ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Boiardo di Ferrara (FE) - 1B

Contrade, sfide e l’albo d’oro Il Palio, una tradizione che vive

L’intervista dei ragazzi della classe 1ª B della scuola secondaria di primo grado Boiardo «San Giovanni mantiene il primato perché negli anni Settanta ha vinto tanti palii di putti e asini»

Angela Poli presidente della Fondazione Scuola del Palio di Ferrara, Camilla Cavicchi segretaria generale della contrada di S. Benedetto e la sua presidente Chiara Formaggi, hanno concesso ai ragazzi della classe 1^B della scuola secondaria di primo grado M.M. Boiardo, un’intervista.

Sono mai successi incidenti durante le gare del Palio? «Sì ce n’è stato uno grave nel 2006 durante la corsa dei cavalli.

Quell’episodio è stato un grande insegnamento, infatti oggi il Palio di Ferrara è quello che dedica più attenzione alla sicurezza dell’animale sulla pista» Perché si corre senza sella? «Per tradizione, perché si rievoca un palio che si correva in questa maniera. I fantini sono abituati a gareggiare così. Anche a Siena corrono a pelo. Tendenzialmente i palii si corrono senza sella, le corse in ippodromo invece si fanno con la sella» Avete qualche rito scaramantico prima delle gare? «Tutte le contrade hanno un enorme rito che si chiama cena propiziatoria. La sera prima delle gare si cena con tutta la contrada in modo da propiziare la competizione e far sentire a chi gareggia tutto il sostegno» Esistono contrade che hanno una maggiore rivalità? «Attualmente Santa Maria in Vado con S. Giovanni, anche se un tempo la sua antagonista era S. Spirito, poi S. Giacomo con S. Luca. S. Benedetto è, invece, una contrada che non ha antagonisti perché, per loro, gli altri sono tutti amici e nemici in base al contesto» Quali sono i punti di forza delle contrade? «Ognuna ha la sua: per S. Benedetto, possiamo dire che il Palio degli asini è quello che è stato vinto più volte; Santa Maria In Vado, da alcuni anni non vince più gare in piazza, anche se lo scorso anno è arrivata prima nella gara delle putte» E quali sono i punti deboli? «Con la pandemia del Covid, le contrade sono rimaste chiuse, dato che sono luoghi di forte aggregazione. Avere giovani al loro interno è fondamentale. Alcune contrade sono molto numerose perché fanno leva sulla partecipazione di interi nuclei familiari che di conseguenza portano i loro figli in contrada fin da piccoli. Spesso partecipano anche ragazzi universitari, che però alla fine degli studi, vanno via e si interrompe questo anello delle generazioni» Qual è la contrada che ha vinto più palii? «E’ San Giovanni. Mantiene questo primato perché negli anni Settanta ha vinto tanti palii di putti e asini. Però la contrada che ha vinto di più negli ultimi anni è quella di San Giacomo, anche se l’albo d’oro premia San Giovanni che ne ha 45. Noi di San Benedetto siamo secondi con trenta» 

 

Il Palio di Ferrara è il più antico al mondo. Le prime notizie risalgono al 1259 quando le truppe papali vinsero la battaglia al ponte di Cassano d’Adda e a Ferrara il popolo festeggiò con corse a piedi e a cavallo. Nel 1279 vennero stabilite regole e premi per le corse al Palio. Il palio di Ferrara era molto rinomato e i nobili di tutta Italia portavano i loro cavalli a gareggiare. Tra questi c’erano Ferdinando d’Aragona, Lorenzo il Magnifico, Francesco Gonzaga. La tradizione del Palio continuò per tutto il ‘500 fino alla partenza della famiglia estense da Ferrara. Nel ‘600 si tennero corse a piedi e a cavallo ma non erano più come quelle del ducato estense.

Nell’800 si trasformò nella “corsa dei sedioli” dove il fantino sedeva su un piccolo carretto trainato dal cavallo. A partire dal 1933, il Palio riprese vita. Con gli eventi bellici la manifestazione venne sospesa fino a ricominciare trent’anni dopo, nel 1967. Oggi il palio è un appuntamento che dura un mese e si conclude l’ultima domenica di maggio (in ricordo della fastosa edizione del 1471 corsa in onore di Borso). Si tratta di parate e competizioni tra le otto contrade della città suddivise in 4 Rioni con territorio entro le mura (S. Paolo, S. Spirito, Santa Maria in Vado, S. Benedetto) e dai 4 Borghi con territorio fuori dalle mura (S. Luca, S. Giovanni, S, Giorgio, S. Giacomo).

I cronisti della Boiardo

Ed ecco i protagonisti della nona contrada di Ferrara, la M. M. Boiardo.

Gli sbandieratori sono Samuele Bizzarri, Diletta Bucchi, Enrico Casoni, Antonio Cocchi, Diana Lodi, Walter Falsanisi, Matteo Fusi, Edoardo Giuliani Bolognini, Matteo Guariento, Elia Manfredini, Marco Melato, Andra Trambaiolli, Niccolò Venditti. Poi abbiamo i musici con Camilla Cornelio, Aurora De Bonis, Princess Gonzales, Arianna Perez Putinati, Krystyna Romaniuk, Alma Tieghi, Brando Traversa; Ecco i ragazzi che fanno i figuranti Elena Alvisi, Maia Ferraresi, Annarita Liguori, Lara Russo Consolazio, Asia Venditti, Bianca Zancanaro.

Un’altra bella prova della classe guidata dall’insegnante Isabella Dallapiccola. Il campionato di giornalismo continua, in attesa delle prossime pagine che i giovani cronisti di Ferrara e provincia sapranno proporre.

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