Gestione rifiuti e sostenibilità Parola d’ordine: differenziare
Il progetto di sensibilizzazione della scuola media Leonardo da Vinci in collaborazione con Iren Per gli alunni la possibilità di acquistare borracce col logo dell’istituto per ridurre la plastica
La salvaguardia dell’ambiente riguarda non solo i governi e gli imprenditori, ma tutti gli abitanti del pianeta: ogni essere umano deve dare il suo contributo per tutelare la Terra e fare la differenza. Una delle problematiche ambientali più complesse, che ci interessa quotidianamente, è la gestione dei rifiuti: ognuno di noi produce una quantità notevole di rifiuti, perciò è importante sensibilizzare i cittadini al loro corretto smaltimento, al fine di ridurre l’inquinamento e risparmiare le risorse naturali.
Nella scuola Leonardo da Vinci gli studenti acquisiscono la consapevolezza della necessità di attuare la raccolta differenziata con attenzione, grazie a un progetto intrapreso nel 2014, con il supporto dell’Iren. Il progetto prevede che nell’aula di ogni classe siano disposti i contenitori specifici, forniti dall’Iren, per ogni tipo di rifiuto: carta, plastica, residuo organico, alluminio e indifferenziato.
Ogni settimana alcuni alunni della scuola, sotto la guida dell’insegnante, controllano i rifiuti gettati dagli studenti di ciascuna classe negli appositi contenitori e, in caso di errore, li differenziano correttamente. Quindi raccolgono i sacchi e li gettano nei cassonetti, che gli operatori dell’Iren hanno collocato all’interno del cortile della scuola, affinché i ragazzi possano uscire in sicurezza. Questa organizzazione ha portato alla riduzione del residuo indifferenziato, a favore della raccolta degli altri mate-riali riciclabili o riutilizzabili come fonte di energia. Inoltre per ogni classe è predisposto in aula un foglio, su cui, nelle situazioni più critiche, vengono conteggiati gli errori settimanali commessi dagli allievi, con l’aggiunta di un bollino rosso.
Nell’ambito di questo progetto di educazione ambientale è prevista per gli alunni la possibilità di acquistare delle borracce con il logo dell’Istituto, prodotte da una ditta di Varese con emissioni di CO2 compensate, fabbricate in tritan, quindi prive di bisfenolo, con 20% di materiale di riciclo, 100% riciclabili e made in Italy. L’utilizzo delle borracce ha una doppia finalità: ri-durre l’uso delle bottiglie di plastica, rendendo noi ragazzi maggiormente consapevoli dei consumi, e favorire il riuso. Grazie a questo progetto sviluppiamo delle competenze che possiamo consolidare e trasmettere a casa e alla comunità in cui viviamo, così da divenire un giorno cittadini consapevoli e responsabili. È anche merito di noi ragazzi se Reggio Emilia ha conquistato il primo posto come città meno inquinata d’Italia, trionfando come regina della raccolta differenziata e nella mobilità sostenibile, per la rete ciclabile più grande d’Italia, secondo il rapporto «Ecosistema Urbano 2024» pubblicato da Legambiente.
Classe III F
La solidarietà è un sentimento importante per la vita sociale, soprattutto nei periodi difficili di guerre e crisi economiche, per questo, in occasione del Natale, la nostra scuola ha organizzato il progetto «Scatole di Natale», a favore dei senzatetto di Reggio Emilia. Innanzitutto noi studenti abbiamo incontrato i volontari di alcune associazioni del territorio, che ci hanno spiegato quanto sia importante fare volontariato. Poi insieme ai professori abbiamo preparato dei pacchi regalo contenenti: prodotti d’igiene, sciarpe, coperte, cibo e bigliettini con affettuosi messaggi di augurio. Infine i doni sono stati distribuiti nelle varie associazioni, tra cui: Città migrante, Comunità egiziana di Montecchio, La finestra della luce, La casa delle storie e la Croce rossa italiana comitato di Scandiano.
Classe III F
Nel mese di febbraio la nostra classe ha assistito ad uno spettacolo teatrale dedicato alla legalità e alla criminalità, temi che avevamo già approfondito in aula durante le lezioni di Italiano e di Educazione civica. Questa rappresentazione, interpretata da quattro attori, porta sulla scena delle storie vere, che trattano di tematiche scottanti, come il legame segreto tra la criminalità organizzata, la globalizzazione, l’alta finanza, la pubblica amministrazione e le imprese private. Ogni storia viene presentata attraverso il racconto di esperienze realmente vissute dai cittadini, che hanno conosciuto in modo diretto la ‘ndrangheta e i suoi aspetti più nascosti e pericolosi.
Le autrici hanno realizzato l’opera in collaborazione con le fondazioni e gli enti che studiano il fenomeno delle organizzazioni criminali, raccogliendo le testimonianze e denunciando l’illegalità. Hanno poi girato l’Italia, per incontrare e spiegare ai ragazzi che cos’è la criminalità organizzata e quale ruolo svolge nella società, mostrando quanto sia diffusa e insidiosa.
Lo spettacolo è stato particolarmente avvincente e istruttivo, perché, grazie alla vivacità dei dialoghi e all’interpretazione coinvolgente, ci siamo immedesimati nei protagonisti delle vicende raccontate, come se le stessimo vivendo in prima persona: così abbiamo capito quanto sia importante reagire con coraggio e lottare per giustizia.
Classe III F