ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Lawrence, esempio di vera integrazione

Le creazioni sartoriali sono il sogno di un immigrato sbarcato in Sicilia: da sette anni vive in Italia e lavora con la macchina da cucire

Le creazioni sartoriali sono il sogno di Lawrence, sbarcato in Sicilia, da sette anni vive in Italia confinato in una baracca. Lawrence, un giovane nigeriano di 36 anni è arrivato con un barcone insieme a tanti altri migranti, ha vissuto per lungo tempo in un’umida baracca facendo ogni genere di lavoro per poter sopravvivere. Grazie all’aiuto di una struttura socio-culturale è riuscito a creare un piccolo laboratorio dove realizza con materiali riciclati delle borse, porta cellulari e pochette. Lawrence usa per le sue produzioni tessuti riutilizzabili come vecchie cravatte e scarti di altri tessuti, utilizza la macchina da cucire con grande abilità. La sua forza sono le persone che entrano nel suo negozio e restano affascinate dalle sue creazioni. Si rende conto di quanto sia speciale questa opportunità e ringrazia le tante persone italiane che lo hanno aiutato in questa avventura. Questo è un esempio di integrazione che passa attraverso il lavoro, ed è una necessità per ogni persona. La società ideale deve saper integrare, potenziare e mescolare tutti i linguaggi e le diverse caratteristiche per arrivare ad una collaborazione e cooperazione che riesca a raggiungere il benessere di tutti.

L’inclusione è un processo continuo che deve saper affrontare e comprendere le differenze e le difficoltà delle varie persone e dare loro un sostegno apprezzabile. Per fare questo bisogna mettere in campo competenze diverse per giungere a degli scopi e delle finalità comuni che riescano a soddisfare i bisogni di tutti. Bisogna creare ambienti accoglienti e facilitare gli scambi di ideali e opinioni in modo che le persone si sentano non solo accettate ma anche integrate come parte indispensabile di un gruppo. Il lavoro è un aspetto molto importante per l’integrazione degli immigrati, chi è disoccupato è più esposto alla povertà e all’esclusione sociale. Inoltre con il lavoro si raggiunge una indipendenza economica senza la quale non si possono avere i mezzi e i materiali per progredire all’interno di una società in cui ci si vuole integrare. Il lavoro è un fattore indispensabile al processo di integrazione perché contribuisce anche a ridare ’dignità’ alla persona rendendo l’immigrato soggetto attivo della collettività. Il processo di inclusione è il risultato di un delicato equilibrio tra lavoro, scuola e società, che dura nel tempo. E’ un processo di confronto e scambio di abitudini di vita e modi di comportamento, di tradizioni culturali tra l’immigrato e la società che lo ospita. La società inclusiva è una società in cui le diversità vengono valorizzate per dare a tutti una possibilità di crescita, dove il sistema paese è in grado di prendersi cura di tutti i cittadini e tutte le persone hanno le stesse possibilità di soddisfare i loro bisogni.

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