ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

IC Fermi di Monte Porzio (PU) - 2F, 2G

Addio alle lezioni tradizionali La rivoluzione sono i laboratori

I ragazzi per sei giorni hanno indossato i panni di detective, scienziati, musicisti, designer, giornalisti: «Che esperienza! Così si impara in modo più dinamico»

Dimenticate libri aperti sul banco e le ore passate a copiare dalla lavagna! Dal 3 all’8 marzo 2025, l’Istituto «E. Fermi» ha detto stop alle lezioni tradizionali e ha dato il via a un’esperienza rivoluzionaria: la Settimana dei Laboratori! Per sei giorni, abbiamo indossato i panni di scienziati, giornalisti, detective, musicisti e persino designer. È stata un’esperienza unica, coinvolgente e stimolante che ci ha permesso di apprendere in modo diverso e più dinamico. Tutto è iniziato lunedì mattina: con il programma Note Flight ci siamo improvvisati compositori musicali e abbiamo creato delle melodie, provando ad abbinare ritmi e note. È stato incredibile scoprire come da pochi suoni potesse nascere un brano inedito.

Martedì, invece, la nostra classe è diventata una redazione giornalistica. Bloc-notes alla mano, abbiamo scritto articoli, realizzato interviste e scattato fotografie. Tra titoli accattivanti e inchieste sul campo, abbiamo capito quanto lavoro ci sia dietro ogni notizia. Il mercoledì ci siamo improvvisati detective e abbiamo affrontato un affascinante mistero: in classe ci attendeva una scena del crimine e noi, con tanto di lenti di ingrandimento e guanti, abbiamo raccolto prove, analizzato indizi e cercato di risolvere il caso, proprio come veri investigatori. È stata una sfida appassionante che ci ha insegnato l’importanza dell’osservazione, della logica e del pensiero critico.

Giovedì, nell’ora di tecnologia, siamo diventati designer d’interni e, grazie al programma Planner 5D ,abbiamo progettato la casa dei nostri sogni scegliendo ogni minimo dettaglio: dai colori alle forme dei mobili. Ci siamo stupiti di quanto possa essere divertente (ma anche complicato!) arredare e organizzare gli spazi.

Venerdì è stata una giornata interamente dedicata alle lingue. Con la prof.ssa di inglese, abbiamo simulato una vera esperienza di shopping : ci siamo finti clienti o negozianti e abbiamo utilizzato il vocabolario appreso per fare acquisti. È stato molto divertente! Il sabato, infine, è stato il turno della scienza: abbiamo assistito a diversi esperimenti. Uno dei più affascinanti è stato quello sulle impronte digitali, che abbiamo analizzato per capire le loro differenze e unicità. Un altro esperimento, intitolato «la danza dell’uvetta», ci ha permesso di osservare la reazione tra aceto e bicarbonato, che genera bollicine di anidride carbonica capaci di far salire e scendere l’uvetta nell’acqua, creando un effetto ipnotico e divertente.

Alla fine di questa settimana eravamo entusiasti, pieni di nuove conoscenze e tanta voglia di imparare ancora. È stata la dimostrazione concreta di come si possa studiare divertendosi e di quanto l’esperienza diretta renda ogni argomento più interessante e coinvolgente. Speriamo davvero di ripetere presto un’avventura del genere!

Classi 2ª F e 2ª G

 

Abbiamo fatto una ricerca per scoprire perché i laboratori ci piacciono così tanto! Imparare facendo: più divertente, più facile, più bello! Noi alunni di 2ª F e 2ª G, partecipando ai laboratori, ci siamo chiesti che cosa fosse la didattica laboratoriale e se offrisse dei vantaggi rispetto alle lezioni tradizionali. Facendo una breve ricerca online, abbiamo scoperto che è un metodo di apprendimento basato sul fare che può essere applicato a qualsiasi materia o disciplina. I laboratori sono lo spazio migliore per incentivare la personalizzazione e la collaborazione, perché danno la possibilità di lavorare in gruppo con metodi differenti. Le attività concrete e manuali aiutano ad esercitarsi con stili di apprendimento diversi e a ragionare insieme, aumentando la capacità di assimilare attraverso la creatività.

Gli psicologi ritengono giusto questo metodo, perché aiuta a comprendere e memorizzare più facilmente gli argomenti che vengono svolti e sviluppa la capacità di relazionarsi con i compagni e di gestire la propria autonomia e le proprie emozioni. Anche i pedagogisti sono favorevoli a questa didattica, perché pensano che faccia diventare gli alunni più sicuri nell’apprendere i concetti; inoltre l’apprendimento basato sul fare viene memorizzato meglio. Anche noi vogliamo esprimere il nostro parere: la didattica laboratoriale non è solo utile, ma coinvolgente e mai noiosa! Viva la settimana dei laboratori!

Classi 2ª F e 2ª G 

 

Qual è stato il laboratorio più bello? Lo abbiamo chiesto ai nostri compagni di scuola. Ecco i vincitori! Conclusa la settimana, volevamo scoprire quale laboratorio fosse piaciuto di più. Così siamo andati a intervistare i compagni. Per i «primini», sul podio c’è il laboratorio di tecnologia con la creazione della carta. Apprezzato anche l’esperimento sul ciclo dell’acqua, riprodotto in un sacchetto trasparente per osservare le fasi del processo o lo studio del codice Morse propedeutico alla creazione di braccialetti con messaggi segreti. E i ragazzi di terza? Settimana ricca anche per loro! Realizzazione di gigantesche linee del tempo, colazione letteraria con tè, madeleine e letture da Proust, latino, cineforum e catalogazione di reperti delle due Guerre Mondiali ritrovati nelle soffitte dei nonni. È stata una settimana indimenticabile dove studio e divertimento sono andati a braccetto. Il commento più sentito? «Da rifare!».

Classi 2ª F e 2ª G 

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