ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

IC San Giovanni di San Giovanni in Marignano (RN) - 2B, 2D

In Valconca sono tornati i lupi Ma non bisogna avere paura

Gli studenti hanno discusso dell’argomento in un incontro con i Carabinieri forestali che hanno spiegato quanto questi animali siano importanti per l’ambiente

In Valconca sono tornati i lupi.

Mercoledì 19 febbraio i Carabinieri forestali hanno parlato dell’argomento in classe all’IC San Giovanni in Marignano. La preoccupazione è alta, negli ultimi mesi, tra gli abitanti del paese, viste le decine di segnalazioni registrate non solo nelle zone più rurali ma anche vicino ai centri urbani. È stato molto utile poter ascoltare direttamente gli esperti. I Carabinieri forestali hanno confermato che negli ultimi tempi sono stati avvistati dei lupi nelle campagne vicino al paese e lungo le strade. La preoccupazione dei residenti è legata al fatto che il lupo è un animale selvatico e può sembrare pericoloso. Ma gli uomini dell’Arma hanno spiegato che il lupo «non attacca l’uomo ed è molto più schivo di quanto pensiamo: non cerca il contatto con noi, anzi, tende a fuggire se ci avviciniamo».

Gli agenti hanno raccontato che il loro lavoro è proprio quello di monitorare la presenza dei lupi e proteggere sia gli animali che vivono in natura, sia le persone. Nell’incontro con i ragazzi hanno mostrato anche delle foto e dei video dei lupi avvistati, spiegando agli studenti come monitorano la situazione, utilizzando trappole fotografiche. Hanno anche parlato di come si raccolgono le segnalazioni, che sono molto importanti per capire dove si trovano gli animali e come comportarsi in sicurezza. Uno degli aspetti più interessanti è stato quando hanno spiegato come proteggere il bestiame, come per esempio rafforzare le recinzioni e usare cani da guardia per tenere lontani i lupi dalle fattorie. È stato un modo utile per capire che, anche se ci possono essere delle preoccupazioni, ci sono molte soluzioni per vivere in armonia con gli animali selvatici. Durante l’incontro hanno anche spiegato quanto sia importante il lupo per l’ambiente.

Sebbene a volte possa sembrare un animale pericoloso, in realtà il lupo aiuta a mantenere l’equilibrio naturale, controllando la popolazione di altri animali selvatici come i cinghiali, che altrimenti potrebbero danneggiare campi e colture. Inoltre, il fatto che i lupi tornino a vivere in certe zone è un segno che l’ambiente è sano e questo è un aspetto davvero positivo.

L’incontro con i Carabinieri forestali ha fatto capire ai ragazzi che la convivenza tra uomo e natura è possibile se impariamo a rispettare gli animali e l’ambiente che ci circonda. Un incontro davvero interessante e importante che ha insegnato ai ragazzi che si può vivere in armonia con la natura e che, sebbene i lupi possano sembrare spaventosi, sono fondamentali per l’equilibrio del nostro ecosistema.

Classe II B

 

A tredici anni non è facile sentirsi adeguati, capire che ognuno di noi ha punti di forza o di debolezza sui quali si può lavorare per crescere. Proprio per questo per noi ragazzi è importante avere occasioni di confronto e scambio, come quella che stiamo avendo come alunni di seconda media dell’IC di San Giovanni in Marignano, grazie al progetto ‘Pezzi Unici’. Un progetto tenuto dagli educatori della cooperativa Cuore 21 di Riccione. Purtroppo nella società di oggi è difficile trovare il tempo per riflettere su se stessi, sui propri ‘super-poteri’, così come è difficile ascoltare gli altri e avere consapevolezza del proprio corpo. A volte bastano piccoli esercizi, all’apparenza banali, per riappropriarsi di queste cose. Non vediamo l’ora di sapere come evolverà il progetto. Per ora ci sentiamo di dire un grosso grazie a Elisa e Luca, che ci stanno aiutando a crescere.

Arianna Masi, Alessandro Menzione, Leonardo Mazzini, Sebastian Bartolini II D

 

Unire la Divina Commedia di Dante con il mondo rap. È stato possibile alla scuola media di San Giovanni in Marignano, dove i ragazzi della II B hanno lavorato a un’esperienza davvero interessante, insieme alle nostre professoresse di italiano e di musica. Il progetto che ha unito la Divina Commedia di Dante con il rap, prendendo le terzine dell’Inferno e riadattandole con il canto. All’inizio non i ragazzi non sapevano cosa aspettarsi.

«Il bello è che non solo dovevamo capire il significato delle parole – dicono gli studenti – ma dovevamo anche adattarle al ritmo rap. È stato un lavoro di squadra. Ci siamo allenati e diventati più bravi a cantare, a capire il significato di quello che stavamo rappando. Alla fine, ci siamo anche sfidati tra noi per vedere chi riusciva a fare la versione più creativa delle terzine». L’obiettivo del progetto era creare qualcosa di davvero insolito: unire due mondi che sembrano così lontani, ma che in realtà si somigliano molto, Dante e il rap. Entrambi raccontano storie, usano le parole in modo potente e fanno riflettere le persone. «Questo lavoro ci ha aiutato a concentrarci non solo sulla letteratura, ma anche su come esprimere noi stessi, usando la musica, in modo più ‘cool’ e coinvolgente – concludono gli studenti – Adesso, ogni volta che pensiamo all’Inferno, non ci vengono più in mente terzine difficili, ma una canzone che racconta storie di persone perdute, proprio come noi l’abbiamo rap-interpretato».

Classe II B 

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