ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Carlo Levi di Campegine (RE) - 1C

I fontanili di Corte Valle Re Una biodiversità da tutelare

La scuola media Carlo Levi di Campegine ha esaminato l’ecosistema naturale di Caprara «Dobbiamo preservare il territorio con l’uso sostenibile delle risorse forestali e la tutela della fauna»

I fontanili di Corte Valle Re si trovano a Caprara, un paesino appartenente al comune di Campegine, in provincia di Reggio Emilia. Si estendono per 35 ettari e sono caratterizzati da una torretta rurale.

Al loro interno si trovano boschi, arbusti e piante idrofile, con grandi distese d’acqua. I Fontanili sono chiamati anche ‘fontanazzi’ o ‘laghi’ e sul fondale è presente un materiale impermeabile. La pozza di affioramento è detta ‘testa del fontanile’. Formati da acque limpide, mantengono temperature tra gli 11 e i 17 gradi. Sono presenti piante acquatiche lungo le rive, oltre ad alcune specie erbacee galleggianti che formano delicati tappeti che ricoprono le acque defluenti. Inoltre, dove lo scorrimento è più veloce, sono presenti altre specie sommerse. I bordi sono colonizzati da carici, giunchi, tife e cannucce di palude e sono popolati anche da diversi animali, tra cui i mammiferi e gli uccelli, come i barbagianni e l’arvicola d’acqua. Ma si possono trovare anche anfibi e rettili come la rana verde, il tritone punteggiato, la testuggine palustre, la biscia tassellata e la biscia dal collare, oltre ad alcuni pesci come il triotto, lo spinarello e il ghiozzo. Quest’ultimo è endemico della Pianura Padana (illustrato nel disegno), e la sua presenza è di particolare rilievo. Vi sono infine numerosissimi e variegati insetti. Consigliamo, tra l’altro, di consultare la pagina dedicata ai Fontanili, sul sito della regione Emilia Romagna(www.regione.emilia-romagna.it ).

All’interno del parco c’è una mappa molto dettagliata, che rappresenta la suddivisione delle varie zone. Altri parchi della regione sono scomparsi a causa delle captazioni operate a monte della fascia di passaggio tra alta e bassa pianura.

Le captazioni hanno provocato un abbassamento delle falde freatiche e i Fontanili sono l’ultimo parco relitto di Corte Valle Re. I Fontanili sono presenti anche nelle mappe più antiche, rappresentati vicino al fiume Enza e poco sopra la via Emilia, raffigurati anche vicino a un lago, nei pressi di Castelnovo di Sotto. I Fontanili marcano il passaggio tra alta e bassa pianura, ponendosi nell’ampia fascia che separa appennini e alpi. I Fontanili sono pieni di foreste e boschetti, ma molti di questi sono privati e hanno un altissimo valore commerciale. Per preservare il territorio è fondamentale un uso sostenibile delle risorse forestali a tutela dell’ambiente, per garantire comunque alla comunità beni e servizi insostituibili, tra cui legno, funghi, ossigeno e difesa del suolo. Secondo noi i Fontanili sono un patrimonio da salvaguardare assolutamente, perché sono un simbolo delle nostre zone.

Samuele, Nora, Leo, Big Napoli, Hiba, Manu, Carlotta, Shanushka I C

 

Il 6 maggio del 1944, esattamente ottantuno anni fa, Mohandas Karamchand Gandhi, il Mahatma, uscì dalla prigione nella quale era stato rinchiuso per aver guidato la rivolta non violenta più grande che l’India avesse mai conosciuto. In quel momento, le forze britanniche erano largamente impegnate nella Seconda guerra mondiale. L’obiettivo del movimento indiano era ottenere l’accoglimento delle richieste indirizzate al governo inglese nella lettera «Quit India»: l’indipendenza totale, individuale, spirituale e politica del Paese. Gandhi fu arrestato a Pune, dove rimase fino al 6 maggio 1944.

Venne liberato in seguito a un grave attacco di malaria, e giocò poi un ruolo fondamentale nelle trattative che, avviate nel 1945, portarono al la proclamazione dell’indipendenza indiana il 15 agosto 1947.

Jaisleen, Kanika, Gabriel, Sukhvir, Mattia S., Marcello, Lore I C

 

Non esiste una vera e propria definizione di paura, ognuno ha il suo modo di affrontarla e di reagire. Man mano che si cresce, la paura inizia a fare parte di tutti i giorni, bisogna solo imparare a conviverci. La paura può partire da una cosa di piccolo conto e diventare un problema enorme.

I giovani di oggi hanno molta paura dell’adolescenza, temono di non riuscire a vivere al meglio gli anni più belli. Vorrebbero riuscire a fidarsi di più, hanno paura dell’amicizia, ma anche dell’amore. La paura si sviluppa già da quando si è piccoli: è da lì che devi imparare come gestirla. Accomuna tutti, ma certamente ognuno ha paure diverse, come ad esempio i ragni, gli insetti, le guerre o le tempeste.

Quando cresci però si formano altre paure dentro di noi: la paura di non essere abbastanza, di fallire, di non mantenere le aspettative proprie e degli altri o di perdere qualcuno che amiamo molto. Alcuni, dopo una tempesta, si tengono dentro quello che sentono e non dico-no niente a nessuno, altri invece si sfogano con qualcuno di cui si fidano, ma subentra un’altra paura, ovvero quella di perdere chi ti è stato vicino. Speriamo che crescendo noi giovani possiamo imparare a essere più empatici e a capire meglio come gestire le nostre emozioni.

Sarebbe bello che ognuno di noi si accettasse per quello che è, senza etichette o senza nasconderci e senza avere paura del giudizio degli altri.

Siria, Marta, Alessia, MDG, Noe, Ale, Niti I C

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