ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado G. Ugonia di Brisighella (RA) - 2A, 2B, 2C

L’Intelligenza Artificiale (IA) e i giovani adolescenti

Reale e virtuale: rischi e opportunità dell’utilizzo di questo strumento nella scuola di domani Serve a essere più capaci negli studi ma può anche modificare i comportamenti sociali

Noi ragazzi di oggi mostriamo un forte interesse per la tecnologia e siamo sempre alla ricerca di nuove applicazioni o strumenti che ci possano rendere la vita più semplice, sappiamo usare senza problemi l’Intelligenza Artificiale ma questa verità che è sotto i nostri occhi quotidianamente ci ha fatto riflettere e ci ha dato lo spunto per scoprire di più e per lavorare sull’idea di I.A. Proprio attraverso il suo utilizzo, abbiamo compreso la “forza epocale” di questo strumento per noi adolescenti, abbiamo voluto scoprire che cosa “pensa” Chat GPT dell’IA (cioè l’I.A. di se stessa). Ecco i nostri risultati: ci è stato risposto che è una delle innovazioni più affascinanti degli ultimi decenni e che ha un grandissimo potenziale per trasformare la nostra vita di adolescenti/studenti. Dalle nostre indagini emerge come ChatGPT (la chatbot più usata nota come robot di conversazione) sia un sistema conosciuto da 8 ragazzi su 10, tra questi il 40% ha riferito di utilizzarlo più volte a settimana. Il 54% ritiene che il principale aspetto positivo sia la facilità d’uso che lo rende un sistema accessibile a tutti e la possibilità di essere utilizzato per diverse attività quindi facile accesso all’informazione e all’istruzione. Il 42% dei ragazzi ritiene che possa stimolare nuove idee e il 21% a stimolare la fantasia. Tra gli aspetti negativi, invece, viene sottolineata la difficoltà nel garantire una fonte attendibile quindi un uso inappropriato di fake news (34%) e la possibilità che l’utilizzo renda più pigri (51%).

Possiamo aggiungere, fuori dalle statistiche, il rischio di una dipendenza dalla tecnologia e qualche problema di privacy.

Abbiamo scoperto così come l’intelligenza artificiale (IA) sia una delle tecnologie più rivoluzionarie e potenti dei nostri tempi, capace di trasformare radicalmente vari aspetti della nostra vita quotidiana; gli adolescenti avranno un accesso senza precedenti a risorse educative: piattaforme di apprendimento online, tutor virtuali, strumenti di ricerca avanzati possono aiutarci a imparare in modo personalizzato ed efficiente. L’I.A. sarà per noi un’opportunità per semplificare compiti complessi ed essere più capaci negli studi e negli hobby ma se la useremo in modo non consapevole condizionerà la nostra percezione della realtà, modificherà i nostri comportamenti sociali e questo influirà certamente sulla formazione della nostra identità… cosa che non vogliamo! In conclusone: il futuro degli adolescenti sarà sì fortemente influenzato dalla tecnologia e dall’IA ma la chiave per garantire un impatto positivo risiederà nel modo in cui la società affronterà queste tecnologie e nel supporto che gli adolescenti riceveranno per navigare nel mondo digitale in modo sano e produttivo. Scuola rimboccati le maniche!!!!

 

23 Agosto 2024: intorno alle 16 di un tragico venerdì un frontale tra un ragazzo in moto e un’auto. In una curva di via Rio Chiè, a Brisighella, Filippo Morini perde la vita a soli 15 anni. Appena saputo, tutta la comunità si è stretta intorno ai genitori, recitando rosari. “È arrivata un’ombra nera e all’improvviso il sole della bella giornata estiva si è oscurato, per non tornare a risplendere mai più” scrive un suo amico; un altro aggiunge: “La piccola lucina di te rimarrà per sempre. Lasci un vuoto profondo, ma anche ricordi preziosi”.

La maggior parte dei ragazzi tra Fognano e Brisighella sono cresciuti insieme: tutti ricordano quando faceva l’educatore al Grest, mentre correva felice giocando a calcio o mentre si godeva i calanchi sulla sua moto. E tante moto l’hanno poi accompagnato nel suo ultimo viaggio, seguendo il feretro fino al cimitero. Filippo, Pippo, Moro: era un ragazzo gentile, protettivo con i più piccoli, un esempio. “Mi viene in mente” scrive il cugino “quando la domenica veniva a prendermi alle 8 e andavamo a fare colazione insieme”. Una famiglia e una comunità intera rimasti in un limbo da cui è difficile uscire; un gruppo di amici che ha scoperto troppo presto che anche a 15 anni si può morire.

“Lui non si meritava questo: spero che tu stia bene lassù, Moro.”

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