Il cervello con la spina: giovani e intelligenza artificiale
Gli alunni della scuola Montecuccoli hanno intervistato i compagni elaborando un sondaggio Il 90% crede che l’IA sia utile ma pochi sanno spiegare come funziona. Serve un uso consapevole
’Intelligenza Artificiale’: ne sentiamo parlare ogni giorno, ma cos’è realmente per i ragazzi? Abbiamo scelto questo argomento perché si sta evolvendo con rapidità e molte persone stanno iniziando ad usarla abitualmente, quindi abbiamo voluto sapere se i nostri coetanei fossero informati a riguardo. Ci siamo divisi in gruppi, ognuno aveva delle classi da intervistare. Abbiamo fatto sei domande per ogni classe e le risposte sono state raccolte per alzata di mano, in totale sono state intervistate 493 persone di prima, seconda e terza media.
I dati sono stati poi elaborati e trasformati in grafici. Il primo grafico dimostra che la maggior parte degli alunni è informata sull’IA. Nel secondo aerogramma abbiamo notato che, anche se gli studenti affermano di conoscere l’IA, più della metà non saprebbe spiegare cos’è. Grazie alle due domande successive si è scoperto che molti la usano in ambito scolastico, per svolgere i compiti, ma è interessante notare che oltre a questo uso, la maggior parte degli alunni utilizza l’IA anche per altri scopi come si nota nella domanda n°4. Dalla quinta domanda traspare come più del 90% degli intervistati credono che l’IA sia utile, invece solo un 5% ne nega l’utilità. Nell’ultimo grafico, con non molta sorpresa, si vede come in pochissimi sanno cosa siano i prompt, infatti dai nostri calcoli si contano solo 12 alunni e da questo si può capire che in tantissimi ignorano il funzionamento base di un qualsiasi dispositivo informatico.
Confrontando i dati raccolti si può dedurre che l’IA sta assumendo un ruolo importante nella vita quotidiana dei ragazzi, ma pochi saprebbero spiegare cos’è.
Da questo possiamo dedurre che a tanti alunni non importa capire come funziona, ma interessano solo le risposte istantanee.
Tanti ragazzi, invece, usano l’IA per compiti scolastici, magari senza riflettere sul fatto che rappresenta una possibilità per imparare cose nuove, a patto di interfacciarsi con essa in modo competente. L’importante è essere coscienti che si tratta di uno strumento in rapida evoluzione, da utilizzare in modo consapevole, perché ci ritroveremo sempre più in contatto con questa tecnologia e capire che non è stata sviluppata per sostituire il nostro cervello ma per arricchire ancora di più le nostre conoscenze.
classe 2H, scuola Secondaria di I grado Raimondo Montecuccoli
Ecco, questa è una macchina per fare i compiti. Si schiaccia il bottoncino rosso per fare i problemi, il bottoncino giallo per svolgere i temi, il bottoncino verde per imparare la geografia. La macchina fa tutto da sola in un minuto.
-Compramela, babbo! Inizia così una meravigliosa fiaba di Gianni Rodari, che oggi ci fa riflettere sull’IA. L’IA generativa è una tecnologia che consente ai computer di simulare le capacità degli esseri umani, il termine ’Intelligenza artificiale’ fu coniato nel 1956 in un College del New Hampshire (USA) da John McCarthy, considerato il fondatore della disciplina. Essa è utile per aumentare le nostre possibilità di analizzare una grande quantità di dati in pochi istanti, da utilizzare poi per scopi scientifici. Tuttavia presenta anche dei potenziali pericoli come ad esempio la perdita di alcuni lavori che potranno essere sostituiti dall’IA, oppure problemi legati alla violazione della privacy e alla creazione di notizie false, poi utilizzate per confondere le persone.
Per difendersi da questi pericoli si può controllare l’attendibilità di ogni informazione fornita dall’IA, senza rinunciare al nostro spirito critico.
– Non voglio denari, ma in cambio della macchina voglio il cervello del vostro bambino.
La fiaba di Rodari si conclude con lo scambio, dopo il quale il padre è costretto a rinchiudere il figlio in una gabbia, perché ormai privo di cervello.
Questo ci fa capire l’importanza della nostra mente, che non potrà mai essere sostituita dall’ IA, e poi, quando ci stancheremo, potremo sempre staccare la spina.
Elenco degli alunni e delle alunne della 2^H: Giulia Araujo, Sofia Badiali, Valerio Ballantini, Silvia Bertacchini, Francesco Bonacorsi, Susanna Casarini, Nicola Corsini, Alessio Dal Maso, Bilal Diab, Mustafa Kassi, Simarpreet Kaur, Raffaele Magliulo, Endi Malaj, Marissa Mariani, Giulia Mastria, Dulce Mendoza, Nicolò Muzi, Sabrina Panetta, Demetra Rivelli, Djellza Samakova, Wijdan Samir, Alessia Surculescu.
Scuola secondaria I grado ’Raimondo Montecuccoli’ di Pavullo nel Frignano.