ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

IC Fermi di Monte Porzio (PU) - 2F, 2G

Monte Porzio e Castelvecchio «In arrivo più spazi per i giovani»

Trasformare la noia in divertimento? Ecco la nostra inchiesta Il risultato: «Servono luoghi per stare insieme». Il sindaco: «Avvieremo un’attività di aggregazione»

Questa è Monte Porzio, un piccolo paese dove non vivono molte persone, ma dove ogni abitante, dai più giovani agli adulti, ha qualcosa da dire. E noi alunni di 2^F e 2^G, con questa inchiesta, abbiamo deciso di dare spazio a queste voci per scoprire cosa pensano davvero i cittadini e i ragazzi della vita qui. Tutto è partito da un fatto di cronaca: alcuni giovani hanno danneggiato un defibrillatore pubblico a Castelvecchio. Ci siamo chiesti: lo hanno fatto per noia? Per capirlo, abbiamo ideato un’indagine tutta nostra. Per cominciare, ci siamo esercitati facendo alcune interviste a familiari e amici, poi abbiamo creato due questionari, uno per gli adulti e uno per i ragazzi. Durante le vacanze di Pasqua abbiamo somministrato i questionari in giro per il paese, siamo anche riusciti ad intervistare il Sindaco. Tornati in classe, abbiamo raccolto tutte le risposte, ordinandole in tabelle e in grafici per comprenderle meglio. La nostra indagine ci ha permesso di capire che ben il 91% dei ragazzi si trova bene a Monte Porzio. Molti praticano attività pomeridiane, soprattutto sportive, e trascorrono il tempo libero in gruppo, al parco o in giro per il paese. Tuttavia quasi tutti sono d’accordo su una cosa: mancano luoghi di aggregazione. I ragazzi vorrebbero più attività a scuola, come nuovi sport o laboratori, nonché spazi per stare insieme. Altro dato interessante è che viviamo in luoghi sicuri: il 76% dei giovani ritiene che non ci siano grossi problemi legati al bullismo o alla droga.

Anche la maggior parte degli adulti pensa che i giovani si trovino bene qui, ma sottolineano che ci sono pochissimi spazi dedicati a loro. Evidenziano che mancano luoghi di ritrovo, piste ciclabili, una biblioteca o il cinema. Molti ritengono che non ci siano persone o enti disponibili a organizzare nuove attività e credono che non esistano progetti futuri per migliorare l’offerta ma, attenzione, noi abbiamo avuto uno SCOOP! Il sindaco ha riconosciuto che gli spazi per i giovani attualmente non sono né sufficienti né adeguati, perciò ci ha anticipato che il Comune sta lavorando per avviare, da settembre, un’attività di aggregazione con l’aiuto di figure specializzate. Ci ha anche parlato del progetto “Facciamo fatica”, grazie al quale alcuni ragazzi hanno partecipato alla riqualificazione del parco comunale. Un esempio concreto di come noi giovani, se coinvolti, facciamo la differenza. Il messaggio che lanciamo è proprio questo: ascoltateci di più, perché abbiamo tanta voglia di fare la nostra parte! Durante la nostra inchiesta ci siamo accorti di aver raccolto tantissimo materiale: era troppo per farlo stare in una sola pagina di giornale! Così abbiamo avuto un’idea: creare un sito in cui caricare tutto il nostro lavoro.

Qui accanto c’è il QR code: basta inquadrarlo per accedervi!

 

Dopo aver parlato a lungo di luoghi e attività preferite da noi ragazzi, mi è venuta la curiosità di intervistare mio nonno per capire se le abitudini dei giovani sono cambiate. Mi ha raccontato che passava i pomeriggi nei campi con gli amici a raccogliere di nascosto ciliegie, albicocche, girasoli (ed era una bella sfida non farsi scoprire!) o al fiume dove le ragazze lavavano i panni ed i ragazzi pescavano. Il fulcro della vita era il “Pincio”: luogo d’incontro di giovani ed adulti. I suoi giochi preferiti erano: pallotta, zompetto e ruzzola.

Mio nonno dice che ci si accontentava di poco e ci si divertiva tantissimo. Ascoltandolo ho intuito come un tempo ci fossero meno comodità, ma più voglia di stare insieme.

Ora si cerca sempre ciò che non si ha, rischiando di essere infelici. Forse dovremmo ricreare anche noi dei luoghi di ritrovo dove trascorrere i nostri pomeriggi con semplicità e spensieratezza.

 

Abbiamo avuto l’opportunità di intervistare il sindaco di Monte Porzio, Marco Moscatelli, una figura importante per il nostro paese: prende molte delle decisioni fondamentali nel Comune e può fare qualcosa anche per noi giovani.

L’intervista si è svolta il 6 maggio alle 10:30, quando noi alunni siamo andati nella sala comunale per porgergli alcune domande.

C’era un’atmosfera seria e piena di responsabilità! Quando ci ha detto che lavoravano lì solo 7 persone siamo rimasti colpiti, perché sono davvero poche! Il sindaco ci ha detto che ha un giudizio positivo su noi giovani: ci considera svegli, intraprendenti e capaci di aggregarci. Ha però riconosciuto che le attività pomeridiane sono poche. Parlando del futuro, ci ha rassicurati dicendo che da settembre partiranno nuovi progetti, soprattutto legati allo sport e alle attività estive. Quando gli abbiamo chiesto se gli spazi dedicati ai giovani siano sufficienti ed adeguati, ha ammesso che non lo sono, ma ha suggerito che l’oratorio potrebbe essere usato di più per organizzare altre iniziative. Noi siamo d’accordo e ci è piaciuto il modo in cui ci ha coinvolto e ciò che ha in mente di fare per noi giovani. Ora ci aspettiamo che le sue idee si trasformino in realtà e che davvero nascano più spazi e più attività pensate per noi.

Votazioni CHIUSE
Voti: 1

Pagina in concorso