ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Scuola Primaria Falcone di Ancona (AN) - 5A

«Noi carabinieri vicini alla gente Importante parlare con i ragazzi»

Nella nostra scuola, intitolata al giudice Falcone, si parla sempre di legalità e di come difenderla Abbiamo fatto visita alla caserma di Brecce Bianche incontrando il comandante Caiazzo

Lunedì 24 marzo i ragazzi della classe quinta della scuola primaria Falcone hanno vissuto un’esperienza davvero emozionante: hanno visitato la Caserma dei Carabinieri del loro quartiere, Brecce Bianche, accolti con attenzione e gentilezza dal Comandante della Stazione Luogotenente Carica Speciale Giuseppe Caiazzo.

«La nostra scuola è intitolata al giudice Falcone, quindi nel corso dei cinque anni di scuola primaria attraverso attività di diverso tipo abbiamo sempre parlato dell’importanza della legalità che lui difendeva. Oggi andiamo a conoscere da vicino i Carabinieri e il fondamentale lavoro che fanno per i cittadini!» hanno spiegato i bambini prima di entrare.

Dopodiché hanno avuto l’opportunità di intervistare il Comandante: «Perché ha scelto questo lavoro?», hanno chiesto i piccoli cronisti, curiosissimi. «Lavoro qui da quasi 40 anni – ha risposto Caiazzo -. Mi piace quello che faccio anche se non sempre è facile gestire tutte le situazioni, ma fare il Carabiniere mi permette di stare vicino alla gente e di poter dare il mio supporto, di intervenire ogni volta che ce n’è bisogno. Inoltre per me è importante anche parlare con voi ragazzi del rispetto delle norme. La vostra presenza oggi è per tutti noi Carabinieri della Caserma motivo di grande orgoglio, significa che il nostro operato vie-ne riconosciuto e apprezzato anche dai più giovani, che rappresentano il futuro della società».

Quindi il Comandante ha illustrato il lavoro che ogni giorno gli uomini e le donne in uniforme svolgono sia nei casi di emergenza sia quando un cittadino ha bisogno di trovare soluzioni per risolvere alcuni tipi di difficoltà.

«Ogni giorno ci impegniamo con passione per garantire la sicurezza di tutti i cittadini» ha ribadito e anche gli altri Carabinieri presenti si sono dimostrati molto disponibili, rispondendo alla raffica di domande dei bambini interessati a capire come si svolgono nella pratica gli interventi.

Uno dei Carabinieri ha raccontato di aver salvato la vita di una donna in un incendio, per questo è stato premiato. Poi gli alunni sono stati guidati dal Comandante Caiazzo in un tour all’interno della Stazione, nata nel 1971, per esplorare da vicino i vari uffici, dove vengono fatte le denunce o le segnalazioni, la sala riunioni, la mensa, la stanza in cui vengono trattenute le persone poste in arresto, per scoprire la vita della caserma e il funzionamento degli equipaggiamenti. Infine hanno ricevuto un simpatico dono e qualche foto ricordo ha immortalato l’indimenticabile lezione di legalità dei Carabinieri.

Classe VA Scuola Falcone Ancona

 

Il 21 marzo come ogni anno la scuola primaria Giovanni Falcone di Ancona ha celebrato la Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie: uomini, donne, bambini uccisi anche senza motivo, vite spezzate, storie interrotte. In una piazza Salvo D’Acquisto assolata, i bambini di tutte le classi si sono presentati con il cappellino blu che contraddistingue la scuola, su cui spicca il famoso ritratto di Falcone e Borsellino al lavoro insieme per difendere la giustizia. Alla cerimonia hanno partecipato anche i ragazzi spagnoli del progetto Erasmus, gemellati con la scuola. La commemorazione è iniziata con il ritornello della canzone «I cento passi», intonata da tutti gli alunni per ricordare Peppino Impastato, giovane coraggioso che viveva a soli 100 passi dalla casa del boss mafioso Badalamenti e con la sua ironia denunciava i criminali alla radio. Poi sono seguite le riflessioni degli alunni di quinta sull’importanza della cultura per combattere la mafia e sulla necessità della memoria come seme di giustizia, per questo sono state ricordate le figure di alcune vittime innocenti come Lia Pipitone e Rita Atria. «La mafia cresce nel buio e nel niente, vince se il popolo resta silente. Ma un libro, un gesto, un bimbo che impara, sono come un sole che splende e rischiara» sono state alcune delle toccanti parole recitate dai bambini prima di cantare «Pensa», di Fabrizio Moro, vero e proprio inno della legalità. Quindi in collaborazione con Libera, associazioni, nomi e numeri contro le mafie, e con Legambiente-Pungitopo, è stato consegnato l’Albero Falcone all’Orto del Sorriso, per poter essere messo a dimora in un ambiente adatto alla sua crescita, e come tradizione in un’aiuola della piazza è avvenuta la piantumazione di un nuovo piccolo viburno, di cui la scuola si prenderà cura, per ricordare la triste lista delle vittime innocenti della mafia letta ad alta voce dagli alunni. ‘Perché una pianta? Una pianta cresce, mette radici, si rafforza con il tempo, proprio come il ricordo di chi ha perso la vita per la giustizia. Ogni ramo, ogni foglia, sarà un simbolo della loro forza e del nostro impegno a costruire un mondo di legalità’, hanno spiegato i ragazzi, che infine con la loro creatività hanno realizzato il simbolo della giornata, un soffione di tarassaco, con diverse frasi significative sulla legalità per continuare a seminare la giustizia grazie al vento della memoria.

Classe VA scuola Falcona Ancona 

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