ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

I nostri tre campioni, un esempio di vita

Giusy Versace, Alex Zanardi e Manuel Bortuzzo. Le loro storie di coraggio raccontate dai giovani reporter della classe IIA

Giusy Versace, Alex Zanardi e Manuel Bortuzzo. Le loro storie raccontate dai reporter della scuola “Bonifacio”. Al computer la classe IIA, con le professoresse Marzia Dal Santo e Alessandra Tozzi. Il campionato di giornalismo della Bonifacio è coordinato dalla prof Laura Pellegrini.

Andiamo a leggere i loro articoli. Venerdi torna il campionato di giornalismo con un’altra pagina redatta dagli studenti che partecipano alla nostra iniziativa che ha come obiettivo quella di far provare in presa diretta il mestiere di giornalista agli studenti. Come sempre, che vinca il migliore.

LA FORZA DI TORNARE A VIVERE Tra le tante attività che sono state organizzate nella nostra scuola in occasione delle giornate dello sport, noi, studenti della classe 2ª A della scuola secondaria di primo grado “ Bonifacio”, abbiamo anche avuto l’opportunità, attraverso una serie di letture e di approfondimenti, di avvicinarci alle storie di persone che hanno subito un trauma fisico e sono riuscite comunque a perseguire i propri sogni in ambito sportivo. In dettaglio, abbiamo analizzato la vita e la storia di alcuni di loro, Giusy Versace, Alex Zanardi e Manuel Bortuzzo, che hanno dovuto affrontare un drastico cambiamento della propria vita e, nonostante ciò, sono riusciti a rialzarsi grazie alla loro grande forza di volontà. Sicuramente è stato molto importante anche il sostegno che hanno ricevuto da parte di amici e famiglia. Tutti loro hanno dovuto rinunciare a molte cose, ma nonostante tutto sono riusciti a trovare la forza di continuare senza mai gettare la spugna. Questa carica ritrovata li ha portati a primeggiare nello sport, e, oggi, sono riconosciuti come veri campioni nazionali e internazionali. Le innumerevoli vittorie che hanno conquistato li hanno portati alla fama, mostrando a tanti giovani, disabili e non, che, nonostante le difficoltà, si possono comunque raggiungere nuovi obiettivi e afferrare la felicità anche se in modo diverso, percorrendo strade più tortuose e certamente meno confortevoli.

«La disabilità è solo negli occhi di chi guarda» non significa che, se una persona ha subito dei cambiamenti drastici della propria vita, non sia più in grado di riprenderla in mano. Infatti, questi atleti, con l’aiuto dello sport, ci sono riusciti e ci sono riusciti alla grande. Questi sportivi hanno imparato a vivere nella sofferenza e hanno imparato il vero valore della vita. Ognuno di noi dovrebbe prendere come esempio quello che hanno fatto queste persone che non hanno mai mollato e hanno affrontato la loro vita con serenità, coraggio e sempre con il sorriso sul volto.

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