ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

A scuola il pomeriggio per nuove iniziative

Gli studenti, per rimanere motivati nello studio, richiedono più progetti e attività extrascolastiche: così da dedicarsi ai loro interessi

Noi ragazzi e la voglia, che a volte manca, di andare a scuola: questione ormai risaputa. Ci sentiamo spesso poco stimolati da un sistema di insegnamento e da programmi scolastici ormai «vecchi» per la nostra epoca e vorremmo che la scuola si rinnovasse.

Sappiamo bene che lo Stato Italiano non possiede molte risorse per un cambiamento così radicale della scuola, ma sappiamo anche che un maggiore investimento di denaro sarebbe utile per modernizzare le strutture scolastiche, spesso antiquate e malandate, dotandole di strumenti nuovi per l’apprendimento. La scuola dovrebbe diventare un ambiente piacevole e costruttivo, che ci avvicini maggiormente alla cultura, preparandoci al meglio per la vita futura.

Spesso capita che diversi di noi abbiano poco tempo libero da dedicare allo sport o alle uscite con i propri amici: ci piacerebbe sviluppare di più le nostre passioni e i nostri interessi extrascolastici, con laboratori o attività pomeridiane da svolgere insieme ai docenti. Le uscite didattiche sono una valida alternativa alla lezione frontale in classe: in primavera, ad esempio, si possono svolgere le lezioni all’aperto, si può partecipare a laboratori scientifici, partecipare a visite guidate nella propria città ed imparare in modo nuovo la storia attraverso visite vere e proprie, non più solo virtuali, a musei e monumenti. Come classe abbiamo fatto spesso degli esperimenti simili di «lezioni-gita» nel corso di quest’anno scolastico: dal trekking all’eremo di Ronzano, alle passeggiate naturalistiche a Villa Ghigi, dalle lezioni di storia e arte alla scoperta della Bologna risorgimentale, alla visita alla mostra Real Bodies. Abbiamo anche la fortuna di vivere in una città che offre moltissime occasioni per uscire da scuola e andare a fare lezione in Pinacoteca, in San Pietro o in San Petronio, all’Opificio Golinelli, al Museo di Scienze Naturali.

Insomma, ci siamo resi conto che è davvero possibile, con poco sforzo, applicare nuovi metodi per insegnarci tante cose interessanti, che contribuiscano a creare meno stress e ad allargare la nostra visione del mondo.

Classe 3A: Agnese Bernardi, Anna Caselli, Delia Freeman, Guido Alberto Giulio Leone, William Marocchi, Filippo Mazzacurati, Arianna Melchiorri, Irene Mezzedimi, Caterina Rancan, Maria Clotilde Giulia Reggiani Stufler, Andrea Rosario Russo, Anna Villani, Giulia Zauri.

Prof. Maria Giannantonj.

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