ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Dante Alighieri di Lido Adriano  (RA) - 1E

Ospiti della biblioteca Classense «Una magnifica istituzione»

I ragazzi della 1^ E della scuola media ‘Alighieri’ di Lido Adriano parlano dell’incontro con l’esperto di narrazione e letteratura Alfonso Cuccurullo e di altre iniziative

Il 10 dicembre scorso siamo stati ospiti della biblioteca Classense di Ravenna per incontrare Alfonso Cuccurullo, esperto di narrazione e letteratura.

Ci immaginavamo un signore in giacca e cravatta dall’aspetto austero ma era vestito in modo informale come noi e ci ha raccontato che, alla nostra stessa età, i libri non gli piacevano proprio! Questa storia cominciava a farsi interessante. Unica eccezione erano i fumetti.

Alfonso, come nelle favole, incontra una bibliotecaria che riesce ad incuriosirlo perché finge di non sentirlo nel momento in cui le chiede l’ennesimo “Asterix” in prestito. In quel preciso istante lei sta leggendo ad alta voce e di proposito un libro che cattura la sua attenzione, attenzione che riserverà d’ora in poi a questo fantastico mondo dal quale non uscirà più.

La sua voce, opportunamente modificata, e la sua mimica ci hanno regalato momenti intensi che ci hanno fatto apprezzare alcuni libri in particolare come la storia di quel ragazzo che voleva vivere in eterno, oppure quella dello yeti addormentato che sognava ad occhi aperti ma anche il dizionario delle fobie. Abbiamo scoperto che ci sono persone ad avere paura delle scale, di tornare a casa o del colore bianco. Davvero incredibile! Beh! Questa è solo una delle numerose opportunità che le bibliotecarie della Classense, Federica e Silvia ci hanno offerto.

A metà novembre, infatti, ci hanno presentato e lasciato in prestito molti volumi e, poco tempo fa, hanno organizzato l’intervento in classe di uno scienziato. Sì, proprio così, avete capito bene. Il 17 marzo abbiamo ospitato Lorenzo Monaco che ha scritto una sessantina di libri ed è coautore di: “Esperimenti con frutta, verdura e altre delizie”, un libricino che, a prima vista, sembra essere per piccoli lettori ma che in realtà ci ha riservato molte sorprese. Lorenzo ci ha proposto esperimenti con uva, patate, mela e anidride carbonica. Ha sollecitato la nostra curiosità con qualche indovinello ma l’esperimento che ci ha colpito di più è stato quello realizzato con le patate perché con due tubi cavi di PVC, del nastro adesivo e una patata, abbiamo visto come funziona la cosiddetta Legge di Boyle: diminuendo il volume di un gas, aumenta la sua pressione.

Per noi vedere quel tappo di patata volare in giardino è stato divertentissimo.

 

Qual è il nostro rapporto di noi piccoli adolescenti con il cellulare? La mattina lo usiamo per controllare l’orario, e lo portiamo a scuola solo nell’eventualità di andare a casa con l’autobus. Al massimo ascoltiamo un po’ di musica escludendo così la “povera radio”. Le poche volte che lo abbiamo portato a scuola abbiamo dovuto rispettare le regole condivise di spegnerlo ed inserirlo nella cassaforte per evitare di utilizzarlo in modo improprio. I nostri compagni sono un po’ contrari a questa cosa ma noi la reputiamo giusta perché capiamo le ragioni. Vi immaginate quanti potrebbero cercare informazioni durante le verifiche? Oppure quanti litigi potrebbero nascere quando si diffondono video o foto di compagni che ci stanno antipatici? A casa siamo liberi ma non ne facciamo un uso sconsiderato. Utilizziamo il cellulare solo per lo studio e per riposarci qualche minuto ovvero cerchiamo informazioni che ci interessano, guardiamo filmati sui canali social oppure giochiamo.

Noi personalmente preferiamo stare in famiglia anziché isolarci dal mondo esterno, il potere della famiglia è molto più importante perché trasmette amore e affetto a differenza di un semplice schermo che porta dipendenza. Da piccoli lo abbiamo utilizzato per degli scopi infantili, come guardare video poco utili oppure giocare per varie ore. A volte ci contattiamo attraverso il cellulare e non di persona, per i nostri svariati impegni. Ma chi ne ha la possibilità dovrebbe approfittarne e vedersi faccia a faccia invece che farlo solo attraverso uno schermo. Questo ci ha portato via diversi momenti che nessuno ci restituirà. Da adulti, forse, ci pentiremo di questi nostri comportamenti ma riteniamo sia molto difficile non utilizzarlo quando la maggior parte dei nostri coetanei ne fa un uso sconsiderato e proprio per questo i nostri genitori e la scuola cercano di guidarci all’uso corretto. Questo strumento ci mette in contatto col mondo intero; serve solo evitarne la dipendenza. Possiamo tranquillamente farne a meno senza per questo essere infelici.

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