ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Scuola secondaria di primo grado Elia Maestri di Taglio di Po (RO)

Durante, chi era costui? Dante è di parola

La classe 2B rende omaggio al padre della lingua italiana. Abbiamo cercato di divulgare le frasi più celebri del suo capolavoro

La classe 2B dell’Istituto comprensivo di Taglio di Po, in occasione della terza edizione del Dantedì, ha pensato di rendere il giusto omaggio al padre della lingua italiana. Nel commemorare la sua figura di illustre poeta e autore, noi ragazzi abbiamo cercato di divulgare le frasi più celebri del suo capolavoro e di riassumere sinteticamente la sua biografia e i motivi della sua fama.

Il Dantedì è il giorno dedicato a Dante Alighieri e si festeggia il 25 di marzo perché si è calcolato che in questo giorno sia iniziato il viaggio ultraterreno del sommo poeta. Viene celebrato perché Dante è una delle tre Corone Fiorentine ed è uno dei più grandi poeti della letteratura.

Per promuovere questo giorno importante si sono tenute diverse iniziative sia a livello locale (conferenze, letture a tema, celebrazioni di ogni tipo) sia a livello nazionale. Ad esempio, alcuni canali sia Rai che Mediaset hanno inserito nel loro palinsesto trasmissioni che ricordassero e celebrassero il Sommo poeta. Nel 2021, in occasione del settecentesimo anniversario della morte di Dante, Algida ha prodotto tre Magnum, ognuno dedicato ad una cantica della Commedia (Inferno, Purgatorio e Paradiso).

Ma chi è Dante? ORIGINI Dante è nato a Firenze nel 1265 da una famiglia della piccola nobiltà guelfa poco stabile economicamente. È noto come Dante, ma in realtà si chiama Durante Alighieri. Sua madre è Gabriella degli Abati e suo padre Alighiero di Bellincione.

L’ESILIO A partire dal 1265 Dante si dedica alla politica con l’intenzione di ristabilire la pace tra Guelfi neri (sostenitori del papa) e i suoi Guelfi bianchi (sostenitori dell’imperatore). Viene accusato di baratteria(corruzione nell’esercizio delle cariche pubbliche), perciò nel 1302 è condannato all’esilio; non si presenta per discolparsi e quindi viene condannato al rogo. Nel 1315 gli propongono l’amnistia se ammette le proprie colpe: rifiuta e muore in esilio nel 1321 a Ravenna.

GLI STUDI Nella “Vita nova” Dante dice di aver imparato a scrivere da solo, leggendo; tra i suoi modelli troviamo i poeti provenzali, quelli siciliani, Guittone d’Arezzo, Guido Guinizzelli e Guido Cavalcanti. Probabilmente ha imparato dal suo maestro, Brunetto Latini, l’arte del parlare bene e dello scrivere; tra i poeti classici, Virgilio è il suo preferito.

OPERE IN LATINO • De vulgari eloquentia: trattato per dimostrare la dignità letteraria del volgare; • De monarchia: trattato sul rapporto Chiesa-impero; • Vita nova: prosimetro incentrato sull’amore per Beatrice; • Convivio: trattato per divulgare il sapere; L’opera principale è la Divina Commedia: viaggio allegorico nei tre regni dell’Oltretomba.

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