I nodi dell’integrazione scolastica Il volto coperto crea divisioni
Non è un problema confrontarsi con studentesse che indossano il «niqab», soprattutto se lo fanno per libera scelta: esiste comunque un problema legato alla sicurezza pubblica
Per integrazione scolastica si intendono tutte quelle regole volte a creare una comunità accogliente; essa deve essere aperta a tutti gli studenti (stranieri o no) cercando insieme agli insegnanti di fargli superare le eventuali difficoltà.
Recentemente mi è capitato di vedere al telegiornale un caso di una scuola del Friuli, a Monfalcone, in cui erano sorte diverse polemiche perché per alcune ragazze è diventato un problema entrare in classe in quanto indossavano il niqab (un velo della tradizione arabo islamica che copre l’intero corpo della donna, compreso il volto lasciando scoperti solo gli occhi).
Difatti da diversi mesi ogni mattina queste cinque ragazze (prima erano sei una si è ritirata), al momento di entrare in classe venivano «identificate» da una professoressa. Gli altri compagni neanche ci facevano caso perché dai loro racconti le cinque stavano isolate e diffidenti con gli altri. La preside dell’istituto ha spiegato che un atteggiamento rigido avrebbe portato le alunne a lasciare la scuola mentre lo scopo dell’inclusione da parte dello studente straniero sarebbe stato il raggiungimento del diploma al termine del percorso scolasti. Questo caso ha suscitato molto scalpore considerando che circa trentamila lavoratori islamici lavorano nel vicino porto della cittadina, e che quindi ha una forte presenza di persone di fede Islamica. In Italia il velo niqab non è espressamente vietato, ma una legge dice che «l’utilizzo in luogo pubblico o aperto di qualunque mezzo idoneo a rendere difficoltoso il riconoscimento della persona durante manifestazioni pubbliche o sportive». Il significato storico di questo indumento nella lingua araba è celare, sottrarre allo sguardo, schermare creando una sorta di «barriera» che all’interno del corano significa «vestirsi secondo decenza, modestia e pietà religiosa».
Ad esempio, all’interno della mia classe c’è una ragazzina di origine nordafricane di fede mussulmana che al contrario di molte altre ragazzine della sua età ha deciso liberamente di non indossare il velo. A parer mio ognuno è libero di seguire o meno la sua religione quindi personalmente non avrei problemi a relazionarmi con ragazze di religione diversa dalla mia. Magari, pur se una ragazza si presentasse a scuola con il niqab per me non esisterebbero problemi, ma potrei pensare che non è stata una sua scelta libera, ma è stato frutto di un’imposizione dei familiari che magari sono più integralisti dal punto di vista religioso. E comunque il non essere identificabili può rappresentare un problema anche per la sicurezza pubblica.
Emma Turchetti 3B
Nel mondo di oggi le scoperte scientifiche, le dinamiche geopolitiche e le innovazioni tecnologiche si stanno intrecciando più che mai.
La fisica quantistica, che deriva dalla meccanica quantistica, la teoria fisica che descrive il comportamento della materia, sta totalmente cambiando il modo di pensare dell’uomo. Le sue applicazioni vanno oltre i laboratori, per esempio i computer quantistici, usando tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale, permettono di risolvere quesiti che richiederebbero tempi lunghissimi per trovare una soluzione. Questo potrebbe ottimizzare l’efficienza di molte industrie e quindi l’innovazione tecnologica e di conseguenza anche l’economia delle nazioni. Proprio per questo che la fisica quantistica sta avendo molta attenzione negli investimenti dei Paesi. La Cina, ad esempio, sta investendo milioni in questa ricerca scientifica, con l’obbiettivo di superare gli Stati Uniti e quindi di ottenere il primato nell’ambito. Questa competizione sta creando molte tensioni geopolitiche. Le innovazioni della fisica quantistica non si limitano solamente ai computer e alla risoluzione di problemi, ma anche alla crittografia quantistica, la quale offre la navigazione di comunicazioni in sicurezza, che ormai è diventata una preoccupazione globale.
Oltre a questo, la fisica quantistica si può utilizzare nella medicina, che sta rivoluzionando il mondo delle diagnosi e del trattamento delle malattie, è tutto operabile grazie a tecnologie come la risonanza magnetica quantistica.
Tutte queste tecnologie «quantistiche» adoperano sempre l’uso dell’intelligenza artificiale in quello che fanno, per esempio nei computer quantistici l’AI si occupa delle simulazioni e dei calcoli, rendendoli più veloci e permettendo ai ricercatori di analizzare fenomeni con maggiore efficacia e precisione.
Oltre a questo, sempre nei computer, gli algoritmi dell’intelligenza artificiale possono ottimizzare gli esperimenti, riducendo gli errori e migliorando le prestazioni. Proprio questi esperimenti producono enormi quantità di dati, i quali l’AI può analizzare in modo più rapido ed efficiente. Le implicazioni della fisica quantistica variano dalla scienza alle strategie geopolitiche, fino ad anche le innovazioni che cambieranno la vita quotidiana, nel futuro una cosa è certa, che la fisica quantistica sarà la protagonista della rivoluzione che sta ridisegnando il mondo.
Costantino Raffaeli 3B