ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

IC Sestola di Sestola (MO) - 3A, 3B

«Il calcio è tutta la mia vita, passione nata in famiglia»

Gli alunni dell’IC di Sestola hanno intervistato il giocatore del Modena F.C. Alessandro Dellavalle «Voglio dare il massimo anche in allenamento: prima della partita ascolto musica per concentrarmi»

Classe 2004, con un passato nelle giovanili della Nazionale, Alessandro Dellavalle è un giovane giocatore in forza al Modena F.C., dalla scorsa estate in prestito dal Torino.

Come è nata la sua passione per il calcio? «Sin da piccolo: avevo papà che giocava a calcio e ogni domenica andavo a vederlo giocare.

Ho un fratello e da piccoli giocavamo a calcio. La mia passione è nata così, giocando a calcio con mio fratello e andando a guardare papà la domenica».

Quando da giovane giocava a calcio, come faceva con la scuola? «Ho avuto la fortuna di allenarmi sempre al pomeriggio, quindi al mattino andavo a scuola.

Poi al pomeriggio studiavo. Il tempo era poco, ma studiavo».

Qual è la difficoltà più grande che ha incontrato in ambito calcistico, fin da quando giocava nelle giovanili? «Diciamo gli infortuni: sono sempre un ostacolo difficile purtroppo, non solo nel calcio, ma in generale nella vita. Ho sempre avuto la fortuna di avere accanto la famiglia che mi ha sostenuto sempre».

Quando era giovane, immaginava di arrivare qui? «Ho sempre avuto solo un piano A, mai un piano B. Quindi ho sempre dato il massimo, arrivare qui è sempre stato il mio unico obiettivo».

Se non avesse fatto il giocatore, che lavoro avrebbe fatto? «Non ne ho idea! Non avevo alternative. Sono sempre stato impegnato solo a diventare un calciatore».

Che tipo di giocatore è? «Sono uno veloce, fisico, con poca testa in campo però! Mi faccio prendere dal nervoso molto facilmente. Devo lavorare su questo».

Giocare a calcio è per lei anche una terapia che la aiuta nella vita a sentirsi meglio? «Sicuramente sì. Ci sono giorni nei quali le cose non vanno bene, giorni ’no’. Vengo qui, do il massimo nell’allenamento ed è una valvola di sfogo. Mi sento meglio».

Il numero 25 sulla sua maglia ha un significato particolare? «Lo porto da quando giocavo nel Toro e ho deciso di tenerlo».

Ronaldo o Messi? «Messi».

La sua squadra del cuore quando era bambino? «Il mio papà, essendo di Genova, tifava Sampdoria. Quindi tifavo anche io la Samp. Poi la mia squadra del cuore è diventata il Toro».

Cosa ne pensa del Sassuolo? «Il Sassuolo è una squadra forte che non merita di stare in serie B, soprattutto per i giocatori che ha».

Quando si è trasferito dal Torino al Modena cosa ha provato? «Venire qua mi ha aiutato a crescere: devo ringraziare la squadra perché mi ha dato tanto spazio».

Vorrebbe rimanere nel Modena? «Spero proprio di sì».

Ha qualche rituale pre-partita? «Ascolto solo musica per concentrarmi».

Ha pianto di felicità per una convocazione? «Ho pianto alla vittoria dell’Europeo, perché è stata una cosa immensa. Alla convocazione in serie A io non ho pianto, ma la mia famiglia sì».

Che trofei punta a vincere? «Il mondiale».

 

Noi alunni delle classi 3ªA e 3ªB dell’Istituto comprensivo di Sestola il 3 aprile scorso abbiamo vissuto una bellissima giornata allo Stadio Braglia. Siamo stati accolti dalle nostre guide, Massimo Paroli, responsabile ufficio stampa, e Luca Benedetti, che ci hanno spiegato l’origine del nome dello stadio, dedicato al grande ginnasta Alberto Braglia, e ci hanno mostrato le sale ’Canarini Club’ e ’Club 1912’.

Ci hanno poi accompagnato in tribuna e lì, nella tribuna d’onore, abbiamo fatto merenda! Abbiamo avuto la fortuna di visitare la sala stampa, dove abbiamo intervistato, come veri giornalisti, il giocatore Alessandro Dellavalle: ha risposto a tutte le nostre domande, ha firmato magliette e sciarpe, e abbiamo scattato moltissime foto con lui. Il tour nello stadio è proseguito negli spogliatoi per giocatori e arbitri, nella ‘lavanderia’ per le divise, con la parete gialla e le foto della squadra dal 1912 a oggi.

Molto emozionante è stato il passaggio nel tunnel che porta al campo, lo stesso dove passano i calciatori che vediamo sempre in TV. Siamo potuti entrare anche noi nel campo, così soffice e perfetto, toccare l’erba, sperimentare in libertà quanto sia ampio ed esteso, correre imitando i nostri calciatori preferiti, infine sederci sulle panchine: una sensazione indimenticabile! Infine abbiamo potuto assistere in silenzio all’allenamento dei calciatori nel campo Zelocchi. «È stata una giornata indimenticabile», commenta Anna, «l’esperienza più emozionante di questi tre anni di medie», aggiunge Lorenzo, che «ci ha fatto sentire un po’ giornalisti», scrive Ginevra. «Ringraziamo di cuore tutte le persone che hanno reso possibile questa giornata», conclude Virginia.

 

Ecco l’elenco degli alunni che hanno partecipato al Campionato di giornalismo.

Alunni 3°B di Sestola, docente Milena Vanoni: Virginia Ballantini, Veronica Bernardini, Melanie Corsini, Alessia d’Alessandro, Raian Et Tahery, Anna Guerri, Alessandro Ladurini, Matteo John Minelli, Ginevra Moretti, Alberto Perziano, Lorenzo Pollacci, Yohann Verdi.

Alunni 3°A di Sestola, docente Lucia Ceron: Gioia Bernardini, Mattia Bertarini, Anna Bianchi, Petra Cattino, Alessio De Rosa, Akram El Othmany, Yahya El Othmany, Martina Galli, Ali Lefnouni, Francesco Neri, Irene Parrocchetti, Elena Pasquali, Giorgia Passini, Lorenzo Prando, Leonardo Tincani, Emma Turchi.

Votazioni CHIUSE
Voti: 0

Pagina in concorso

20250506 c mod 10 pdf image