Si può trovare il bene nel male È chi ci è vicino nei momenti bui
Dalla Divina Commedia alle personali ’selve oscure’ che ognuno ha attraversato nella vita Le riflessioni maturate dagli studenti della scuola media Sacro Cuore di Lugo
Bene e male: due concetti opposti ma uniti. Come si collegano tra loro? E come lo viviamo noi ragazzi? Queste sono alcune domande che sono state proposte a noi alunni della classe 2A durante una lezione di letteratura sulla Divina Commedia. Mentre si trova nel cuore della selva oscura, Dante scrive: “ma per trattar del ben ch’i vi trovai, dirò de l’altre cose ch’i’ v’ho scorte”. Il poeta si trova, infatti, dentro un bosco cupo e buio, dal quale non sa come uscire. Sarà Virgilio a tirarlo fuori da questa situazione difficile. Grazie allo studio di questi versi, abbiamo imparato che attraverso il viaggio, Dante descrive una situazione di vita reale: il ritrovarsi in una situazione difficile dalla quale non si riesce ad uscire. Infatti l’immagine della selva oscura è un’allegoria. Tuttavia, quello che ci ha stupiti, sono stati i versi citati poco sopra: Dante parla di un “bene” che ha trovato in mezzo al male. Sembra quasi che voglia suggerirci che anche in mezzo ad una nube di negatività sia possibile trovare una briciola di bene.
Subito siamo rimasti perplessi da questa provocazione, ma piano piano abbiamo cominciato a pensare che questo concetto non fosse così tanto lontano dalla realtà.
Così in classe abbiamo iniziato a confrontarci sulle esperienze dolorose che ciascuno di noi aveva vissuto. Per la maggior parte di noi il confronto con la sofferenza era un campo inesplorato e ci è stato molto utile riscontrare delle sensazioni condivise tra i compagni. Da parte nostra è emersa la necessità di darsi del tempo per stare davanti alla sofferenza e realizzare il fatto accaduto. Inoltre, anche se ognuno di noi lo ha sperimentato in modo diverso, tutti ci siamo accorti di essere stati supportati da persone care. Nonostante non ci fossimo accorti subito di questa presenza, perché in preda alla sofferenza, è proprio in quel momento che è arrivata la vera sfida: riconoscere il bene nel male, cioè la presenza di qualcuno che ti vuole bene ed è lì per aiutarti. È con gesti e parole che le persone che ci erano vicine ci avevano aiutati ad uscire da quel momento buio come la selva oscura di Dante. Alcuni di noi hanno perso delle persone o animali a loro cari o hanno sperimentato la sconfitta personale, altri invece l’hanno vissuto durante il lockdown.
Insomma, ciascuno, almeno una volta, si è trovato nella propria selva oscura. Tuttavia, c’è stato sempre qualcuno pronto a tenderci la mano. La verità è che spesso siamo troppo abituati a soffermarci sul dolore, piuttosto che ricercare il bene che ci circonda. Siamo consapevoli che questo non sia facile per nessuno, ma vogliamo credere che per ognuno di noi ci sia un “Virgilio” pronto a sostenerci e che ci porti a riconoscere il bene nascosto dietro il male.
Classe 2A Rebecca, Linda, Emma, Sara, Sebastian, Denis, Giorgio, Davide, Maria Teresa, Marta, Alessandro, Margherita, Max
Nei mesi scorsi le ragazze e i ragazzi della scuola secondaria di primo grado Sacro Cuore di Lugo hanno partecipato a diversi progetti di verticalità, pensati per coinvolgere varie classi. Ad esempio, su proposta della professoressa di scienze, alcune classi della primaria e della secondaria di primo grado, divise in piccoli gruppi in cui i grandi ricoprivano il ruolo di tutor per i più piccoli, hanno svolto insieme diversi esperimenti nell’aula di scienze, visto che stanno studiando alcuni argomenti in comune. In un’altra occasione gli studenti della secondaria di primo grado hanno accompagnato i bambini della primaria nel laboratorio di informatica per affiancarli nella scoperta dell’uso del computer e proporgli alcuni giochi che avevano preparato appositamente per loro. Ancora, prima delle vacanze natalizie, gli alunni e le alunne della primaria e della secondaria di primo grado hanno realizzato insieme un libricino di favole inventate, scritte e illustrate da loro.
Il lavoro è stato poi impaginato e stampato dai più grandi, gli studenti della classe terza, e infine consegnato come regalo di Natale ai bimbi della scuola dell’infanzia, che lo hanno molto apprezzato.
Questi progetti hanno consentito a tutti di vivere momenti molto belli di crescita, in cui grandi e piccini hanno potuto conoscersi meglio, aiutarsi a imparare e allo stesso tempo divertirsi molto.
Classe 1A Francesco, Diego, Edoardo, Filippo, Leonardo, Nayka, Sean, Matteo, Bianca e Davide