ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

ISC Spinetoli di Spinetoli (AP)

Covid e web, da nativi digitali a cittadini

L’uso dei dispositivi elettronici durante la pandemia ha avuto un boom: vantaggi e pericoli dei mezzi a disposizione dei ragazzi

La tecnologia negli ultimi decenni ha subito una continua evoluzione. La diffusione degli smartphone e l’invenzione di Internet hanno avuto un forte impatto nella comunicazione rendendola più immediata, ci permettono di accedere a servizi e contenuti molto velocemente e di raggiungere qualsiasi informazione nel web. Si tratta di strumenti facilmente accessibili da casa, scuola, lavoro. I social network poi rappresentano, senza dubbio, un modo per comunicare, conoscere nuove persone e tradizioni diverse dalle nostre.

Inoltre, la loro diffusione ha permesso la nascita di professioni, un tempo inesistenti, come quella dell’influencer e dello youtuber e ha allargato la possibilità di proporsi ed entrare in contatto con aziende che offrono lavoro. In questo periodo di pandemia abbiamo capito l’importanza della Rete in situazioni di emergenza. Infatti, si è avuto un forte incremento della digitalizzazione in molti settori, come lo sviluppo dei programmi per la didattica a distanza. Inevitabilmente, però, è aumentato l’utilizzo di device tecnologici, dallo smartphone alla smart tv, soprattutto da parte di bambini e i ragazzi sotto i 18 anni. Oltre un ragazzo su tre, dall’inizio della pandemia, ha dichiarato di passare più di tre ore davanti a un device e, in totale, tra tutti i minorenni, l’utilizzo di dispositivi digitali è aumentato del 67%.

Questo anche a causa della necessità di ridurre il contatto fisico con gli amici e dell’impossibilità di praticare attività sportiva.

L’aumento eccessivo dell’utilizzo del web e lo stress ad esso connesso, a detta degli esperti, hanno portato a disturbi psicologici, riscontrabili anche ora che la situazione sta, via via, tornando alla normalità. Il web, infatti, nasconde molti aspetti negativi.

Tra questi ci sono perdita di un contatto diretto con la realtà, isolamento, cyberbullismo, ansia, depressione, molestie, incitamento al suicidio, cyberstalking, sovraccarico di informazioni, mancanza di sicurezza online e violazione della privacy.

A causa di questi fattori, 7 ragazzi su 10 non si sentono al sicuro quando sono sul web, e per il 68% la minaccia più temuta è il cyberbullismo, ovvero un tipo di attacco continuo e offensivo; in Italia, circa l’8,4% dei ragazzi è vittima di offese, minacce e molestie in rete. Per eliminare questi fenomeni, bisognerebbe essere consapevoli dei pericoli e tenere un comportamento civile e responsabile su forum o social network, non diffondendo informazioni che istighino all’odio, non divulgando foto senza il consenso e non umiliando gli utenti, per valorizzare, invece, un uso creativo di Internet. Non basta essere nativi digitali, occorre diventare cittadini digitali ed imparare a cogliere le straordinarie opportunità offerte dal mondo virtuale.

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