La scelta della scuola superiore «Va’ dove ti porta il tuo cuore»
Gli studenti svelano dubbi e indecisioni di questa fase I ragazzi consigliano di seguire i propri interessi e passioni, senza farsi condizionare da nessuno
Gli studenti ricordano il momento della scelta della scuola superiore e le indecisioni che li hanno accompagnati. È anche comprensibile considerando che per questi ragazzi si tratta di un primo momento rilevante. Da quanto scrivono salta agli occhi l’importanza delle iniziative promosse dall’istituto per una scelta consapevole.
«I due licei su cui sono indecisa sono l’artistico e il linguistico.
C’è chi mi dice di scegliere il secondo perché così avrò un futuro, un buon lavoro e dicono altre mille cose. Amo le lingue e potrei studiarle 24h su 24 sette giorni su sette, ma mi piacerebbe fare l’artistico perché amo l’arte e mi interessa anche l’ambito audiovisivo e multimediale. Amo registrare video, editarli e la fotografia. Il lavoro che voglio fare da grande credo sia la maestra alle elementari e mi piacerebbe insegnare inglese o arte».
Elisabetta Moncada, 3ªA
«All’inizio sono stata indecisa tra lo Scientifico e il Classico, anche se quest’ultimo offre una conoscenza più ampia riguardo l’ambito della cultura. Alla fine, però, ho scelto lo Scientifico che secondo me offre un’ampia preparazione. Penso che sia la scuola più giusta per me, perché il mio sogno nel cassetto è laurearmi in medicina. Per questo motivo credo che la scelta fatta sia adatta alla mia personalità e ai miei sogni».
Luisa Fernanda Lazzarini, 3ªA
«La scelta non è stata affatto semplice. A quest’età non possiamo già sapere cosa vorremmo fare in futuro. Sono stata indecisa per diverso tempo, ma poi sono riuscita a fare la scelta giusta. Ho scelto di frequentare l’Istituto tecnico economico di Macerata. All’inizio non mi ispirava molto, ma visitandola diverse volte, ho fatto la mia scelta. Mi è piaciuto entrare in quell’ambiente, pensare che avrei potuto viverlo per cinque anni, se mai avessi scelto quella scuola, e questo mi ha resa molto felice. Ero indecisa tra l’Ite e lo Scientifico. Poi ho pensato che avrei dovuto fare qualcosa chemi sarebbe piaciuto fare e non sceglierla solo perché era un Liceo. Un consiglio che vorrei dare a tutti è di prendere decisioni in base al proprio volere, alle proprie passioni e interessi».
Alyssa Comanducci, 3ª A
«La scelta del liceo è stata difficilissima, perché qualunque cosa avessi selezionato sarebbe stata la mia scuola per ben cinque anni. In seconda media stavo pensando di andare al Classico, ma poi mi sono resa conto che non era molto adatto a me. Non sento di avere, ad oggi, la costanza per portare avanti un impegno di questo tipo, ma non volevo rinunciare alle cose che amo e ai miei sogni. Così ho iniziato a pensare allo scientifico, ma fortunatamente, con la nostra scuola, sono andata a visitare il linguistico Cambridge e mi sono innamorata di tutto, dell’ambiente, dei programmi, delle possibilità. Dopo tutto amo le lingue, le ho sempre amate. Penso che scegliendo il linguistico intraprenderò la strada giusta per me e, in questo momento ne sono davvero contentissima».
Miriam Sacchi, 3ªA
«Ho deciso di fare lo Scientifico tradizionale perché sin da piccolo sono più portato per le materie scientifiche. Ho partecipato all’iniziativa dello studente per un giorno al liceo classico e allo scientifico, così mi sono fatto un’idea ancora più precisa di entrambe le scuole. La decisione del liceo è la prima grande scelta importante della vita che prendiamo da soli e bisogna muoversi con gli occhi proiettati al futuro senza farsi influenzare da niente e da nessuno».
Edoardo Vissani, 3ªA
«Ho scelto il liceo classico, scuola che volevo fare fin dalla prima media. Non solo perché le persone che mi vogliono bene mi dicono che sono molto portata in italiano – ed in particolare in grammatica -, ma perché da sempre la sento come una passione che ho dentro. Ho pensato che il Classico fosse l’unica scuola superiore fatta per me, sento che ne faccio parte. I genitori mi hanno permesso una scelta libera che non ho fatto in base alle amicizie, anche perché praticamente della mia classe non ci va nessuno».
Giulia Francioni, 3ªA
«Dopo molti ripensamenti e valutazioni approfondite ho deciso: andrò a fare il Liceo Linguistico Cambridge a Civitanova. L’ho scelto perché lo trovo una scuola capace di offrire molte opportunità riguardo il lavoro futuro, i viaggi e la praticità delle lingue. Inoltre conoscere bene le lingue ti permette di non sentirti mai fuori luogo in ogni parte del mondo e, soprattutto, di avere “in tasca” un canale comunicativo sempre utile in ogni momento».
Alice Ciccioli Tamanti, 3ªA