ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Enrico Mattei di Castel di Lama (AP) - Laboratorio di Giornalismo

«Due corsi attivati a scuola su affettività e sessualità»

La testimonianza di un’alunna della Mattei di Castel di Lama: «Ho colto l’occasione per chiarire tutti quei dubbi che avevo riguardo la pubertà e i vari cambiamenti»

La nostra scuola ha attivato quest’anno due distinti corsi di educazione all’affettività e alla sessualità: uno per le classi seconde, con la dottoressa Renata Bastiani, ed uno per le terze, in collaborazione con il dipartimento di prevenzione dell’Asur Marche. Proprio relativamente a quest’ultimo, venerdì 21 febbraio abbiamo incontrato Valeria e Sonia, due esperte rispettivamente in psicologia e ostetricia che hanno parlato di sessualità e affettività.  L’argomento ha suscitato curiosità ma anche chiacchiericcio. Ammetto che anch’io all’inizio ero un po’ imbarazzata, ma poi mi sono sentita a mio agio e ho colto l’occasione per chiarire tutti quei dubbi che avevo riguardo la pubertà e i vari cambiamenti che comporta su noi adolescenti. Per prima cosa, abbiamo ragionato e riflettuto su quello che ci veniva in mente pensando a due parole: amore e sesso. Abbiamo quindi fatto un brainstorming su questi due temi, cercando di spiegare perché vi accostavamo determinate parole. Dopo di che abbiamo iniziato a parlare con Valeria, che è una psicologa, e che ci ha spiegato come essere ben informati su questi due temi è molto importante per comprendere meglio noi stessi, il nostro corpo e le nostre emozioni.

Valeria e Sonia, inoltre, ci hanno mostrato un video per spiegare come funzionano gli apparati riproduttivi maschile e femminile ed hanno approfondito anche i temi delle mestruazioni e della riproduzione. Insieme a Sonia, l’ostetrica, abbiamo parlato dei metodi contraccettivi che possono essere utili per non avere una gravidanza in-desiderata, ma anche per non trasmettere malattie come l’Aids o l’Hpv. In conclusione, abbiamo scritto su dei bigliettini anonimi tutti quegli argomenti che desideravamo conoscere meglio cosicché loro ci avrebbero potuto togliere tutti i nostri dubbi senza esporci all’imbarazzo di parlare davanti ai nostri compagni; la discussione che ne è seguita, è stata molto partecipata ed interessante. Secondo me, incontri di questo tipo sono davvero utili per affrontare argomenti che suscitano pudore e sono condizionati da una scarsa conoscenza. Essere informati e rispettosi è fondamentale per vivere relazioni sane e positive; inoltre, essere informati sull’affettività e la sessualità ci permette di crescere come persone responsabili e consapevoli. Ritengo che questo ci aiuti anche a capire che «c’è un’età per tutto» e che ognuno ha i propri tempi.

 

In un mondo in costante evoluzione, i sogni rappresentano una delle poche ancore di stabilità. Sono la scintilla che accende l’immaginazione, il motore che alimenta la determinazione e la bussola che orienta i nostri passi verso ciò che desideriamo davvero essere. Ma in una società spesso dominata dalla realizzazione delle proprie azioni e dalle urgenze quotidiane, coltivare le proprie speranze non è solo un atto di coraggio, ma anche una scelta che passa in secondo piano. Oscar Wilde scrisse: «Un uomo senza sogni è un uomo senza futuro». I sogni sono più di semplici desideri; sono progetti di vita.

Da bambini, sogniamo senza limiti. Crescendo, questi sogni spesso si ridimensionano sotto il peso delle aspettative sociali o delle difficoltà economiche. Ma abbandonarli equivale a rinunciare alla propria autenticità. Coltivare i propri sogni richiede dedizione, ma soprattutto speranza. Non è una virtù ingenua; è la capacità di vedere il futuro come un’opportunità.

 

Abbiamo intervistato Renata Bastiani, esperta di educazione alla sessualità e all’affettività, con esperienza ventennale nei consultori e centri di ascolto, che ha tenuto un corso rivolto agli alunni delle classi seconde del nostro Istituto.

Secondo lei è giusto parlare apertamente di sessualità e affettività nelle scuole? «Certo. Le famiglie evitano di parlare di questi argomenti, oppure provano imbarazzo, o non conoscono il linguaggio adeguato, o preferiscono il silenzio.

La scuola ha il compito di educare, affrontare capacità, abilità e fluidità, anche quelle educativo-affettivo-sessuale. La famiglia educa ai sentimenti e fa la sua parte, la scuola compensa e completa».

Ha mai avuto dei ripensamenti o ricevuto critiche? «Non ho mai avuto dei ripensamenti. Oggi è urgente e necessario questo tipo di educazione. Le critiche ci sono state di grande aiuto come quelle dei genitori che inizialmente diffidavano, poi, invece, hanno avuto fiducia e si sono rivolti a noi dell’associazione ‘Praesentia’ per essere aiutati con i loro figli. Educazione all’affettività e alla sessualità vuol dire ‘educazione alla vita’.

L’obiettivo deve essere sempre quello di accompagnare bambini e adolescenti nel loro processo di crescita affinché diventino adulti consapevoli, responsabili e capaci di stabilire relazioni sane».

 

La pagina di oggi è a cura dei ragazzi delle classi prime, seconde e terze che frequentano il laboratorio pomeridiano di giornalino, tenuto dai professori Gianluca Re e Floriana Martoni, della scuola Mattei di Castel di Lama. L’intervista a Renata Bastiani è firmata da Ginevra Caioni, Anna Corradetti, Martina Mozzoni e Giorgia Pichinelli. L’articolo sui sogni è di Sara Viviani, mentre quello sull’educazione sessuale a scuola è stato realizzato da Giada Simonetti

Votazioni CHIUSE
Voti: 0

Pagina in concorso