ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

IC Bassani di Argenta (FE) - 3F

Insieme bocciamo il razzismo Confine che continua a dividerci

Un nuovo articolo dei giovani cronisti della 3F del comprensivo Giorgio Bassani di Argenta «Abbiamo anche intervistato i genitori stranieri di alcuni dei nostri compagni di classe»

Ecco un nuovo articolo del Cronisti in Classe, in azione la 3F del comprensivo Giorgio Bassani di Argenta. I giovani reporter sono guidati dall’insegnante Eleonora Ferrante.

IL RAZZISMO: UN CONFINE CHE CONTINUA A DIVIDERCI Il razzismo è una convinzione che porta a ritenere la propria razza superiore rispetto alle altre: questo accade quando non si è pronti ad accettare la diversità degli altri all’interno della società, specialmente se si tratta di gruppi meno numerosi. La 3^ F ha deciso di condurre un’intervista ai genitori di origini straniere. Le idee razziste si diffondono rapidamente specialmente quando tornano utili delle persone da sfruttare e spesso gli stranieri si lasciano sottomettere per paura di dover ritornare nel proprio paese di origine, da cui sono stati costretti a scappare. Infatti fin dall’antichità sono state sfruttate minoranze etniche per i lavori più faticosi o più umili.

Altre volte il razzismo è solo un modo per sentirsi superiori, per avere qualcuno ai propri piedi e per ottenere maggior considerazione. Un esempio di evento razzista in Italia fu il movimento dei “belli e brutti”. È stato un fenomeno culturale e sociale avvenuto alla fine del XIX secolo, caratterizzato da dibattiti riguardanti l’aspetto fisico e l’origine etnica. Si diffuse durante il Nazionalismo in Italia. Il movimento divideva la popolazione tra i “belli”, solitamente con tratti europei e i ”brutti”, spesso di origine straniera. Questa ideologia razzista influenzò le politiche sociali e culturali del mondo intero.

Il razzismo continua a persistere ancora oggi, creando spaccature tra le varie popolazioni e divergenze politiche.

Matilde Marmocchi, Dafne Valisella, Giorgia Zerbini, Travis Milazzo, Matteo Antonino Vetrano, Flavio Emmanuello

Per parlare di razzismo, abbiamo intervistato i genitori stranieri dei nostri compagni di classe, che ci hanno raccontato come sono stati accolti nel momento in cui sono arrivati in Italia. Li abbiamo intervistati ponendo loro le seguenti domande: «Per quale motivo avete deciso di venire in Italia?». Le risposte sono state varie, c’è chi ha scelto l’Italia per motivi lavorativi, famigliari o per fuggire dalla guerra.

«Perché avete scelto l’Italia?».

Qualcuno ha seguito i propri familiari; per altri era la destinazione più comoda per scappare dalla guerra; altri ancora perché, dopo aver visitato diversi paesi europei, l’Italia si è dimostrata la più ospitale. «Perché avete scelto di rimanere?» Tutti concordano che il motivo principale siano le molteplici possibilità lavorative.

«Siete stati accolti bene?». Alcuni sì, altri invece hanno subito discriminazioni di vario genere. Una delle madri intervistate ha raccontato la crudeltà con cui è stata accolta nel nostro paese. Privata dei suoi diritti come donna in stato di gravidanza, lasciata senza un alloggio subito dopo il parto, costretta a vivere per strada insieme al figlio appena nato.

«Vi sentite integrati oggi in Italia?». All’inizio è stato per ognuno molto difficile, ma con il tempo sono riusciti quasi tutti a sentirsi integrati.

«Pensate che l’Italia sia un paese razzista?». La maggior parte ha detto che solo una piccola parte degli italiani lo è.

Maira di Gregorio, Rohan Ahmed, Simone Angelini, Endri Vinjolli, Rached Dkhil, David Marchitan, Stefanie Amber Mendoza 

 

Secondo la raccolta di dati fatta in classe, il numero di atti discriminatori – ovvero azioni non corrette nei confronti di altre persone con un’etnia diversa dalla propria – è altissimo. Se si continua così, in futuro questo potrà essere un problema che andrà solo a peggiorare. Infatti, a queste discriminazioni sono legati anche fatti di cronaca. Ad esempio, durante la notte di Capodanno a dei ragazzi è stato vietato l’ingresso in un locale per il colore della propria pelle. Secondo noi al giorno d’oggi, vedere ancora queste situazioni è inconcepibile, ma se si vuole creare una società unita, continuando così non sarà possibile. Un fenomeno che fortunatamente è in miglioramento è l’accoglienza.

Infatti, quando si arriva in Italia si viene accolti in strutture provvisorie, nelle quali si ricevono cure mediche e protezione internazionale; cioè i volontari e le strutture si assicurano di tutelare i diritti dei profughi che scappano a causa delle guerre.

Per ricordare tutte le vittime di queste discriminazioni è entrata in vigore, dopo il massacro di Sharpeville del 1960, la giornata contro il razzismo, che viene celebrata il 21 marzo.

Elena Brina, Gemma Bolognesi, Davide Bertuzzi, Matteo Cervellati, Enea Bignami, Erika Flenda

Votazioni CHIUSE
Voti: 0

Pagina in concorso