Monterenzio, crocevia di civiltà «Un tesoro di storia e natura»
Gli studenti della 1B delle Falcone-Borsellino raccontano il piccolo comune dell’Appennino Un invito a visitare un paese in cui ci si può perdere tra paesaggi, archeologia etrusca e castelli
Monterenzio è un piccolo comune, situato nel cuore dell’Appennino. Immerso nella natura tra colline e boschi, è un luogo ideale per gli amanti dell’ambiente, ma anche una meta di grande valore e interesse storico. La posizione geografica ha favorito l’incontro di popoli e culture nel corso dei secoli, rendendolo un crocevia di civiltà.
La sua storia affonda le radici nei tempi antichi, con testimonianze indelebili degli Etruschi e dei Celti.
Gli Etruschi, in particolare, hanno lasciato segni tangibili del loro passaggio con tombe e resti di abitazioni. Più tardi, i Celti si insediarono nell’area, seguiti dai Romani.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, Monterenzio divenne un punto importante della Resistenza contro l’occupazione tedesca. La lotta dei Partigiani, che si rifugiavano tra le montagne e i boschi, è ricordata con orgoglio dalla comunità locale. Personaggi illustri della Resistenza, come Luigi Righi e Giuseppe Ghetti, sono ancora oggi apprezzati con manifestazioni che celebrano il loro coraggio. Il territorio offre diversi luoghi d’interesse storico e archeologico. Un sito importante è il Parco Archeologico di Monte Bibele, dove sono visibili i resti di un antico villaggio etrusco e celtico. Il castello di Monterenzio, situato su una collina che sovrasta il paese, conserva fortificazioni medievali e offre una vista panoramica sulla zona.
Oggi, di quello che era un imponente castello medievale restano soltanto poche rovine, ma il sito continua a essere un luogo di interesse storico. La chiesa di San Lorenzo, con affreschi e opere d’arte, è emblema prestigioso del passato del comune. Monterenzio è anche un paradiso naturale, famoso per i suoi boschi, che ospitano una fauna variegata, come cinghiali, cervi e volpi. La flora comprende faggi, querce e numerose piante aromatiche. In primavera e in estate, le colline si ricoprono di fiori, offrendo paesaggi mozzafiato.
La zona è perfetta per passeggiate ed escursioni, ma anche per il birdwatching, grazie alla presenza di molte specie di uccelli, che trovano rifugio tra gli alberi delle sue valli.
Questa ridente cittadina è un angolo d’Italia che unisce storia, cultura e natura in modo straordinario e affascinante. Se siete curiosi di conoscere meglio il passato dei nostri antenati, di esplorare siti storici e di immergervi nella bellezza dei suoi splendidi paesaggi, Monterenzio è il posto giusto per voi.
La sua ricca eredità culturale e la sua natura incontaminata sono solo alcune delle meraviglie che questo comune ha da offrire. Venite a visitare questo luogo magico: vi sorprenderà e vi resterà nel cuore!
Classe 1 B: professoresse Patrizia Ferrara e Ilaria Ianni Lucio. Alunni: S. Aliddane, D. Burian, M. Bussu, E. Corbo, M. D’Angelo, Z. Di Lieto, M. El Aouine, J. Famà, Gangan, A. Langenbacher, M. Manattini, J. Sikder, P. Tonelli, D. Turcan, K. Ugiagbe, D. Velardi, V. Ventura, N. Vinatoru, D. Zanotti.
Al Teatro Lazzari di Monterenzio si è svolto un incontro tra studenti, istituzioni ed esperti del settore della giustizia. L’evento mira a sensibilizzare noi ragazzi sui valori che ci appartengono e che devono orientare le nostre azioni quotidiane. ll tema era la legalità, la lotta alla mafia e l’eredità lasciata da Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
Il sostituto procuratore della Dda Marco Forte ha condiviso la sua esperienza sul fronte della giustizia, raccontando storie di lotta, sfide e coraggio. L’incontro ha coinvolto gli alunni delle scuole di Monterenzio, di ogni ordine e grado, che hanno partecipato con grande interesse. Forte ha raccontato degli incontri con i pentiti e della lotta quotidiana contro la mafia.
Uno dei momenti più significativi è stato il racconto di un giovane, simile a noi, attratto dalla criminalità, che ci ha messo in guardia sulla necessità di usare consapevolmente i social.
Il dibattito finale ha offerto l’opportunità di chiedere al magistrato se avesse mai avuto paura. «La paura – ha risposto – fa parte del nostro lavoro, ma è importante conviverci e fare ciò che è giusto», ci ha molto colpito. Il Sindaco Lelli ha concluso citando Paolo Borsellino: «Chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola.» Un messaggio che ci ha ricordato che la legalità è un valore che dobbiamo difendere sempre, nelle piccole e grandi scelte, seguendo l’esempio di chi, come Falcone e Borsellino, ha sacrificato la propria vita per donarci un mondo più libero e giusto.
La classe 3A e i docenti: Prof.ssa Patrizia Ferrara e prof.ssa Elena Tommasino; R. Bagnasacco, L. Cacciari, D. De Gregorio, A. Dell’Infante, L. Driza, A. Ercolani, M. Esseni, J. Menetti, A. Movileanu, S. Parisi, L. Piccirillo, R. Roncassaglia, S. Ruggeri, K. Shahzad, M. Shahbaz, F. Smiderle, N. Solito, S. Tagacay, M. Tassoni, S. Yaqoob Con la collaborazione degli alunni di 3 B: N. Ferraro, K. Ugiagbe
Il 10 febbraio abbiamo conosciuto due famosi motociclisti locali: Massimo Bianconcini, che ha ottenuto il 3° posto del campionato del mondo di freestyle nel 2011 e Alex Salvini, campione di enduro del 2013. Hanno parlato delle esperienze sulle due ruote, riflettendo sull’importanza dell’impegno e sui progressi che hanno fatto, superando diversi ostacoli. Ci hanno dimostrato che, ogni sogno può diventare realtà. Infine, i due dal 2020, lavorano con la mototerapia, che consiste nel portare dentro gli ospedali le moto, caricare bambini malati o con disabilità per far vivere a loro attimi di gioia e divertimento.
Alex e Massimo ci hanno testimoniato che non bisogna mai arrendersi e che è bello aiutare gli altri.
Classe 1 ^ A: A. A. Aiderdada, R. Baba, A. Dell’Infante, D. C. Edeh, C. Francia, E. Gambini, S. Grillini, P. N. Huayanay Galvez, I. Lejri, M. T. Mansoor, R. Masiello, N. Mastromattei, A. Maurizzi, N. Parisi, M. Piastra, T. A. Rasten, K. Rozzi, A. Stefanelli, M. Tedeschi, M. Valenti, M. Valentini.
Prof.ssa Chiara De Bellis.