ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Boiardo di Ferrara (FE) - 2B

Fiorente progetto alla Boiardo Una radio dedicata ai podcast

L’idea per il progetto è nata nel 2023 dal desiderio di creare uno spazio per dare sfogo ai talenti Ogni settimana vengono registrate musica, interviste, rubriche sui più svariati argomenti

Secondo voi è possibile che all’ interno di una scuola media ci sia una radio? ‘Radio Boiardo’ è un laboratorio di podcast a cura degli studenti e delle studentesse della scuola secondaria di primo grado Matteo Maria Boiardo di Ferrara, ideato e condotto dalla professoressa Camilla Gori, docente di musica dell’istituto. L’idea per il progetto è nata nella primavera 2023 dal desiderio di creare uno spazio comunitario, nel quale dare libertà ai talenti e agli interessi delle persone che frequentano la scuola.

Tutti i docenti e gli alunni che lo desiderano possono contribuire alla realizzazione di una o più puntate.

I primi podcast sono stati pubblicati sul sito della scuola nell’ottobre 2023 e fino ad oggi ne sono stati creati ben 67. Settimanalmente vengono registrate esecuzioni musicali ed interviste, rubriche a tema sportivo, musicale, letterario, scientifico, sentimentale e cinematografico. Gli audio registrati vengono poi pubblicati una volta al mese sul sito della scuola, da ottobre a giugno, in una pagina dedicata.

Una delle rubriche di maggior successo è quella della ‘Posta del cuore’, nella quale una commissione di studenti e studentesse delle classi terze dà consigli ai coetanei su temi riguardanti amore, amicizia, relazione con i genitori, gestione degli impegni. Le richieste di consiglio arrivano alla commissione sotto forma di bigliettini anonimi. Grazie alla professoressa Dallapiccola, docente di lettere della scuola e giornalista, è anche nata una collaborazione con i maggiori teatri della città e sono state registrate interviste ad artisti come Giacomo Poretti, Filippo Caccamo, Roberto Mercadini, Corrado Nuzzo e Maria di Biase.

Per realizzare una puntata si hanno tante fasi: l’ideazione e la scrittura del ‘copione’ seguono quella di registrazione e di editing dove vengono utilizzati microfoni, cuffie e software specializzati. Il tempo necessario per creare una puntata dipende dal numero di persone coinvolte, dalla loro esperienza, dal tipo di argomento proposto e dal grado di approfondimento che si decide di dare; considerando tutte le fasi di realizzazione sono necessarie almeno quattro ore di lavoro.

Non tutti i podcast seguono alla lettera una sceneggiatura scritta: nelle interviste e nella Posta del cuore c’è sempre spazio all’ispirazione del momento, e in generale durante le registrazioni ci si può interrompere per arricchire la puntata. Progetti come questo dimostrano come l’innovazione possa arricchire l’esperienza scolastica.

 

Cari radioascoltatori vi presentiamo i protagonisti della II B: alla regia Isabel D’Orsi, Serena Licari, Caterina Meloncelli, alla console Alessia Cozza, Emma Falaguasta, Mattia Ferretti, Giorgio Maccanti, Andrea Verdi, direttore musicale Angelica Punda, Emma Zaghi, Zeno Savioli, in redazione Francesco Gadani, Francesco Minghini, Lucia Zannini, tecnico fonico Sadev Jayabahu Mudiyanselage, Elena Tassinari, tecnico di produzione Victoria Braga, Camilla Rosati, tecnico di montaggio Victory Esekhaigbe, Elias Hadduc, Emanuele Deponti. Alcuni consigli per chi volesse intraprendere la carriera radiofonica. Quando si trasmette in radio, se si parla a ‘braccio’ ossia spontaneamente, è molto più emozionante di quando si legge un testo già scritto e già preparato. Se si vuole lavorare nell’ambito radiofonico, potrebbe essere importante avere una laurea in comunicazione, ma non sempre serve.

 

Il 6 ottobre 1924 il primo annuncio in Italia. All’epoca c’era lo Uri (Unione Radiofonica Italiana). Nel 1946 nasce Radio Ferrara, la prima radio libera italiana anche se illegale poiché il monopolio era dello Stato. Nel 1976 nascono le radio libere, private, locali. Nel Ferrarese, dove quel fenomeno rivoluzionario ebbe uno sviluppo prolifico, coinvolgendo decine e decine di ragazzi, le radio erano tra le 20 e le30. Oggi a Ferrara esistono solo due radio ‘tradizionali’, ossia a flusso continuo: radio Dolcevita e Radio Sound che trasmette da Codigoro.

Le radio, si dividono in due grandi gruppi, quelle locali (es: radio Sound; radio Dolcevita) e quelle nazionali (es: radio Deejay, radio Rtl). Un tempo, non c’erano programmi tv che trasmettevano partite di calcio, erano i conduttori radiofonici, alla radio, a commentarle, il che è molto più difficile delle telecronache (ancora oggi esistono radio che lo fanno). Si trasmettevano poi interviste spesso surreali ai politici dell’epoca, ma soprattutto tanta musica con dediche e richieste del pubblico.

Poi, anno dopo anno, con l’avvento dei network, le piccole emittenti spariscono. Luciano Ligabue ha dedicato il film Radiofreccia proprio al mondo della radiofonia degli anni Settanta, in cui ‘radio libere’ era sinonimo di ‘radio privata’. Il film si ispira a una vera radio libera di Correggio, Radio King.

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