Prevenzione degli incendi La visita ai vigili del fuoco
La terza F del Leonardo da Vinci racconta l’esperienza formativa al comando dei pompieri L’istruttore Pologruto e il coordinatore Burani hanno descritto il vissuto, i timori e le emozioni
Negli ultimi anni gli incendi boschivi sono raddoppiati a causa di siccità e aumento delle temperature dovuti ai cambiamenti climatici, mancanza di gestione del territorio e di manutenzione, negligenza e attività umane, roghi di rifiuti nelle discariche abusive. La prevenzione degli incendi è una responsabilità e un impegno comune che tutti dobbiamo assumere per ridurre i rischi e proteggere la nostra vita e la natura. Per acquisire una maggiore consapevolezza del problema, abbiamo visitato il comando dei vigili del fuoco, dove l’istruttore Giuseppe Pologruto e il vigile coordinatore Daniele Burani ci hanno descritto le emozioni e le esperienze vissute durante le situazioni di emergenza, l’organizzazione e le funzioni del corpo nazionale dei vigili del fuoco, i requisiti e le procedure per accedere al personale permanente o volontario. Inoltre ci hanno mostrato l’equipaggiamento e i mezzi operativi utilizzati, consentendoci di salire su un’autopompa.
Una delle principali funzioni svolte dai vigili del fuoco è l’attività di prevenzione ed estinzione degli incendi, per garantire la sicurezza e l’incolumità delle persone, la tutela dei beni e dell’ambiente. I vigili del fuoco effettuano anche il servizio di soccorso pubblico in casi di emergenza, come terremoti, alluvioni, frane. Il personale volontario garantisce prontezza operativa solo a fine settimana nella sede del distaccamento, mentre negli altri giorni interviene in caso di emergenza. Gli aspiranti devono inoltrare la domanda al comando di residenza, superare visite mediche e partecipare a un corso di formazione. I requisiti per diventare vigile del fuoco sono la maggiore età, la cittadinanza italiana, l’idoneità fisica e psichica, il diploma di maturità, l’assenza di condanne penali.
Ma occorrono soprattutto coraggio, determinazione, spirito di collaborazione, altruismo. L’incontro con i vigili del fuoco è stato molto istruttivo, anche perché abbiamo appreso le modalità per prevenire e affrontare un incendio: mai giocare con fiammiferi, accendini, sigarette accese, accendere falò o dimenticare pentole sui fornelli. In caso di incendio bisogna poi mantenere la calma, abbassarsi con un fazzoletto su naso e bocca per filtrare l’aria e non respirare gas tossici, mettersi in salvo tramite porte e finestre. Per l’evacuazione non bisogna utilizzare ascensori, ma uscite di sicurezza. Una volta spento un incendio si deve entrare nell’edificio solo dopo il consenso dei vigili del fuoco e aver ventilato gli ambienti.
Per mobilità sostenibile s’intende un sistema di trasporto che risponde in modo efficace alle esigenze di mobilità delle generazioni contemporanee, senza pregiudicare quelle delle future generazioni. Questa promuove l’uso di mezzi non inquinanti, ecologici o a basso impatto ambientale, come veicoli elettrici, mezzi pubblici, monopattini o semplicemente passeggiate a piedi e in bicicletta. I benefici sono molteplici: riduzione di gas serra e di inquinamento acustico, miglioramento della qualità dell’aria e della vita, diminuzione di costi energetici e di spese sanitarie, accessibilità e inclusività, città più sostenibili. Tra gli eventi promotori ricordiamo che, a partire dal 2000, il 22 settembre viene celebrata la «Giornata mondiale senza auto».
Inoltre dal 16 al 22 settembre di ogni anno si svolge la settimana europea della mobilità, ossia la più importante campagna europea di sensibilizzazione alla mobilità sostenibile, che per il 2025 ha come tema «Mobilità per tutti». La nostra città sostiene la mobilità attiva, mettendo a disposizione dei cittadini biciclette e monopattini elettrici.
Reggio è inoltre dotata delle piste ciclabili più lunghe d’Italia e di percorsi pedonali. Anche il personale e gli studenti della Leonardo da Vinci scelgono il movimento a piedi o in bicicletta nel percorso casa-scuola per i suoi effetti positivi sulla vita quotidiana, a livello ambientale, sociale ed economico.
Dal 2021 nelle ore di scienze motorie le classi terze svolgono un progetto di danza caraibica, «Ti va di ballare?», grazie alla collaborazione dell’esperto esterno Andrea Lerardi.
Le attività hanno gli obiettivi di sviluppare le abilità sportive, favorire le competenze relazionali attraverso la pratica della danza caraibica, promuovere la sicurezza e la fiducia in se stessi. Durante le lezioni i ragazzi ballano in gruppo e a coppie, interagendo gli uni con gli altri e potenziando le capacità di ritmo, la creatività e la socializzazione.
Al termine del progetto poi si organizza un’esibizione, alla quale gli alunni collaborano anche nella creazione della coreografia. Grazie al ballo si crea un clima di intesa e spontaneità, in cui è possibile divertirsi, conoscersi e abbattere quelle maschere che spesso si usano per nascondersi.