ll progetto de il Resto del Carlino per i lettori di domani

Lungo il sentiero dei partigiani

A Colle San Marco per scoprire l’eroismo e il coraggio di chi si oppose al nazifascismo per la libertà

Eccoci a San Marco, lungo il sentiero della Memoria, dove i partigiani durante la Seconda guerra mondiale hanno combattuto per la libertà di tutti gli italiani e per le generazioni future.

Questo sentiero ricorda una tragedia avvenuta nell’autunno del 1943. Il gruppo dei partigiani è stato accerchiato dai nazisti, che hanno ucciso numerosi di loro in una serie di scontri armati. Ora venite con noi, vi porteremo a visitare le sette tappe del sentiero della memoria. La prima tappa è il monumento: blocchi con un lungo elemento in pietra, sul quale sono sovrapposti i nomi dei partigiani caduti sul Colle San Marco. Proseguendo arriviamo alla croce di Marucci Pietro. Si ricorda infatti il suo gesto d’altruismo nella battaglia del 3 ottobre 1943, dove perse la vita. La terza tappa è il panorama dal punto di vista della mitragliatrice, luogo strategico ottimale a 984 metri. Quest’arma era controllata da Serafino Cellini, che rimase fino all’ultimo nella sua postazione, durante gli eventi del 3 ottobre, anche se non aveva più munizioni.

Proseguendo incontriamo il Pian rann, una piana senza alberi che si attraversa andando in direzione est. Dopo aver supera-to un tratto di bosco si giunge ad una croce di legno. Questo è Monte Vena Rossa, meta di un’importante battaglia. Dalla partenzaabbiamopercorso3150 metri impiegando quasi due ore. Scendendo dal promontorio si incontra, tra i pini, la caciara del 3 ottobre, che fu luogo di ricovero di molti partigiani e inglesi che passarono in quella zona, in particolare di Serafino Cellini e Alessandro Panichi. Ora in questa zona la vegetazione è abbastanza fitta, ma si notano ancora i muri a secco, che servivano ad ottenere terrazzamenti per la coltivazione.

Questo, più avanti, è il cippo commemorativo, che ricorda gli otto partigiani deceduti in luoghi diversi del Colle San Marco nella battaglia del 3 ottobre.

Arrivati alla fine di questo interessante percorso, ecco le tre croci di Serafino Cellini, Narciso Galiè e Alessandro Panichi, per ricordare il loro sacrificio. Vi sarete chiesti perché questo sentiero è stato ricostruito. È importante sapere che senza il sacrificio dei partigiani, probabilmente non vivremmo liberi nel presente. Anche per questo a loro sono state dedicate alcune vie di Ascoli.

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