ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Fiori di Formigine (MO) - 2M, 2N sede di Casinalbo 2C, sede di Formigine

Imparare facendo esperienze Il setting che prepara alla vita

Gli studenti delle medie Fiori analizzano nuovi sistemi di apprendimento sempre più ’pratici’ «Grazie a progetti come ’Cronisti in classe’ ci sentiamo più coinvolti, collaborando tra di noi»

Di cosa hanno bisogno gli studenti di oggi? Immaginate di aspettare l’inizio della lezione. L’insegnante entra, ma invece di spiegare una lezione classica inizia a dividervi in gruppi di lavoro per un’attività coinvolgente. È un nuovo modo di fare scuola ed è ciò di cui gli studenti hanno bisogno. Eppure, l’apprendimento nelle scuole è ancora basato su metodi tradizionali: l’insegnante parla, gli studenti ascoltano e prendono appunti. John Dewey, un noto pedagogista, ha evidenziato l’importanza dell’apprendimento pratico.

Oggi, sempre più scuole adottano il metodo del ’Learning by Doing’, che promuove l’apprendimento attraverso attività pratiche, laboratori e progetti. Anche noi studenti abbiamo partecipato a progetti come ’Cronisti in Classe’ e ’La tua città’, che ci hanno permesso di imparare attraverso l’esperienza diretta.

Cosa pensano gli alunni di questo metodo di apprendimento? La risposta è semplice: ci sentiamo coinvolti, impariamo meglio e in modo divertente. Lavorare in gruppo, inoltre, ci incoraggia alla collaborazione, a diventare responsabili, a capire meglio cosa ci piacerebbe fare nel nostro futuro.

«Ho capito cosa significa lavorare in redazione e affrontare temi importanti come quello della mafia», racconta Laura della 2M. Giovanna della 2N aggiunge: «Mi è piaciuta molto questa esperienza e vorrei provare qualcos’altro di simile».

E i genitori? Anche i genitori hanno visto in queste attività un’occasione per sviluppare competenze utili anche infuturo. «Siamo molto entusiasti perché sono importanti le attività che rendono i ragazzi protagonisti del loro apprendimento» dicono alcuni genitori della 2^N. Le rappresentanti della 2^M aggiungono: «Il cortometraggio ha messo in contatto i ragazzi con modalità che non si trovano nei libri, ma che si imparano solo con esperienze concrete consentendo di acquisire le soft skills – competenze trasversali – richieste nel mondo del lavoro».

Perché le prof scelgono questa metodologia? Le prof. sse Rizzo e Manzi ritengono che attività come queste siano inclusive poiché aiutano a coinvolgere tutti gli studenti, anche quelli solitamente meno interessati alla materia. Lo scopo è promuovere il cooperative learning, con un ’regista’ – il docente – che guida il gruppo. Gli studenti elaborano informa-zioni, sviluppando idee che stimolano la loro capacità creativa e comunicativa.

E qual è il punto di vista della nostra Dirigente Scolastica? «Il Learning by Doing rappresenta un passaggio fondamentale verso una scuola innovativa e orientata all’inclusione» dichiara la dott.ssa Piera Ismalia Sambucci.

Questo approccio, secondo lei, non solo rende l’apprendimento più pratico, diretto e motivante, ma consente anche di sviluppare competenze sia pratiche sia teoriche. In conclusione, le differenze tra lezioni frontali e attività laboratoriali sono evidenti. Non è vero, come dicono alcuni, che «non si fa niente» anzi si impara in modo più costruttivo e duraturo.

E tu? Cosa ne pensi di questo nuovo modo di fare scuola?

 

«Associazioni, nomi e numeri contro le mafie», così viene citato sotto il logo di Libera. Ma, facciamo un passo indietro…L’associazione nasce a Torino nel 1995, su iniziativa di don Luigi Ciotti, con l’obiettivo di unire sotto un’unica rete realtà impegnate non solo contro le mafie, ma anche per la giustizia sociale, la verità, i diritti e la legalità democratica.

Il nome ’Libera’ fu proposto da Elisabetta, una volontaria. All’inizio fu scartato perché ricordava uno spot, ma poi venne scelto proprio per il suo valore simbolico: libertà dal dominio mafioso, dalla paura, dall’ingiustizia. «Il nostro obiettivo è sparire – afferma Maurizio Piccinini, membro storico dell’associazione – Perché significherebbe che la mafia è stata sconfitta, e quindi non ci sarebbe più bisogno di noi». Ma oggi quel giorno non è ancora arrivato.

Le mafie sono diventate potenze economiche mondiali, capaci di agire silenziosamente attraverso il riciclaggio, l’evasione fiscale, il controllo di ristoranti, cantieri e attività turistiche. Libera reagisce con strumenti concreti, lavorando in particolare con e per i giovani. Infatti, Simona Silvestri, maestra in pensione e attivista, ci riferisce che nelle scuole l’associazione propone percorsi educativi e testimonianze dirette.

«Ricordare ciò che è successo è fondamentale – afferma Piccinini – oppure si rischia di ricadere negli stessi errori». E i giovani, che ruolo hanno? «Non siete solo il futuro, siete il presente – afferma Mara Boni, fondatrice del presidio di Savignano – Studiate, informatevi, imparate a fare delle scelte». Libera è una rete fatta di volontari, sostenuta da donazioni trasparenti. Libera resiste, agisce e si rinnova, e lo fa insieme a chi decide di non girarsi dall’altra parte.

Lo fa anche insieme a te.

 

2C Fiori di Formigine, docenti coinvolti: Yvonne Carmen Manzi e Gigliotti Cristina. Alunni: Avino Alice, Cattolico Christian Salvatore, Chen Jing Lin, Crippa Jacopo, Fantuzzi Diego, Forciniti Lorenzo, Fortini Emma, Fulvo Gabriele, Genovese Francesco, Giacopini Letizia, Guatelli Pietro, Iacoi Beatrice, Ligabue Giulia, Maisto Marianna, Manni Camilla, Minucci Sofia, Modafferi Gabriele, Papace Aurora, Pavel Giulia, Sansone Michela, Tagliati Paolo, Taparelli Mattia, Vacante Alice, Zagaglia Nicolò, Zini Francesco.

 

2N, docente: Yvonne Carmen Manzi. Alunni: Bellei Nicolò, Birsa Maxim, Brancati Alessandro, Campana Matilde, Casolari Alice, Comastri Alessandra, De Luca Gabriele, Di Nardo Matteo, Ferrari Lorenzo, Ferretti Sofia, Fiorita Lorenzo, Giovanardi Christian, Ipsale Alessia, Liao Zi Yi, Macchia Agnese, Marchioni Bogdan, Montanari Zoe, Nicoletti Chiara, Pietralunga Leonardo, Spadea Giovanna, Zampolli Martina, Zubco Martin. 2M, docente coinvolta: Liliana Rizzo. Alunni: Atzeni Antony Francesco, Bellanti Aurora, Bianco Federico, Borsa Riccardo, Cakar Gabriel, Del Prete Kevin, Dellacasa Ginevra, Di Filippo Rocco, Ferrari Filipp Kian, Figliolo Nina, Gibellini Maria Vittoria, Malagoli Tommaso, Malmusi Andrea, Merighi Letizia, Miano Luca, Miano Simone, Muhammad Mehak Mahin, Prandini Laura, Salaaoui Amin, Silvestri Emma, Verza Beatrice, Zajac Eleonora. Dirigente scolastica: dottoressa Piera Ismalia Sambucci.

Scuola Fiori di Formigine, sede di Casinalbo. 

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