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Scuola Secondaria di primo grado Dante Alighieri di Macerata (MC) - Redazione

Il valore degli amici a quattro zampe In prima linea per chi è in difficoltà

Una lezione speciale per conoscere meglio i cani, i loro bisogni e le loro grandi abilità. Sono stati accompagnati dai volontari della Croce Rossa e dall’associazione Argo

In alcuni giorni la scuola secondaria di I grado «Dante Alighieri» di Macerata si è animata di insoliti insegnanti a «quattro zampe». Le unità cinofile della Croce Rossa, guidate da Andrea Antonini e Serafino Benigni, insieme con i volontari dell’associazione Argo, con la presidente Lidia Montecchiari e le volontarie Tiziana Giannoni, Ilenia Paccamiccio e Cinzia Pisani, hanno riempito la palestra e tenuto delle lezioni sulla gestione del cane. Ovviamente non mancavano gli inseparabili Labrador neri, Tom e Idro, Argo e Adele. Protagonisti indiscussi sono stati proprio questi amici a 4 zampe che hanno incuriosito gli alunni e le alunne delle classi terze dando mostra delle loro caratteristiche fisiche e comportamentali e soprattutto della loro utilità a fianco dell’uomo. I volontari della Croce Rossa hanno anche parlato delle origini della loro organizzazione umanitaria, costituita nella seconda metà dell’Ottocento e che oggi è la più grande al mondo. Essa si compone di un corpo di uomini e donne neutrali, indipendenti e volontari.

Nata per soccorrere i feriti in guerra, in realtà la sua missione attualmente è molto più ampia: non solo gestisce interventi di tipo medico sanitario, ma anche missioni umanitarie per aiutare chiunque, ovunque, sia in tempo di guerra che in tempo di pace, perché purtroppo ci sono sempre persone che soffrono e hanno bisogno di aiuto. I volontari della Croce Rossa collaborano tanto con le scuole secondarie di I e II grado per far conoscere le loro iniziative e per promuovere comportamenti corretti e rispettosi di ogni essere umano, soprattutto in considerazione del fatto che si può diventare volontari della Croce Rossa già a 14 anni e dare così il proprio contributo di cittadinanza attiva. Argo e Adele con la loro mitezza e tenerezza hanno invece «stretto il cuore» di centinaia di studenti delle classi prime e seconde della Secondaria di I grado. Questi due cani si muovono con Argo, un’associazione di volontariato costituita nel maggio 1996 che opera e crede nella tutela e nel benessere degli animali e la cui principale attività si svolge nel canile comunale di Macerata. Gli studenti hanno contribuito in maniera generosa e tangibile al lavoro e all’impegno di questi volontari portando scatolette di cibo e crocchette per gli amici a 4 zampe: una gara di magnanimità e gratitudine. Il cane, discendente del lupo, infatti fin dall’antichità, ha messo a disposizione dell’uomo i suoi ineguagliabili sensi: un udito cinque volte più sviluppato di quello umano, un olfatto un milione di volte superiore e con una memoria olfattiva strabiliante. A ciò si aggiunge una capacità eccezionale di collaborare fedelmente con l’uomo: tutte caratteristiche che hanno eletto il cane a migliore amico dell’uomo.

Certo, come con tutti gli «amici», bisogna comprendersi: essi comunicano tra di loro e con noi umani attraverso il linguaggio del corpo e saperlo leggerlo è fondamentale sia nella gestione di cani da lavoro che di cani domestici: orecchie basse – vuol dire non mi importunare; pelo irto sulla groppa – attenzione; orecchie alte – sono in allerta; coda scodinzolante attenzione o gioco; pancia all’aria – mi fido completamente di te.

L’uomo stabilisce una gerarchia tra lui e l’animale fin dalla prima carezza: se gli accarezza la testa gli trasmette una sensazione non piacevole che rappresenta la volontà di dominarlo; una carezza sul petto e sulle spalle indica invece un modo per dirgli che noi siamo il suo compagno ed alleato. I volontari hanno anche insegnato agli studenti e alle studentesse come interagire con cani che non si conoscono o che solitamente si temono (ad esempio i cani a guardia delle pecore): mai sfidarli ma far capire loro di non essere interessati al loro gregge o a ciò che stanno proteggendo; muoversi lentamente senza assumere le sembianze di una preda che sta fuggendo, reggere lo sguardo e continuare per la propria strada senza dare al cane le spalle. In genere ci sono tre possibili azioni che l’animale può compiere in caso di percezione del pericolo: sottomettersi, fuggire o attaccare. È bene lasciargli sempre una via di fuga libera. Nelle interazioni quotidiane l’uomo tende a dimenticare che il cane non comprende la nostra lingua, ma che associa ad ogni nostra parola un’azione, una ricompensa, una punizione e che tutto quello che gli diciamo dovrebbe essere contenuto in comandi secchi e facilmente distinguibili, facendo anche attenzione all’onda fonetica. Importantissimo è creare nel nostro pet un equilibrio sano tra cibo ed esercizio fisico per evitare un corpo in sovrappeso con mobilità ridotta e mai lasciarlo per tante ore solo in casa. Questi e tanti altri preziosi consigli per accudire o interagire correttamente con i nostri amici a 4 zampe sono stati condivisi dai volontari di Argo, esempi di grande umanità e soprattutto testimoni della gioia che si può avere ad aiutare gli altri.

Scuola Dante Alighieri di Macerata

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