sputi. Le autrici di questo grave atto sono due ragazzi-ne di 15 anni, motivate dal fatto che il bambino è ebreo. Nessuno è intervenuto, nessuno lo ha aiutato, i passanti si sono dimostrati disinteressati, manifestando una scioccante indifferenza.

Parola che ha rappresentato il sentimento che, più di ogni altro, ha fatto patire gli ebrei, come testimonia Liliana Segre, sopravvissuta all’Olocausto e oggi Senatrice a Vita. Questa significativa parola è stata scelta per rappresentare il Binario 21 della Stazione Centrale di Milano, luogo da cui ebbe inizio per molti l’orrore della Shoah. Da qui partirono i treni pieni di deportati ebrei e oppositori politici diretti ai campi di sterminio nazisti.

L’uomo nel 2022 non ha ancora imparato niente dal passato. La cattiveria umana cresce ogni anno per l’invidia e la gelosia.

Quando capiremo che tutto ciò è sbagliato, quando smetteremo di girarci dall’altra parte? Questa domanda dovrebbe trovare risposta il prima possibile, una risposta che meritano soprattutto le generazioni future, a loro il duro compito di non dimenticare.

Votazioni CHIUSE
Voti: 11

Pagina in concorso