«La mia passione per la storia, nata tra i banchi di scuola»
I ragazzi della scuola primaria ‘Bartolotti’ di Savarna hanno intervistato lo storico locale Sauro Ravaioli Diversi i libri scritti da lui sul territorio e, in particolare, sulla frazione ravennate di Savarna
Sauro Ravaioli, quando è nata la sua passione per la storia? «La passione per la storia è nata alla vostra età: la maestra raccontò la storia del paese e questo mi suscitò l’interesse di approfondire la conoscenza dei fatti storici del territorio. Sono riuscito a vedere una fase di passaggio dal vecchio mondo rurale, contadino, alla modernità La mia ricerca si è consolidata nel 1993, quando Angelo Barisani, maestro elementare e maestro di vita, ha scritto “Mezzano, un paese nato nel fiume” che mi ha spinto ad approfondire parti, che nel suo libro erano più marginali. Poi ho conosciuto il grande professor Umberto Foschi, che aveva pubblicato tantissimi libri sulla Romagna, una persona molto generosa che spiegava e indirizzava, perché, a volte, non si sa dove cercare il materiale e come dirigere la ricerca».
Quanti libri ha scritto? «“Il Conventello di San’Ubaldo”, “La Chiesa di Savarna”, “L’Oratorio Rasponi e le Torri di Mezzano”, “E fat de gat di Conventello”, “Feste e tradizioni” sulle tradizioni romagnole.
L’ultimo che ho scritto, nel 2017, è su Don Carlo Siboni, che è stato parroco di Savarna per quasi mezzo secolo, per il centenario della nascita. Ho partecipato per cinque anni alla redazione del periodico “La Voce del Senio” e ho scritto, insieme a Primo Fornaciari, “La Brigata Ebraica a Mezzano” che documenta una parte di storia poco conosciuta. A Mezzano c’è una strada che è intitolata “Via della Brigata Ebraica”. Abbiamo scoperto che ha combattuto proprio qui nei nostri territori, a Mezzano, a Conventello, poi verso Alfonsine, tra il 9 e il 10 aprile per la Battaglia del Senio».
Come nascono i libri che raccontano la storia di un territorio? «Tutte le pubblicazioni che ho scritto si basano sulla ricerca delle fonti, sul riordino degli archivi.
La storia si ricostruisce basandosi sui documenti, vanno controllate attentamente le date, i nomi, i luoghi. E poi sulle testimonianze di tante persone anziane, che ricordano molto bene i fatti della loro giovinezza. Per “Il Conventello di Sant’Ubaldo”, quando fui invitato a Gubbio per la Festa dei Ceri (il corpo di Sant’Ubaldo è sepolto a Gubbio) ricevetti “un segno” e capii che era venuto il momento di pubblicarlo. Nel 2003 è uscito “La chiesa di Savarna”, in occasione del 50° anniversario della sua consacrazione: è la ricostruzione della storia di Savarna attraverso i documenti dell’archivio parrocchiale».
Che cosa reputa più interessante della storia di Savarna? «Savarna ha un passato importante, soprattutto per la nascita del paese. Nel 2031 ricorrerà l’anniversario dei 500 anni della nascita di Savarna, perché il 3 aprile del 1531, Lunedì Santo, fu inaugurata la prima chiesa di Savarna, da parte dei Rasponi. Quella prima chiesa è stata il nucleo da cui si è sviluppato tutto il paese. La parte della storia della famiglia Rasponi è la più interessante. Anche il paese di Conventello ha una bella storia legata al musicista Gioacchino Rossini che, durante le sue vacanze estive, ha scritto la sua prima composizione musicale dalla quale ebbe origine la “Sinfonia di Conventello”. Al Centro Segurini si conserva una copia dello spartito».
Ha altri progetti nel cassetto? «Vi racconto una storia bella del mio babbo. Si chiamava Francesco, faceva il falegname, aveva la passione per la pittura, la scultura. Poco prima di morire mi confessò un segreto: “Devi andare…, c’è una botola, vai a prendere quello che c’è là.” Trovo uno scatolone dove erano custoditi dei quaderni che aveva scritto quando aveva vent’anni: c’erano poesie, racconti, romanzi, una commedia… bellissimi! Mi hanno emozionato tantissimo! Li sto trascrivendo e mi piacerebbe pubblicarli nel 2027, nel centenario della sua nascita, per fare un omaggio ai suoi scritti giovanili che aveva nascosto nel controsoffitto segreto, che non avrebbe mai trovato nessuno».
Volevamo ringraziare Sauro Ravaioli per la disponibilità all’intervista e per il dono di questa ultima storia di famiglia che ci ha molto emozionati, di solito sono cose che accadono solo nei film, invece è successo veramente. Ci ha fatto riflettere su qualcosa di molto importante: “Bisogna seguire sempre i propri sogni”. Abbiamo anche compreso che la ricerca di scritti, foto, documenti negli archivi, la raccolta di racconti e testimonianze, sono fonti per ricostruire la storia di un territorio.
Zakaria Ahfid, Emma Balestra, Andrea Bonizzoni, Filippo Coatti, Sofia El Ouarga, Marianna Freitas Rosa, Iliana Grilli, Riccardo Guerra, Giulia Mariotti, Davide Misitano, Emily Morini, Mia Nati, Emma Orefice, Matilde Perdonò, Greta Petrucci, Martina Serio Classe 5^ della scuola primaria ‘Bartolotti’ di Savarna Docente Maria Cristina Bernabei