Sport, un linguaggio universale Calcio e basket i più apprezzati
Gli studenti della 3ª B della scuola Sacro Cuore hanno analizzato l’importanza dell’allenamento «Si migliora mentalmente e fisicamente, si impara a gestire le frustrazioni e si cresce ogni giorno»
Per noi ragazzi lo sport è molto importante, e questo aspetto è emerso anche nell’indagine che abbiamo condotto all’interno della nostra scuola: sono state poste una serie di domande agli studenti, per comprendere il rapporto dei giovani con lo sport. La maggior parte degli studenti (circa il 90%) è impegnato con lo sport e una buona percentuale ne pratica anche più di uno. Gli sport di squadra (calcio, pallavolo e basket) sono i più apprezzati, ma sono molto popolari anche sport individuali come nuoto, tennis, ginnastica artistica e danza. Nella nostra scuola più del 50% degli studenti si allena tre o più volte a settimana riuscendo a organizzarsi in modo adeguato con lo studio. Perché si pratica sport: lo sport è visto da tanti come un modo per star bene con se stessi e in molti casi anche per distrarsi e scappare dai pensieri.
Qualcuno lo fa per inseguire un sogno, altri per stare con gli amici.
Sono tante le ragioni per le quali è importante fare attività fisica.
Lo sport è molto più di un semplice esercizio fisico. È un linguaggio che parla a tutti noi, senza bisogno di parole. Quando facciamo sport, non importa chi siamo o da dove veniamo, in quel momento, siamo tutti uguali. C’è qualcosa di speciale nel fatto che lo sport possa unire persone diverse, che abbiano passati e culture differenti.
È una lingua universale che abbatte barriere di ogni tipo. Ogni volta che ci mettiamo in gioco, non alleniamo solo il corpo, ma anche la mente e lo spirito. È un’esperienza che ci coinvolge completamente, e forse è proprio per questo che è così potente. Lo sport ci insegna tanto su noi stessi: ci mostra cosa siamo capaci di fare, come affrontiamo le difficoltà e, soprattutto, che la vittoria più grande non sempre sta nel salire sul podio. A volte, la vera vittoria è continuare a lottare, anche quando sembra che tutto vada storto. Quando facciamo sport, non stiamo solo cercando di migliorare fisicamente, ma anche mentalmente. Ogni allenamento è un’opportunità per capire i nostri limiti, per imparare dove possiamo migliorare, e per apprezzare ciò che abbiamo già fatto.
A volte, la vera sfida non è vincere contro un avversario, ma vincere contro noi stessi. È per questo che lo sport è così personale, ma anche collettivo. Non solo ci aiuta a scoprire il nostro potenziale, ma ci offre l’opportunità di crescere, giorno dopo giorno, imparando a gestire la frustrazione e a festeggiare ogni piccola vittoria. Quelle vittorie che, anche se non vengono viste da nessun altro, sono le più importanti. Sono quelle che ci danno la forza per andare avanti.
Docente – tutor Elisa Del Testa, dirigente scolastico Elisa Bolognesi Studenti della 3ª B Sacro Cuore: Edoardo Paganelli, Maria Celeste Pasini, Maria Ranaldi, Mariasole Ghirotti
Da grande appassionato di Formula Uno quale sono, ho deciso di portare l’attenzione sul trasferimento di Lewis Hamilton, 7 volte campione del mondo in Ferrari. Lewis Hamilton nel 2020 affermava: «Io in Ferrari? Credo che non succederà». Il primo febbraio 2024 annunciò il suo passaggio in Scuderia Ferrari e provocò scalpore in tutto il mondo, tanto che lui stesso affermò che firmare con la Ferrari era stato un salto nel buio. In un’intervista a Euronews, alla domanda cosa aveva provato quando aveva dovuto prendere questa decisione disse: «Credo che alcuni degli ostacoli più grandi siano i dubbi su se stessi, dubitare di poter fare o meno qualcosa quando le cose si fanno difficili». Lewis ha vinto 6 mondiali con la scuderia Mercedes-Amg Petronas, dal 2014 al 2020: «La Mercedes è stata una parte importante della mia vita dai 13 anni, e questa decisione è stata la più difficile che abbia mai dovuto prendere. Sono incredibilmente orgoglioso di tutto ciò che abbiamo raggiunto insieme. Insieme abbiamo vinto titoli, battuto record e fatto la storia della F1!». Sono già passati tre mesi e due weekend di gara dall’inizio della stagione 2025 e per Ferrari non è andata molto bene: Gp d’Australia 10° e per il suo compagno di squadra 8° posto, Gp di Cina doppia squalifica per irregolarità. Non dimentichiamoci però della sua prima pole e vittoria in rosso con la Sprint Race in Cina.
Edoardo Paganelli
Lo sport non è solo una questione di vittorie individuali. È un modo per entrare in relazione con gli altri, per imparare a lavorare insieme, a sostenerci nei momenti difficili e a gioire insieme nei momenti di successo. Non c’è niente di più bello di un legame che si crea tra i membri di una squadra.
Non si basa solo sulla vittoria, ma sulla solidarietà, il rispetto e la fiducia. Quando facciamo sport con gli altri, impariamo l’importanza di lavorare in squadra. A volte, anche il semplice fatto di essere lì per qualcun altro può fare la differenza tra il successo e il fallimento. Ecco perché lo sport non è solo allenamento fisico, ma anche una scuola di vita che ci insegna a costruire relazioni, a fare affidamento sugli altri e a darci sostegno a vicenda. Lo sport ci insegna che ogni passo che facciamo ci avvicina un po’ di più alla persona che vogliamo diventare: più consapevole e più pronta ad affrontare ciò che la vita ha da offrire.