La salvaguardia dei nostri mari Scopriamo il progetto Life Dream
Gli alunni della scuola media Ponzano di Fermo, coordinati da Laura Foglini, hanno incontrato Federica Foglini, geologa marina del Cnr-Ismar impegnata nello studio delle barriere coralline

Life Dream è un’iniziativa internazionale coordinata dal Cnr – Ismar e finanziata dall’Unione Europea nell’ambito del sottoprogramma ‘Natura e biodiversità’. Il progetto è stato istituito nel 1992 e il programma Life aiuta l’Unione Europea nel raggiungimento degli obiettivi del Green Deal, promuovendo la transizione verso una società equa e sostenibile. L’obiettivo è azzerare le emissioni nette di CO2 entro il 2050 e ridurre lo sfruttamento delle risorse naturali. In questo contesto, abbiamo vissuto una giornata speciale il 24 aprile grazie all’incontro con Federica Foglini, geologa marina del Cnr Ismar di Bologna, impegnata con altri scienziati nel progetto ‘Life Dream’. Il progetto riguarda la salvaguardia dei nostri mari e si occupa dello studio delle barriere coralline che possono essere definite una specie di sentinelle dei mari.
Una delle cose che abbiamo scoperto è che, monitorando le deep reefs (scogliere profonde) possiamo conoscere lo stato di salute del mare in cui si sono formate. La ricercatrice ci ha parlato della biodiversità marina e degli habitat profondi, ovvero della varietà di tutti gli esseri viventi che abitano il mare. Abbiamo imparato che per proteggere gli ecosistemi dobbiamo evitare di gettare rifiuti in mare, in particolare la plastica, il materiale più pericoloso per le specie marine, vegetali e animali. A proposito di rifiuti abbiamo scoperto che il progetto ‘Life dream’ prevede, oltre allo studio dei coralli e dei fondali marini, l’utilizzo di una nuova macchina che riesce a produrre carburante riciclando rifiuti provenienti dal mare e di un robot che riprende in tempo reale il fondale marino per raccogliere i rifiuti. Tutti sono rimasti stupiti dalle ricerche tecnologiche, e dal progetto ambizioso: dopo aver rimosso la plastica dagli habitat profondi, mettere nei mari delle nuove nursery in materiale biologico che diventino la nuova casa di esseri viventi marini profondi e poi trasformare le plastiche recuperate dai pescatori nel mare in biocarburante. Abbiamo anche visto dal vivo una serie di rifiuti prelevati dai robot direttamente dalle barriere coralline (copertone d’auto, bottiglia di vetro, corda da pesca e sacchetti di plastica) a testimonianza dell’enorme quantità di elementi inquinanti presenti nei fondali. Nella raccolta di questi oggetti sono stati coinvolti anche i pescatori che potranno avere in cambio il carburante ricavato dai rifiuti.
L’esperta ci ha anche parlato di specie marine aliene, cioè esseri viventi animali introdotti nei nostri mari che entrano in competizione con le specie autoctone e possono distruggere l’habitat marino di altre specie. Per contribuire alla salvaguardia delle specie marine basta scaricare l’applicazione SMarFi.
La conoscenza delle biodiversità, degli habitat protetti e una grande riflessione sull’impatto uomo-natura sono stati i temi della lezione conclusiva del progetto di ricerca di educazione civica. La biodiversità marina è la varietà di tutti gli esseri viventi che abitano il mare: dai pesci alle alghe, dai coralli ai piccoli organismi invisibili a occhio nudo. Ognuno di loro ha un ruolo speciale: alcuni puliscono l’acqua, altri servono come cibo per i pesci più grandi, altri ancora aiutano a formare barriere come i coralli, che diventano la casa di molti piccoli abitanti del mare. Attraverso il portale Biodiversity Gateway, abbiamo lavorato a ricerche interessanti sull’ambiente e le sue criticità.
Quest’anno il progetto di educazione civica, infatti, verte sull’importanza e la tutela della biodiversità e sui comportamenti umani che hanno un impatto determinante sulla salute del nostro pianeta. Abbiamo visto come gli organismi marini (pesci e coralli) assorbono l’inquinamento, che si trasmette all’uomo attraverso la catena alimentare.
Abbiamo avuto la fortuna di salire virtualmente sulla nave Gaia Blu, nave di ricerca del Cnr, che svolge studi in ambito geologico, oceanografico, biologico ed atmosferico, nel Mar Mediterraneo e negli oceani attraverso i racconti della ricercatrice del Cnr. Abbiamo così compreso che l’uomo non è solo distruttore ma può contribuire al ripopolamento dei fondali marini tramite l’impianto di nuovi coralli.
In continuità con gli alunni della scuola primaria di Ponzano, ci siamo riuniti per un incontro con Sonia Giuggiolini, responsabile della società So.Eco che si occupa di igiene urbana e raccolta differenziata dei rifiuti. Siamo stati accolti dalle maestre e Sonia ha iniziato spiegando come fare responsabilmente la differenziata. Ha rivolto alcune domande e poi illustrato il percorso dei rifiuti che vengono portati in un ecocentro, per essere separati in base alla tipologia ed infine ridotti in piccolissimi pezzi che danno vita a nuovi oggetti creati con materiale riciclato.
Possono essere riciclati anche dispositivi elettronici fuori uso e piccoli (come batterie o vecchi cellulari) appartenenti nella categoria ‘Raee’ tra le più inquinanti e impattanti, tanto che il riciclo di gran parte di questi materiali viene considerato molto importante. L’incontro si è concluso con un gioco utile a farci memorizzare bene i passaggi della corretta raccolta differenziata.