ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Tanti rischi per mettersi in mostra

Sono sempre più numerosi i ragazzi che bevono o fumano e non si mostrano per quello che sono davvero

Sempre di più oggi gli adolescenti vogliono crescere «prima del tempo», ciò porta a cambiamenti negli atteggiamenti, nei modi di pensare e di fare. Ormai fumare, bere e mostrarsi agli altri come non si è davvero è diventato pressoché una moda; si ha la convinzione che sia necessario mettersi in mostra per essere considerati e accettati dagli altri, poiché oggi si tende a considerare solo l’aspetto esteriore e non quello interiore che differenzia ciascuno di noi.

Molti sono gli adolescenti che per seguire la massa compiono azioni pericolose o non adatte alla loro età come appunto bere e fumare. Dati scientifici ci dicono che l’eccessivo consumo di sostanze alcoliche in giovane età può provocare danni al cervello. Inoltre l’alcol è la prima causa di morte e peggioramento della salute nei ragazzi tra i 15e i 29 anni. I dati dell’Istituto Superiore di Sanità affermano che nel 2018 il 43 per cento dei 15enni italiani e il 37 per cento delle 15enni ha provato il binge drinking (ossia bere 5 o più bicchieri in uno o più mix alcolici in un’unica occasione). Un articolo della giornalista scientifica Daniela Cipolloni del 2019 ripor-ta che ogni anno più di 3.000 minorenni finiscono al pronto soccorso per intossicazione etilica. Almeno 700.000 adolescenti tra gli 11 e i 17 anni consumano alcolici e oltre 100.000 tra loro praticano il binge drinking. Considerando anche la fascia d’età tra i 18 e i 25 anni si contano complessivamente in Italia quasi 1.600.000 giovani bevitori. Riguardo al fumo, risulta che il 32 per cento delle 15enni e il 25 per cento dei loro coetanei maschi fumano e lo Stato, oltre a scrivere sui pacchetti di sigarette che il fumo uccide, fa ben poco a nostro avviso per diminuire il numero di giovani fumatori. Il fumo toglie dagli 8 ai 25 anni di vita; con ogni tiro, si introducono nell’organismo più di 4000 sostanze tossiche oltre al tabacco, inoltre bisogna considerare anche i danni del fumo passivo. I giovani credono in apparenza di entrare così nel mondo degli adulti; tutto inizia come un gioco ma poi ne diventano dipendenti. Circa il 15 per cento degli adolescenti italiani ha provato il fumo di sigaretta già a 13 anni, il 3 per cento a 11.

Alcol e fumo quindi, sono sostanze sempre più diffuse tra i giovanissimi che, bevendo e fumando, si sentono più euforici e «liberi»; non ignorano che alcol e fumo provochino danni, ma evitano di pensarci alla ricerca della loro «piccola soddisfazione immediata».

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