ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

«Bisogna conoscere il male per combatterlo»

I giovani studenti reggiani hanno partecipato alla cerimonia in Sala del Tricolore per la giornata in ricordo delle vittime innocenti delle mafie

I giovani sono la speranza per un futuro migliore L’Emilia Romagna è al quarto posto a livello nazionale per la presenza della mafia sul suo territorio. Per questo la cerimonia del giorno 21 marzo, nella Sala del Tricolore di Reggio, assume molta importanza.

In questa occasione si è svolta la «Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie», che ogni anno, dal 2017, si celebra in diverse città.

A questa cerimonia hanno preso parte alcuni studenti delle scuole secondarie di I e II grado della città. Il nostro Istituto, Alessandro Manzoni, ha partecipato con una delegazione di circa 20 studenti delle classi terze. Presente in Municipio il coordinatore provinciale di Libera di Reggio, Manuel Masini, che ha spiegato con parole chiare e sentite il fenomeno mafioso e i problemi che ne derivano non solo nella nostra regione ma in tutta Italia e anche in altri Paesi.

Presente anche l’esperto Enea Mammi che aveva svolto degli incontri nella nostra scuola per farci capire cosa sia la mafia, il pensiero mafioso e come agisce soprattutto sui giovani e i più ingenui.

Sono seguiti gli interventi del sindaco di Reggio, Luca Vecchi e del sindaco di Rubiera, Emanuele Cavallaro, che hanno espresso il loro pensiero sulla criminalità organizzata, e tante sono le azioni intraprese dalle varie Amministrazioni per contrastarne l’infiltrazione.

In questa occasione, noi studenti, come anche tutti gli altri presenti, abbiamo letto i nomi delle vittime innocenti di mafia, per ricordarli e onorarli.

Nell’ultima parte dell’incontro abbiamo assistito ad una diretta da Napoli, in cui ha parlato don Luigi Ciotti che combatte fermamente e con molto impegno contro le associazioni mafiose.

Dopo un lungo ed emozionante discorso, don Ciotti, si è rivolto a noi giovani affermando che siamo il futuro e proprio per questo dobbiamo sapere e conoscere a fondo la mafia per poterla combattere e fermare una volta per tutte. Ha detto anche che bisogna ‘smascherare’ i mafiosi che si nascondono dietro a ‘certi personaggi’ e fermare tutti i delitti che stanno compiendo per sapere la verità. Don Ciotti ha poi concluso chiedendo ai mafiosi di lavarsi la coscienza e di ammettere quello che stanno facendo.

Questa giornata è stata molto intensa perché ci ha fatto comprendere quanto siano pericolose le mafie, e come noi giovani possiamo cambiare il futuro e il destino del nostro Paese.

Speriamo che sempre più ragazzi e adulti aderiscano a questo progetto che ogni anno coinvolge sempre più persone da ogni parte d’Italia. Perché il sacrificio delle 1050 vittime non sia stato inutile o peggio ancora semplicemente dimenticato.

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