Le Lanterne della Memoria Luci di giovane consapevolezza
La scuola media Enrico Fermi di Rubiera affronta temi d’attualità con un progetto innovativo «Con gli insegnanti abbiamo discusso di guerra, razzismo, migrazioni, violenze e insicurezza»
Quest’anno noi della classe III D della scuola Enrico Fermi di Rubiera abbiamo realizzato un progetto interdisciplinare – nelle materie di educazione civica, matematica, scienze, arte, geografia, tecnologia e italiano – che prevedeva un lavoro a coppie per creare delle lanterne colorate ispirate ad alcuni temi d’attualità. Assieme agli insegnanti, a partire da dicembre abbiamo discusso di argomenti quali guerra, razzismo, migrazioni, violenza sulle donne, disagio psicologico e altri problemi seri che molte persone vivono ogni giorno.
Per esprimere le nostre opinioni, durante le ore di arte abbiamo usato un foglio A3 sul quale abbiamo disegnato con colori, simboli, testi ed immagini. Una volta finito il disegno, abbiamo piegato il foglio orizzontalmente in quattro sezioni uguali per creare la struttura di una lanterna.
In matematica, abbiamo progettato un circuito elettrico utilizzando una base di polistirolo, una luce led, un interruttore, fili elettrici e una pila. Premendo l’interruttore, la luce si accende e illumina il nostro disegno dall’interno, rendendo più vivaci i colori e visibile anche al buio.
In scienze, abbiamo approfondito la legge di Ohm, mentre in tecnologia abbiamo studiato l’elettricità e la corrente elettrica, acquisendo conoscenze utili per realizzare il nostro circuito. Infine, in italiano ed educazione civica abbiamo discusso sui temi scelti per le lanterne, argomenti che toccano tutti e che ci hanno permesso di esprimere le nostre opinioni.
Questo progetto ci ha permesso di conciliare creatività e tecnologia, utilizzando ciò che impariamo a scuola per affrontare argomenti che toccano tutti. Attraverso le nostre lanterne, vogliamo trasmettere un messaggio importante: noi giovani studenti possiamo fare la differenza e accendere una luce su ciò che accade nel mondo.
La proposta ci è piaciuta particolarmente perché ci ha permesso di lavorare insieme, completandoci e condividendo passioni. I temi scelti sono profondi e rappresentativi, e ognuno di noi si è impegna-to molto per esprimere le proprie opinioni attraverso il disegno e le parole.
Questo progetto ci ha insegnato a trattare gli argomenti con delicatezza e profondità, e a informarci bene prima di commentare e giudicare.
Le nostre Lanterne della Memoria saranno esposte in una mostra alla biblioteca Urceo Codro di Rubiera dal 31 maggio per un’intera settimana, e saremo presenti anche noi alunni per raccontare questo percorso significativo.
«Come vorrei cambiare il mondo» non è solo un titolo, ma una dichiarazione. È il nome di un progetto scolastico che ci ha permesso di accendere una luce potente su tematiche sociali che riteniamo imprescindibili, offrendoci uno spazio di riflessione e creatività, per trasformare pensieri, emozioni e desideri in opere concrete.
L’obiettivo era chiaro: immaginare un mondo diverso, dove la libertà, il rispetto, la giustizia, la parità e la dignità non siano eccezioni, ma regole. Divisi in piccoli gruppi, abbiamo scelto la forma testuale più adatta per dar voce alle nostre idee e, successivamente, abbiamo trasformato il nostro scritto in un elaborato grafico, a cui abbiamo affidato il nostro messaggio forte di cambiamento.
Un gruppo, per esempio, ha deciso di riportare l’attenzione sul fenomeno, purtroppo attualissimo, della violenza contro le donne, scegliendo un’immaginaria pagina di diario di una giovane vittima, per esprimere un grido di ribellione alla violenza. Altri hanno affrontato il fenomeno del razzismo e del bullismo. Un altro gruppo ancora, invece, ha scelto di affrontare la tematica dello sfruttamento e dell’abbandono degli animali, dando voce a un pappagallo, che racconta la sua triste storia in cui è costretto a vivere per sempre in un circo. L’obbiettivo era riportare l’attenzione sulla salvaguardia e la tutela degli animali.
Noi della I B dell’istituto comprensivo di Rubiera abbiamo proposto un sondaggio sportivo alle classi prime della nostra scuola.
Dalle risposte è emerso che la maggior parte dei ragazzi pratica calcio(28%), seguito dalla pallavolo (12%) e pattinaggio (11%); in fondo alla classifica, invece, troviamo pallamano e atletica (entrambe 3,8%). Nell’arco della settimana la maggioranza degli intervistati si allena per più di cinque ore (28%) e prevalentemente al chiuso (59%). Il 70% ritiene adeguata l’offerta dei corsi sportivi presenti nel territorio di Rubiera e anche le strutture sono apprezzate dall’86%.
In ambito scolastico i ragazzi hanno proposto di praticare altri sport, nelle ore di educazione fisica, come tennis e judo. Dal sondaggio emerge chiaramente che lo sport più amato e praticato è il calcio, che risulta anche il più tifato, con il 69% delle preferenze.