La Pro Loco compie 60 anni «Valorizziamo Santarcangelo»
Intervista al presidente Baccolini: «La città si fa amare per le sue eccellenze, abbiamo prenotazioni continue di turisti da Italia, Europa e anche da Usa e Sud America»
Un compleanno importante per la Pro Loco di Santarcangelo: sessant’anni di eventi, visite guidate e cultura. Parliamo insieme al presidente Filiberto Baccolini delle peculiarità della Pro Loco di una delle città più belle dell’Emilia-Romagna.
Cosa l’ha spinta a prendersi questo incarico importante? «Santarcangelo si fa amare per le sue eccellenze dal punto di vista turistico, artistico, culturale, storico e sportivo, ma soprattutto perché è una città che ha un forte senso di appartenenza e dona molto a chi s’impegna nel valorizzarla».
Quanti soci ha la Pro Loco? «Circa 600 soci, che prestano il loro tempo gratuitamente per le altre persone e per la città».
Da dove viene la maggior parte dei turisti? «Arrivano da tutta Italia, specialmente dalle regioni limitrofe. Negli ultimi anni c’è stato un aumento di turisti stranieri: oltre ai nostri vicini francesi, austriaci e tedeschi, abbiamo registrato anche turisti da oltreoceano, in particolare dagli Stati Uniti e dal sud America».
Qual è l’evento che attrae più persone? Quanti sono gli eventi organizzati dalla Pro Loco? «La Pro Loco collabora con l’amministrazione e con le associazioni a tutti gli eventi di Santarcangelo, con la missione di essere, come dice il nome stesso ’pro loco’ cioè a favore del luogo, valorizzando le bellezze e ricordando le persone che hanno dato lustro al paese.
San Martino è sicuramente l’evento numero 1: in questa festa secolare e importantissima organizziamo il Palio della Piada. Tra gli eventi organizzati direttamente dalla Pro Loco, che sono circa 40 ogni anno, e abbracciano cultura, storia, musica, sport ed enogastronomia, Calici Santarcangelo è sicuramente la più amata: negli anni gli espositori sono diventati anche internazionali, ma il re dei vini per noi resta il Sangiovese».
Quante classi vengono ogni anno in visita? Cos’è che suscita maggiore interesse negli studenti? «Ogni anno arrivano in visita circa cinquanta classi, dalle elementari fino alle superiori. Il maggior interesse è per le nostre grotte, che stupiscono sempre i giovani, e per le leggende del Ribès e della Dama Bianca».
Ci sono degli eventi dedicati ai più piccoli? «Le grotte allestite per Halloween sono un evento per far divertire bambini e ragazzi, ma anche per far conoscere a tutti il mondo sotterraneo della città, che ancora a qualche santarcangiolese non è noto».
Come festeggerete il 60° compleanno della Pro Loco? «Faremo una festa per i 60 anni della Pro Loco in primavera, rievocando fatti e persone dal 1965 ad oggi. I dettagli saranno pubblicati sul sito e sui canali social».
La nostra è una classe speciale, perché abbiamo la fortuna di avere con noi Andrea che vive la condizione dello spettro autistico. All’inizio conosceva solo poche parole di italiano e le sue canzoncine cinesi erano la colonna sonora delle nostre lezioni. Ha sempre voglia di giocare, ama creare forme con il pongo, riprodurre oggetti tecnologici, i pc sono la sua passione. Particolare è il suo rapporto con i cani, li disegna sempre ma ne ha molta paura e se li incontra all’aperto, noi abbiamo il compito di fare una barriera umana attorno a lui per proteggerlo. Ogni giorno lo accompagniamo nei luoghi della scuola, in palestra o in giardino. Le storie che legge e scrive diventano per noi degli indovinelli da porgli. In matematica è un vero asso, lo chiamiamo il mago delle tabelline, non ne sbaglia una. In questi due anni Andrea ha imparato tanto: comunica usando la lingua italiana, sa comportarsi correttamente, chiedere e rispondere ai bisogni. Siamo orgogliosi di lui e lo ringraziamo per averci insegnato a rispettare le persone speciali e essere più attenti alle esigenze altrui. Stare con Andrea è un continuo arricchimento, amiamo tutto di lui. Vorremmo dare un consiglio alle persone che hanno pregiudizi: ognuno di noi con le proprie fragilità e potenzialità è una risorsa ed è bello quando le nostre storie si incontrano e ne creano una sola, unica e originale.
Degrado al parco di Santa Giustina. In giro per lo spazio urbano si trovano bottiglie rotte e rifiuti. I bidoni sono spesso stracolmi e i rifiuti cadono sulla strada. I pochi giochi presenti sono imbrattati da scritte volgari.
Vicino c’è un centro sociale, dove anni fa si facevano attività anche per bambini, ma alcuni anni fa ha chiuso e non è mai stato riaperto. Accanto alle panchine, alberi altissimi fanno ombra in estate, ma nel parco, accanto ai rifiuti, ci sono petardi esplosi e si possono trovare, in alcune zone, anche elettrodomestici dismessi e altri oggetti abbandonati.
È un peccato che il parco sia in queste condizioni, si trova vicino a una scuola ma i bambini non ci vanno a giocare perché è pericoloso. Vorremmo che il parco torni a essere più curato.