ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado A. Caro di Civitanova (MC) - 2E, 3E, 3B

Progetti e aspirazioni dei giovani «Ecco, io da grande farò…»

È la domanda rivolta dagli studenti ai coetanei della 2ª E «C’è chi pensa di diventare medico, chi di inventare qualcosa per tenere puliti gli spazi»

«Cosa vuoi fare da grande?» È una delle domande che più spesso viene posta a noi ragazzi che abbiamo un’età in cui i sogni e le ambizioni cominciano a prendere forma. Così, alla fine della settimana dedicata all’Orientamento delle classi seconde, l’abbiamo rivolta ad alcuni compagni di classe della 2ª E chiedendo «Cosa vuoi fare di grande da grande?», quindi di raccontare quali siano i loro progetti e desideri per il futuro. Le risposte variano tra professioni concrete e sogni a occhi aperti, rivelando non solo la diversità delle aspirazioni, ma anche l’immaginazione e la voglia di esplorare il mondo che ci circonda.

«Cercherò di trovare il mio posto nel mondo ed essere una brava persona, offrendo anche il mio aiuto agli altri» (Antonio).

«Vorrei viaggiare e girare gran parte del mondo, quindi mi sono ripromesso di imparare le lingue» (Guido).

«Mi piacerebbe fare il medico, anche se so che per seguire questo sogno dovrò intraprendere una strada difficile e studiare ogni giorno per molti anni» (Christian).

«A volte mi chiedo cosa farò da grande… Ancora non lo so, ma il mio più grande sogno è essere ricordata per qualcosa di bello fatto nella vita. Ecco sì, vorrei continuare a vivere attraverso le parole che parleranno di me. Se dovessi scegliere, mi piacerebbe essere ricordata perché suono il pianoforte, come Bach, ma anche come compositrice di brani originali» (Greta).

«Il mio sogno è quello di fare qualcosa per cambiare in meglio il mondo» (Karol).

«Vorrei contribuire a creare un mondo più accogliente e inclusivo» (Nina).

«Dopo aver aperto la mia officina, vorrei fondare un’associazione di volontariato che promuova la tecnologia al servizio dell’ambiente, brevettando invenzioni per contribuire a tener puliti gli spazi pubblici» (Cristiano).

«Non lo so: di certo riuscirò finalmente a trovare la mia strada e a vivere felice nel mondo» (Luigi).

«Chi lo sa cosa farò di grande da grande? Credo che l’importante, qualsiasi strada si prenda, sia impegnarsi e puntare in alto. Ed è quello che farò!» (Adele)«Non so precisamente cosa farò da grande, però se ci metterò la forza e la voglia di fare, arriverò in alto, magari anche alle stelle!» (Matilde) Queste risposte ci ricordano che alla nostra età i sogni sono una forza potente che ci spinge verso la crescita e la scoperta e che ci conduce, passo dopo passo, verso la costruzione del nostro futuro.

Chissà, magari tra qualche anno realizzeremo alcune di queste ambizioni, o forse ne avremo di nuove, ma quel che è certo è che il nostro percorso è appena iniziato, e siamo curiosi di scoprire dove ci porterà.

Classe 2ª

 

La nostra scuola con le attività di orientamento ci ha aiutato a capire quali sono i modi più adatti per diventare chi vogliamo. I professori ci hanno guidato verso il primo passo per raggiungere i nostri sogni: quest’anno abbiamo dovuto scegliere l’istituto secondario. L’aiuto dato dalla scuola è rappresentato dal consiglio orientativo, dalle attività svolte nella settimana dell’orientamento e dalla giornata in cui i rappresentanti di più di 20 scuole superiori sono venuti a presentarsi. Il consiglio orientativo ci ha aiutato a confermare o a rivalutare le nostre idee. Le attività svolte nella settimana di orientamento sono state tante: abbiamo domandato ai nostri professori di raccontarci quale scuola avessero frequentato e con quali criteri l’avessero scelta; abbiamo svolto, con l’insegnante di italiano, dei test attitudinali; abbiamo realizzato un disegno dove abbiamo scritto il nostro punto di forza; abbiamo ascoltato storie per comprendere come avvicinarci alla scelta. Ci rivolgiamo a chi in futuro dovrà fare questo passo: se qualcuno dovesse sentirsi in difficoltà sulla scelta della scuola, rifletta sulle materie che piacciono di più e in cui sente più bravo; non si scelga in base a dove vanno i vostri amici o alla vicinanza da casa. Ovviamente, tutti gli indirizzi possono essere una sfida, per cui non ce ne sarà mai uno contenente solo materie di proprio piacimento ma occorre focalizzarsi su un indirizzo che racchiude quelle preferite. Infine fate la vostra scelta sapendo che, se non vi troverete bene ci sarà la possibilità di cambiare scuola o indirizzo.

Agnese, Kevin e Samantha 3ª E

 

La Settimana dell’Orientamento, a cui noi studenti della Caro abbiamo preso parte nell’orario scolastico, si è conclusa con «CarOrientamento», un incontro tenutosi tra genitori, ragazzi e professori di questo e altri istituti per aiutarci a confermare o a ribaltare la scelta fatta avendoci illustrato le caratteristiche e le unicità delle varie sedi, fino a quel momento solo lette su un foglio di carta o sulla Lim. Infatti tutti i professori della Caro in quei sette giorni di riflessione si so-no dedicati a particolari attività per farci navigare nel vasto mare celato in noi stessi, talvolta burrascoso e ignoto, ma tutto da scoprire. Un’opportunità di conoscenza dei nostri limiti e delle nostre personalità, con l’ausilio dei docenti delle varie scuole che hanno esposto differenti offerte formative.

Noi ci siamo impegnati a selezionare al meglio le scelte più adatte, tenendo a mente le varie opportunità offerte da ogni istituto. Un arricchimento personale dal punto divista scolastico e lavorativo per i giovani, ma anche una possibilità per i genitori di comprendere il bivio in cui dovremo orientarci. Ci danno supporto e consigli persone che hanno vissuto la nostra stessa indecisione e che ci spianano la strada per un futuro migliore, permettendoci pur sempre la libertà di seguire quel piccolo sogno nascosto nel palmo d’una mano e lasciarlo correre con la stessa velocità con cui viaggia la nostra mente. Ora è il momento di prendere le redini del nostro avvenire.

Giulia Maria Esposito, 3ª B

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