ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

IC Raffaello Sanzio di Porto Potenza (MC) - 1A, 1B, 1C, 2A, 2B, 2C, 2D

La lezione delle pallavoliste «Non si molla davanti a niente»

L’incontro con le atlete della Cbf Balducci «Siamo soddisfatte di giocare in serie A. Occorre gestire il tempo per portare avanti gli studi»

All’Auditorium del nuovo plesso «Rita Levi Montalcini» abbiamo incontrato alcune protagoniste della Cbf Balducci Macerata, squadra militante nel campionato di A2 di volley femminile. Sono venute a trovarci le giocatrici Sara Caruso, Alessia Mazzon e Federica Busolini, accompagnate dal presidente Pietro Paolella, dal coach Valerio Lionetti e da Carlo Perri, responsabile ufficio stampa del club.

Abbiamo posto delle domande alle giocatrici, per esempio quali emozioni si provano quando si entra nel palazzetto dello sport prima delle gare. «Ansia, felicità e anche un po’ di timore» ci ha risposto la romana Federica Busolini.

C’è sempre un po’ di ansia prima del match, ma come si riesce a gestire. «L’unione della squadra è fondamentale: a inizio partita ci avviciniamo, insieme facciamo un grande respiro, pensiamo che sappiamo giocare bene e che, se siamo arrivate fino a questo livello di successo, è perché ce lo siamo guadagnato. Noi compagne di squadra poi eseguiamo dei «rituali» preparatori, infatti balliamo nelle docce degli spogliatoi, in questo modo riusciamo a superare l’ansia. Se poi durante la partita qualcosa non ci riesce, facciamo una piroetta su noi stesse e riproviamo» ci hanno detto la patavina Mazzon e Caruso. L’infortunio è qualcosa che può accadere in uno sportivo. «A gennaio dello scorso anno – ricorda Busolini – mi sono rotta il crociato a causa di un salto.

È stato un periodo difficile e l’ho vissuto male, ho subito un intervento chirurgico e poi ho iniziato la fase di recupero. Non nascondo di avere pensato di lasciare la pallavolo». I genitori hanno un ruolo importante e così abbiamo chiesto se sono state sostenute da loro. «Assolutamente sì, sono le persone – hanno riposto Caruso e Mazzon – che più ci hanno aiutato e ancora adesso ci danno forza». Sono ragazze che guardano avanti. «Vorrei rimanere nel mondo della pallavolo, ho studiato Scienze motorie – ci dice Caruso – e ho un Master in Management dello Sport». «Sto studiando Scienze della Nutrizione, mi piacerebbe fare la dietologa o la nutrizionista» ha svelato Mazzon, che a 16 anni si è allontanata dalla famiglia insieme con altre coetanee ed è andata a Trento, dove ha continuato gli studi nonostante gli allenamenti. Ma come si riesce a gestire gli impegni personali e la pallavolo? «Ci sono molte difficoltà, bisogna saper gestire il tempo – ci dice Busolini – per gli allenamenti e lo studio». Ma come ci si sente essere giocatrici di serie A. «Molto fortunate e soddisfatte» hanno risposto Mazzon e Caruso, che a soli 14 anni, non senza difficoltà, ha voluto lasciare casa per dedicarsi alla pallavolo, trasferendosi a Rimini. Più avanti ha giocato vicino Milano.

Il coach Lionetti ci ha spiegato che finora le ragazze hanno sostenuto tantissimi allenamenti e che oggi la difficoltà maggiore per le giocatrici è organizzare il tempo fra l’università e gli allenamenti. Poi ci ha detto che la pallavolo, rispetto a 20 anni fa, non è cambiata molto, ma adesso la prestanza fisica è una componente di grande peso.

Questa interessante mattinata di scuola incentrata sulla pallavolo ci ha insegnato che, per raggiungere i propri obiettivi, non si deve mollare mai, anche davanti ad un’avversità, che bisogna fare dei sacrifici, come lasciare la famiglia, per seguire il proprio sogno, con motivazione, determinazione e forza di volontà. Ci siamo divertiti ed emozionati a condividere con le tre giocatrici sentimenti e passioni riguardanti lo sport e le abbiamo apprezzate per il loro modo scherzoso di parlare. Così la nostra prima esperienza da giornalisti è stata molto istruttiva e divertente. Alla fine dell’incontro abbiamo regalato ad ognuna un piccolo dono.

Ringraziamo infine la società sportiva Helvia Recina Volley di Macerata nel presidente Paolella, che ci ha dato la possibilità di fare questa intervista nella nostra scuola, e le tre pallavoliste che hanno accettato il nostro invito e risposto a tutte le nostre domande e soddisfatto le nostre curiosità.

 

La scuola secondaria dell’Istituto comprensivo «Raffaello Sanzio» di Porto Potenza prosegue l’attività progettuale di redazione giornalistica per continuare a sviluppare negli alunni importanti competenze comunicative e relazionali. Lavorando insieme di pomeriggio nell’aula di informatica a classi aperte e in gruppo, le ragazze e i ragazzi della Redazione Sanzio cercano informazioni, organizzano interviste e scrivono articoli per concorrere al Campionato di giornalismo organizzato dal Carlino.

Un grazie alla dirigente scolastica e ai tanti alunni delle classi prime e seconde medie che hanno realizzato questo articolo partecipando al primo modulo della Redazione Giornalistica Sanzio: 1A Rayen Bennani, Manahil Khalil, Angelo Dario Ottaviani, Sabina Suti; 1B – Filippo Florio, Esma Grossule, Domenic Hoxha, Sanzed Khan, Skye Asia Robers, Riccardo Sacconi; 1C Fatima Miriam Darouiche, Giulia Elisa Tanczos, Desiré Malorgio; 2 A Asia M’Haddan; 2B Andrea Fabbracci, Eya Rezine; 2C – Emma Arditi, Chloe Cestola, Sara Federico, Elisa Giampaoli, Matilde Grillone, Lara Sophie Marazzi, Mia Petrelli, Claudia Rebichini; 2D – Victoria Bossio, Mattia Cortellessa, Edin Felic, Lucio Manzi, Semir Miniri, Riccardo Tassotti, Francesca Tedesco.

Le docenti incaricate del Progetto sono Roberta Cingolani, Valentina Brogna e Claudia Bartolucci

Votazioni CHIUSE
Voti: 736

Pagina in concorso